Mercato immobiliare, crollo per vendite e mutui. Bce avverte per possibili choc
Secondo i dati Istat, nel primo trimestre 2023 le compravendite immobiliari proseguono al ribasso, in calo del 5% rispetto al trimestre precedente e dell'11% su base annua. Ancora più ampia è la flessione per i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare che si riducono del 12,6% rispetto al trimestre precedente e -31% su base annua
- Un calo a doppia cifra delle vendite e un vero e proprio crollo dei mutui in appena un anno. I dati notarili sulle compravendite immobiliari certificano il momento negativo del mercato della casa dopo il boom delle ultime annate
- Nel primo trimestre 2023 il mercato immobiliare prosegue e accentua l'andamento in ribasso già osservato, sia a livello tendenziale sia congiunturale, nella seconda metà del 2022
- L'Istat registra 210.691 convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, in calo del 5% rispetto al trimestre precedente e dell'11% su base annua
- Ancora più ampia è la flessione per i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare che si riducono del 12,6% rispetto al trimestre precedente e -31% su base annua
- "Dopo otto trimestri consecutivi di crescita, registrati tra il III trimestre 2020 e il II trimestre 2022, gli ultimi tre evidenziano una contrazione che è trainata principalmente dall'abitativo, settore di spinta dell'intero mercato immobiliare", commenta l'istituto di statistica
- Per il mercato della casa il calo è generalizzato, mentre gli investimenti sono proseguiti per quello economico. Il settore abitativo infatti segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese: Nord-ovest -16,5%, Centro -16,0%, Nord-est -7,8%, Isole -4,9% e Sud -4,6%. Il settore economico cresce nel Sud (+5,5%), nel Nord-est (+2,8%), nelle Isole (+1,0%) e nel Nord-ovest (+0,7%), mentre diminuisce nel Centro (-1,8%)
- Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi come nei piccoli centri (rispettivamente -18,3% e -6,4%); in quello economico, al contrario, aumentano (rispettivamente +1,5% e +1,6%)
- Intanto la Banca centrale europea lancia l'allarme sulla diminuita redditività delle società immobiliari e mette in guardia sul fatto che "quasi tutti i Paesi della zona euro hanno adottato misure macroprudenziali per affrontare le vulnerabilità nel settore immobiliare residenziale, ma le azioni di politica mirate al settore immobiliare commerciale sono state molto più contenute”
- Nel suo report la Bce avverte anche sui possibili effetti che un indebolimento significativo del mercato del lavoro potrebbe avere "un rischio significativo per i portafogli immobiliari residenziali" e "anche se le banche hanno esposizioni minori nei mercati immobiliari commerciali, le perdite in questo segmento potrebbero agire come un fattore amplificante in caso di uno choc più ampio"
- In un contesto in cui gli alti tassi "stanno esercitando una pressione ciclica al ribasso sui prezzi delle case sopravvalutate", dicono da Francoforte, "uno scenario in cui le società immobiliari subiscono perdite molto elevate probabilmente coinciderebbe con tensioni in altri settori. In questo modo, gli esiti del mercato immobiliare commerciale hanno il potenziale di amplificare significativamente uno scenario avverso, aumentando la probabilità che si verifichino perdite rilevanti a livello sistemico nel sistema bancario”