Pensioni all'estero, dopo stop Portogallo ecco dove si emigra per pagare meno tasse
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Da quest’anno il Portogallo non sarà più il paradiso dove tanti pensionati, anche italiani, si sono trasferiti a causa delle agevolazioni fiscali. Lisbona dice infatti addio al regime di tassazione speciale istituito nel 2009 e dedicato agli stranieri residenti, ponendo così fine a questo fenomeno migratorio. Scopriamo allora quali sono le mete europee più convenienti per i pensionati
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- Il Portogallo nel 2024 dice addio al regime di tassazione speciale per i residenti stranieri istituito nel 2009, ponendo fine al fenomeno migratorio che ha visto tanti pensionati italiani, e non solo, trasferirsi lì. Ecco allora un elenco di altri Paesi europei dove la tassazione è ancora molto conveniente
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- Partiamo dalla Grecia, che per invogliare i pensionati stranieri a trasferirsi nel paese ha introdotto un’unica aliquota d’imposta del 7% per l’intero reddito ottenuto all’estero, per una durata di 15 anni. Esclusi da questa agevolazione coloro che sono stati residenti fiscali in Grecia per almeno 5 anni nei 6 anni precedenti alla domanda
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- Ci spostiamo sull’isola di Cipro dove il costo della vita è molto basso, con il reddito delle persone fisse che gode di una no tax area fino a 19.500 euro. Concretamente quindi nessuna aliquota per chi ha una pensione inferiore ai 1.500 euro, mentre per chi oscilla tra i 1.500 e i 2.500 euro l’aliquota è del 2,5%, che diventa del 3% per le pensioni tra i 2.500 e i 3.500. Chi ha una pensione lorda mensile che supera i 3.500 euro paga il 3,5% di tasse
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- Un’altra splendida isola, dove ci si trasferisce per il mare e il sole, ma anche per un un’aliquota fissa al 15%. A Malta questa agevolazione è possibile con le seguenti caratteristiche: essere cittadino di un Paese europeo, non avere un impiego e percepire una pensione pari o superiore ad almeno il 75% del reddito imponibile complessivo
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- La Tunisia sta attuando diverse politiche negli ultimi anni per attrarre pensionati stranieri: tra cui una quota di reddito free tax pari all’80%, con la tassazione che si applica solo sul restante 20%, con un prelievo effettivo del 5%. Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche, in Tunisia l’aliquota applicata va dallo 0% (fino a 1.500 euro) al 35% (sopra i 50 mila euro)
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- Aliquote fiscali più basse che nel nostro paese per la Spagna, ma vantaggi soprattutto per i redditi più bassi, con la detrazione d’imposta massima di 6.500 euro per i pensionati tra i 65 e 75 anni
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- In Croazia la tassazione delle pensioni estere prevede due scaglioni di aliquote in base al reddito: del 12%, per coloro i quali percepiscono fino a 2.300 euro al mese, del 18% per i restanti casi
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- Non solo caldo e mare, se si è attratti dall’est Europa, si possono considerare Romania e Bulgaria, dove la tassazione è secca al 10%. Per godere di questa agevolazione però bisogna avere la cittadinanza del Paese, oltre che la residenza fiscale
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- In Albania il governo ha deciso per l’esenzione totale delle imposte per le pensioni che arrivano dall’estero. È prevista inoltre una detassazione delle pensioni di tutti i cittadini albanesi residenti all’estero e di tutti i cittadini dell’Unione Europea che si trasferiranno con regolare permesso di soggiorno in Albania