Manovra, dal taglio dell’Irpef alle pensioni: le ultime novità
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Il governo sta preparando la prossima legge di Bilancio. Poche le risorse ma i pilastri saranno il sostegno dei redditi più bassi e le misure per le famiglie. Si studia il taglio del cuneo fiscale combinato con la rimodulazione delle aliquote Irpef. Possibile un nuovo bonus per gli elettrodomestici. Pensioni: incentivi per chi resta
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- Il governo Meloni è alle prese con il varo della prossima legge di Bilancio. Una manovra con poche risorse ma per cui sono già stati fissati alcuni pilastri: il sostegno dei redditi più bassi e le famiglie. Ecco quali sono le ultime novità
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- Per le famiglie, soprattutto quelle più numerose, sono allo studio diversi interventi, perché il rilancio della natalità è per il governo una priorità. Tra le misure possibili si pensa ad aiuti alle famiglie con 3 figli, che potrebbero passare attraverso un azzeramento dell'Irpef per i nuclei più numerosi, ma anche agevolazioni per chi assume le mamme
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- Sul tavolo c'è già un nuovo intervento sull'assegno unico. Nella prima finanziaria è stato aumentato per il primo figlio e poi dal terzo figlio in poi fino a tre anni e successivamente anche in modo forfettario e strutturale per le famiglie numerose. "Altrettanto faremo in questa nuova finanziaria", annuncia la ministra Roccella: "In particolare l'intervento sull'assegno unico sarà focalizzato sul terzo figlio, mentre per il secondo è allo studio un pacchetto di altre misure più articolato"
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- L'altro pilastro della manovra sarà la conferma anche per il 2024 del taglio del cuneo già in vigore da luglio (7 punti in meno per i redditi fino a 25mila euro e 6 per quelli fino a 35mila), che il governo punta ad associare alla rimodulazione dell'Irpef da 4 a 3 aliquote. Si partirà dai redditi più bassi, accorpando i primi due scaglioni (quello fino a 15 mila euro con aliquota al 23% e quello tra 15 e 28mila con aliquota al 25%) con un'unica aliquota al 23%
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- Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo stima "un vantaggio mensile di circa 120 euro". Una doppia mossa necessaria, per evitare che i benefici del taglio del cuneo vengano poi erosi dalle tasse. Secondo i calcoli della Fondazione dei commercialisti l'effetto migliorativo sulla busta paga mensile varierebbe dai 67 euro per i redditi di 15 mila euro a 120 euro per i redditi di 35 mila, per poi ridursi a 22 euro mensili per chi sta sopra i 35 mila euro, che non beneficia del taglio del cuneo
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- Questo effetto combinato del taglio del cuneo fiscale e della nuova Irpef a tre aliquote che il governo punta ad inserire in manovra è una doppia mossa destinata ad assorbire praticamente tutti i 14 miliardi del tesoretto ricavato in deficit con la Nadef
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- Il viceministro Leo ha chiarito che oltre i 14 miliardi per cuneo e Irpef, per la manovra ci saranno altri 10 miliardi da destinare a rinnovi contrattuali e altre misure. La legge di Bilancio dovrebbe quindi essere in totale di 24 miliardi
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- Tra le misure allo studio spunta intanto anche un bonus elettrodomestici. Una proposta di legge targata Lega per incentivare il ricambio dei vecchi elettrodomestici con nuovi modelli ad alta efficienza, propone un contributo al 30% del costo di acquisto, fino al tetto di 100 euro, che raddoppia per i nuclei con Isee fino a 25mila euro. Il ministro Giorgetti sta valutando se inserirla in manovra
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- Ci sarà spazio di nuovo per il cosiddetto “Bonus Maroni”, cioè l’incentivo per chi ha maturato i requisiti per il prepensionamento ma sceglie di continuare a lavorare. Chi fa questa scelta riceverà in busta paga la quota di contributi a suo carico. Non è escluso che questa misura possa essere anche rafforzata, lasciando che nelle tasche dei dipendenti vada anche la quota contributiva a carico dell’azienda, portando l’incentivo fino al 30% (rispetto all’attuale 9-10%)