Spesa online, quali sono le migliori piattaforme? L’analisi di Altroconsumo
L'associazione a tutela dei consumatori ha verificato il rispetto della normativa Ue - e la presenza di altre informazioni utili su quanto venduto - scandagliando 12 aziende tra supermercati, discount, siti di ecommerce e app di consegna a domicilio e monitorando in tutto 418 prodotti alimentari. I “più rispettosi” del Regolamento Ue di riferimento sono il sito del discount Eurospin, la piattaforma Cortilia e l’app di food delivery Getir
- Fare la spesa online invece che andare al supermercato è un’abitudine che, dopo essersi diffusa durante la pandemia da Covid-19, si è consolidata sempre di più anche in Italia. I rivenditori dovrebbero sempre rispettare tutta una serie di regole, soprattutto in tema di informazioni sui prodotti alimentari, fissate dalle leggi europee di riferimento. Non sempre però è così, come emerge da un’analisi condotta da Altroconsumo
- È da quando è entrato in vigore il Regolamento Ue n.1169/2011, ricorda Altroconsumo, che sono in vigore tutta una serie di obblighi in tema di spesa online. Bisogna ad esempio sempre fornire le informazioni sugli ingredienti contenuti in un prodotto, l’eventuale presenza di allergeni, le dichiarazioni nutrizionali e la quantità netta dell’alimento in vendita. Insomma: bisognerebbe trovare su Internet le stesse informazioni che possiamo leggere sulle etichette andando a fare la spesa di persona
- Altroconsumo è andato a vedere se le maggiori piattaforme per la spesa online rispettano la normativa vigente. L’analisi ha coinvolto Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Eurospin, Amazon/Amazon Unes, Cortilia, Eataly, Everli, app e sito Deliveroo, app Getir e app e sito Glovo, suddivisi tra supermercati, discount, siti di ecommerce e app di consegna a domicilio
- Sono stati monitorati in tutto 418 prodotti alimentari di sette diverse categorie: cereali per la prima colazione; biscotti petit e/o biscotti con gocce di cioccolato; crema spalmabile alla nocciola; latte Uht parzialmente scremato da 1 l; yogurt bianco magro in confezione da 125 ml; preparato in fiocchi per purè; birra in bottiglia da 66 cc
- Al di là delle informazioni che dovrebbero essere indicate per legge, Altroconsumo spiega di aver “ricercato altri aspetti utili, per esempio se il sito presenta le foto della confezione, che permettono di leggere le informazioni fornite dall’etichetta alimentare”
- Si è poi controllato se le piattaforme “si tutelano per il fatto di fornire online informazioni meno aggiornate rispetto a quelle presenti sulla confezione” e se i prodotti freschi (nell’indagine, lo yogurt) avevano “qualche indicazione sulla data di scadenza”, requisito non previsto dalla legge
- Dall’analisi è emerso che non sempre è possibile fare la spesa online avendo lo stesso bagaglio di informazioni che solo comprare fisicamente può fornire. Per fare un esempio: nel caso dello yogurt soltanto due piattaforme - Coop e Cortilia - riportano qualche indicazione sulla scadenza
- Tenendo conto di tutti questi criteri, a risultare “più rispettosi” del Regolamento Ue sono il sito del discount Eurospin, la piattaforma Cortilia e l’app di food delivery Getir, che “si sono dimostrate attente nel riportare online le informazioni obbligatorie per legge”
- In altri casi si sono trovate invece informazioni “disomogenee e disordinate”, come su Amazon Unes, “al punto da mettere in difficoltà il consumatore invece di orientarlo”
- Guardando alle app di food delivery, Glovo e Deliveroo “non riportano le informazioni minime richieste dalla normativa”
- Altroconsumo sottolinea come molte piattaforme tendano a ridurre “la loro comunicazione sugli alimenti alle foto delle confezioni dei prodotti” e come spesso i siti mettano le mani avanti con “frasi che mettono in guardia gli utilizzatori da eventuali difformità tra quanto riportato online e quanto indicato in etichetta”