Affitti brevi, c'è la stretta anche in Italia: cosa dice la nuova proposta di regolamento
Nella serata di ieri è stata consegnata la proposta di legge relativa agli affitti brevi. Tante le novità, da sanzioni per chi affitta un solo giorno al codice identificativo nazionale che ogni appartamento dovrà esporre. Scopriamo cosa comporta il nuovo regolamento
Il Ministero del Turismo ieri sera ha inviato la bozza del provvedimento relativo agli affetti brevi, con una nuova stretta in linea con quanto già fatto in altre parti del mondo come ad esempio New York
L'obiettivo principale della nuova proposta è quello di fornire una disciplina considerata uniforme a livello nazionale che sia in grado di contrastare il fenomeno dell'abusivismo nel settore
Un altro importante cambiamento prevede l'obbligo di un codice identificazione nazionale (CIN) collegato direttamente all'immobile che dovrà essere regolarmente esposto
Saranno direttamente le regioni a poter concedere i CIN, mentre i comuni dovranno controllare che gli host segnalino sui canali di promozione, sulle piattaforme social e sulla porta dell'immobile stesso il codice identificativo
Anche la mancata esposizione del CIN costerà ovviamente una multa, da un minimo di 500 a un massimo di 5mila euro con immediata rimozione dell'annuncio, anche se non è chiaro se questa sanzione riguardi l'host, il gestore o la piattaforma
Altra specifica della proposta è quella che le case siano sottoposte alla stessa disciplina prevista per gli alberghi, che ad esempio quindi risultino in regola in termini di normativa antincendi e strumentazione di rilevazione del monossido di carbonio
Sul tema ha scritto sul proprio profilo Facebook il Ministro del Turismo Daniela Santanchè: "Sono molti anni che si aspettava un intervento specifico sugli affitti brevi e mi sembra che nessuno, prima di noi, abbia mai voluto affrontare una questione riguardante un tema così complesso e spinoso"
Open to meraviglia, la Venere pubblica un post dopo due mesi