Trimestre antinflazione, firmato il Patto: ecco i prodotti a prezzi calmierati
In vigore da oggi l'accordo tra il governo e i rappresentanti della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo per permettere una spesa più economica agli italiani: a partire da ottobre molti beni alimentari e non saranno scontati del 10%, permettendo così un risparmio di 150 euro a famiglia
- Nonostante il leggero calo di agosto, l’inflazione continua a essere galoppante, con effetti sul carrello della spesa, che segna aumenti di 400 euro in media in più all’anno per le famiglie
- Questi problemi riguardano anche bollette energetiche e carburanti, toccati anche loro dai rincari
- Per questo il governo ha sottoscritto un patto antinflazione, insieme a associazioni aderenti della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo
- La premier Meloni ha parlato del patto come di “un'iniziativa che va al di là del valore economico”: è “un bel messaggio alla nazione, agli italiani, sulla capacità che l'Italia ha ancora nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi"
- Oltre a Meloni, hanno partecipato alla firma anche il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, quello dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e i rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione
- Il patto rappresenta "un esperimento" di tre mesi. "Io sono molto ottimista sui risultati" ha detto Meloni, aggiungendo che "se funzionerà bene lavoreremo tutti quanti per prolungare questa iniziativa"
- Il patto prevede l’instaurazione di un “trimestre anti inflazione” che va dal 1° ottobre al 31 dicembre: in questo modo verrà stabilito un paniere di prodotti alimentari di base e di largo consumo che avranno prezzi ribassati o calmierati, ovviamente rispettando la libertà di impresa e le strategie di mercato delle aziende
- A partire da ottobre saranno perciò presenti sugli scaffali dei supermercati beni di prima necessità scontati del 10%. Gli esperti hanno calcolato un risparmio medio di 150 euro sulla spesa totale per famiglia, che arriva a circa 100 euro se si considera la sola spesa alimentare
- Ma come si potranno notare i beni scontati rispetto agli altri? Sarà presente un bollino tricolore antinflazione autorizzato dal governo, oltre a una pubblicità progresso finanziata dalla presidenza del Consiglio
- Nella lista degli aderenti, inviata al Mimit lo scorso 23 settembre, ci sono centinaia di piccole attività di vendita al dettaglio, farmacie e parafarmacie. Per quanto riguarda supermercati e discount, sono oltre 25mila punti vendita, tra i quali quelli di molte catene. Tra i partecipanti si annoverano Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila, Decò
- Pasta
- Carne
- Passata di pomodoro
- Zucchero
- Latte
- Uova
- Riso
- Sale
- Farina
- Cereali
- Saponi
- Detergenti
- Pannolini
- Farmaci di largo consumo
- Ovviamente il patto e il trimestre stesso non possono funzionare senza il supporto di chi produce, che provvede congiuntamente ai supermercati al taglio dei prezzi. Molti grandi marchi hanno riposto "presente", come Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlé o Ferrero
- Il patto non convince le associazioni dei consumatori. “Uno spettacolo scadente", lo definisce il presidente dell'Unc Massimiliano Dona: “Un patto senza obblighi, in cui ci si appella al buon cuore di chi lo ha sottoscritto, perché diventi più buono”
- Il Codacons: "Le adesioni da parte dei commercianti al dettaglio” sono ancora troppo basse, "appena 1.400 negozianti sui 740mila delle principali organizzazioni di categoria”. E poi non si conosce con precisione quali saranno tutti i prodotti inseriti "e soprattutto l'entità degli sconti”
- I dubbi tuttavia persistono. Secondo Assoutenti, la mossa potrebbe non determinare i risultati preventivati, a causa del caro carburanti. I prezzi alti di benzina e gasolio rischiano infatti di mandare in fumo i soldi risparmiati dagli italiani: per questo, evidenzia l’associazione, sarebbe importante intervenire con un taglio sulle accise dei carburanti