Taxi, i "trucchi" nel mirino dell’Antitrust: dal Pos rotto ai tempi d’attesa infiniti
Dalla carenza cronica di vetture in alcune fasce della giornata alle tratte più lucrose che lasciano scoperte intere zone urbane, dagli abusivi fino agli escamotage per far pagare di più i turisti stranieri: ecco una mappa dei principali disservizi che coinvolgono la categoria delle auto bianche finite sotto la lente dell'Autority
Paese che vai, problema con i taxi che trovi. L’Antitrust ha avviato un'indagine sui disservizi causati da pratiche scorrette commesse da una parte di conducenti di auto bianche. Da nord a sud ecco quali sono le principali irregolarità nelle grandi città italiane
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Come riporta Il Messaggero a Roma ci sono tassisti che dall’aeroporto di Fiumicino penalizzano i clienti che pagano con carte e bancomat e applicano un piccolo sconto a chi paga in nero in contanti
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La situazione non è migliore a Ciampino, il secondo scalo aereo della Capitale. Come racconta al quotidiano romano un conducente di auto bianche, alcuni colleghi si rifiutano di caricare passeggeri italiani preferendo turisti stranieri
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Nella lente dell’Antitrust sono finite le lunghe code di pendolari che in piazza dei Cinquecento, appena fuori dalla stazione Termini di Roma, aspettano taxi costantemente carenti
I taxi "migrano" verso gli aeroporti. I dati confermano l’ascesa della tratta Fiumicino – centro storico a discapito dei tragitti all’interno del Gra. Tra gennaio e maggio del 2023 sono state effettuate 355mila corse dal "Leonardo da Vinci", contro le 240mila nello stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Percorsi più lunghi e quindi più redditizi hanno ripercussioni sulla gestione dei turni con l'effetto di generare buchi in alcuni quadranti della città
A Napoli il problema principale per i taxi è costituito dagli abusivi che occupano le principali aree di sosta riservate alle auto bianche con regolare licenza come in piazza Garibaldi, appena fuori dalla stazione Centrale
Nella città partenopea le tariffe s’impennano per destinazioni verso l'hinterland. Una corsa dal centro storico verso Pompei arriva a costare fino a 90 euro, per Sorrento in Costiera Amalfitana fino a 140 euro
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Il Messaggero riporta poi un altro escamotage in cui incappano molti passeggeri in arrivo all’aeroporto di Napoli Capodichino. Il tassista spegne il tassametro e comunica al cliente in arrivo al terminal un prezzo ex novo "concordato", ma non si sa bene con chi
Taxi, l'Antitrust avvia i controlli sulle lunghe attese e i pagamenti con il Pos
Da un lato ci sono i "trucchi "applicati da una minoranza, dall’altro la trasparenza di tassisti come Roberto Mantovani "RedSox" di Bologna che ha ingaggiato una battaglia a distanza contro i conducenti "No Pos", pubblicando ogni giorno sui social il rendiconto delle sue entrate
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