Voli in ritardo, come richiedere i rimborsi fino a 600 euro con il regolamento Ue
Economia
fotogallery
10 foto
©IPA/Fotogramma
L’indennizzo copre anche eventuali cancellazioni o overbooking ingiustificati da parte delle compagnie aeree. L’Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) fornisce il modulo online nel caso in cui non sia possibile compilarlo direttamente sul sito dei vettori
1/10
©IPA/Fotogramma
- Cancellazioni, ritardi, imbarchi negati senza apparente motivo: volare in aereo può diventare un’odissea tra disservizi e scioperi indetti all'ultimo minuto che anche di recente hanno causato disagi ai passeggeri. Una normativa Ue del 2004 dà la possibilità di chiedere i rimborsi alle compagnie aeree. Ecco come
2/10
©LaPresse
- Il regolamento UE 261/2004 consente al cliente di chiedere un risarcimento fino a 600 euro in caso di ritardi, cancellazioni o imbarco negato a causa del sovraffollamento per overbooking, quando cioè la compagnia vende più biglietti dei posti a disposizione sul volo. Il rimborso non si applica in caso in cui il vettore dimostri le circostanze eccezionali che hanno causato il disservizio
3/10
©Ansa
- In caso di ritardo prolungato occorre distinguere tra partenza e arrivo: nella prima situazione il rimborso scatta dopo le 5 ore di ritardo, nella seconda dopo tre. Per entrambe la compensazione varia in base ai “chilometri” persi che il passeggero avrebbe dovuto percorrere. Si va dai 250 euro per tratte inferiori ai 1.500 km ai 600 euro per tratte internazionali superiori ai 3.000 km
4/10
©Ansa
- Nel caso di cancellazione del volo o di voli anticipati con scarso preavviso fino a 60 minuti prima di quello originariamente previsto, il passeggero ha diritto a un rimborso del biglietto oltre alla compensazione in base ai chilometri persi
5/10
©IPA/Fotogramma
- Nel caso di eccesso di prenotazioni rispetto ai posti disponibili sul volo, la compagnia aerea deve fare un “appello ai volontari": la rinuncia alla prenotazione in cambio di benefici tra il rimborso e la riprenotazione. In caso di negato imbarco senza il consenso, il passeggero ha diritto alla scelta tra il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni o la riprotezione su un altro volo. In alternativa può optare per la compensazione pecuniaria che varia sempre a seconda del tipo di viaggio e di chilometraggio
6/10
©IPA/Fotogramma
- In caso di disservizi alcune compagnie compensano i passeggeri con voucher che corrispondono al valore del biglietto. I buoni hanno una scadenza variabile da tenere a mente mentre il limite temporale per chiedere il rimborso facendo valere il regolamento comunitario è di due anni
7/10
©IPA/Fotogramma
- Il regolamento Ue del 2004 disciplina tutti i voli in partenza da un qualsiasi aeroporto del Vecchio Continente a prescindere dalla compagnia. La normativa copre inoltre i voli in partenza da aeroporti extra Ue operati da compagnie europee, inclusi paesi dell’aerea Schengen come Svizzera, Norvegia e Islanda
8/10
©IPA/Fotogramma
- Il modulo online per la richiesta di rimborso è reperibile direttamente sui siti dei vettori, in alternativa sul sito dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). La procedura richiede i dati dei passeggeri coinvolti e del numero del volo oggetto del rimborso
9/10
©Ansa
- Discorso a parte riguarda i bagagli smarriti durante un volo per i quali si può richiedere un indennizzo fino a 1.700 euro a patto che si seguano le procedure fornite direttamente in aeroporto nell’apposito ufficio reclami
10/10
©IPA/Fotogramma
- Con l’aumentare del numero e dei casi di disservizi diverse società offrono una consulenza mirata sui rimborsi in cambio del 30% sull’importo del ristoro