Caro voli, Antitrust: "Critiche infondate". Enac: "C’è oligopolio, giusto intervenire"

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Nel corso delle audizioni per le Commissioni Ambiente e Industria del Senato,  nell'ambito del decreto Asset, spazio anche al capitolo voli. L’Enac: "Assistiamo a un fenomeno in cui si creano oligopoli". Ita: "Noi non minacciamo, potremmo aumentare i voli"

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Slitta il termine degli emendamenti al decreto asset all'esame delle Commissioni Ambiente e Industria del Senato. Dopo la raffica di audizioni di oggi, la scadenza inizialmente prevista per domani alle 13 è stata rimandata a giovedì alle 12. Come previsto, nel provvedimento è confluito con un emendamento del governo il decreto Tim. L’attenzione sul testo di legge è altissima: oggi si sono svolte 4 ore di audizioni nell'ambito dell'esame di un decreto che contiene alcune delle norme più controverse del momento, dalle misure contro il caro aerei a quelle sugli extraprofitti bancari. Si è partiti proprio dal capitolo voli, con l’audizione dell’Enac che ha sostenuto come nel mercato aereo "assistiamo a un fenomeno in cui si creano oligopoli, in particolare nel caso di Ryanair che ha comprato altre compagnie come Air Malta, ma anche di altri". Poi è stata la volta dell’Antitrust: la norma sul caro-voli del decreto asset è stata "vivacemente contestata dalle compagnie aeree che vi ravvisano un'illegittima compressione della libertà di fissazione delle tariffe, tuttavia all'autorità sembra che queste critiche non colgano nel segno", ha detto il presidente Roberto Rustichelli (LE STRATEGIE DELLE COMPAGNIE AEREE).

Enac: decreto necessario, migliorarlo in Parlamento

Il presidente dell'Enac, Pierluigi Umberto Di Palma, nel corso dell'audizione ha sottolineato: "Siamo tornati ai tempi di Meridiana e Alitalia in Sardegna quindi un intervento normativo è assolutamente necessario"e "il Parlamento deve introdurre interventi migliorativi. Anche il governo potrà portare qualche modifica per evitare la censura di carattere comunitario". Il presidente dell'Enac ha poi definito "surreale" l'intervista del ceo di Ryanair al Corriere della Sera, in cui O'Leary ha dichiarato che il dl si basa "su dati spazzatura".

Antitrust: norma impedisce sfruttamento abusivo del potere di mercato"

Il presidente dell'Antitrust ha sottolineato come la norma non "limiti la facoltà di determinare indipendentemente le proprie politiche di prezzo". Appare invece "perseguire un obiettivo di natura perequativa" e impedire "lo sfruttamento abusivo del potere di mercato a pregiudizio di consumatori particolarmente vulnerabili". 

Benassi (Ita): "Non minacciamo, potremmo aumentare voli"

"Manterremo o addirittura aumenteremo il numero dei voli per la Sicilia, in particolare per Catania e Palermo, da Fiumicino e da Linate, e per la Sardegna", ha dichiarato il direttore generale di Ita Airways, Andrea Benassi, dopo il taglio dei voli annunciato da Ryanair.  "Noi abbiamo garantito la massima disponibilità a capire quali sono le metodologie migliori per garantire l'applicazione puntuale" del decreto asset sul caro-voli, aggiunge. "Non ci tiriamo indietro nel minacciare la riduzione di operativo o di voli come qualcun altro ha minacciato o implementato. Garantiremo tutto l'operativo necessario".

Ryanair: aerei più cari per tutti

Mentre Ryanair, dal canto suo, sottolinea: il decreto Asset "avrà come principale effetto quello di aumentare i costi per tutti i passeggeri, un aumento della tariffa media, un aumento delle tariffe più alte, per tutto l'anno, non solo nei periodi di picco". 

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I sindacati dei taxisti chiedono di dimezzare il numero di nuove licenze

Nel decreto Asset ci sono anche le norme che puntano ad aumentare del 20% le licenze aggiuntive per risolvere il problema della carenza di taxi. I sindacati di categoria chiedono però di dimezzare la percentuale fino al 10%, come emerge da una proposta di emendamento illustrata al Senato da Claai, Unione artigiani, S.a.ta.m., Tam, Acai taxi, Federtaxi Cisal, Uritaxi, Ugl taxi - UtI Unione Tassisti Italiani e Associazione tutela legale taxi. Si chiedono poi un limite di una licenza temporanea aggiuntiva per tassista, per evitarne l'accumulo, e limiti alle liberalizzazioni sui sostituti alla guida e a garanzie sul prezzo delle nuove licenze. E ancora: il contributo da versare ai fini dell'assegnazione della licenza, si legge nella proposta dei sindacati, non dovrebbe essere mai essere "inferiore al prezzo rilevato dai dati dei trasferimenti di licenza forniti dall'Agenzia delle Entrate", così da "certificare il corretto valore locale delle licenze del servizio di taxi e di garantire allo stesso tempo la totale compensazione dei futuri mancati introiti ai titolari di licenza in essere"

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