Il vicepremier e ministro dei Trasporti ha annunciato di essere al lavoro per riformare il settore, così da avere più auto in strada da subito. Al centro del dibattito, le licenze. Intanto le amministrazioni locali, soprattutto di Roma e di Milano, si muovono per arginare i disagi
Al lavoro per una riforma complessiva del settore così da avere più auto in strada da subito. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini lo ha annunciato il 19 luglio a più di 30 sigle sindacali del comparto taxi riunite attorno al tavolo del Mit per fare il punto sulle criticità e i bisogni del settore. Ma quali sono le problematiche attuali? E come si potrebbe intervenire?
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Il leader della Lega vuole migliorare i servizi anche in vista dei futuri appuntamenti già fissati o potenziali, per Roma il Giubileo o Expo 2030, per Milano le Olimpiadi. Al momento i disagi proprio in grandi città come Roma o Milano sono molti: si assiste a tempi di attesa lunghi e file interminabili per salire su un'auto bianca
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Tra i temi sul tavolo c'è prima di tutto quello delle licenze, con il Mit che ha annunciato, al termine del confronto, un approfondimento per verificare i numeri aggiornati
Stando alle cifre più recenti attualmente Roma è dotata di quasi 7.800 licenze taxi e l'ultimo bando risale al 2006, all'epoca del sindaco Walter Veltroni. In 17 anni la domanda di auto bianche è aumentata, anche in ragione di un afflusso sempre maggiore di visitatori stranieri
A Roma il sindaco Roberto Gualtieri punta sulla doppia guida, ovvero la possibilità di nominare un altro conducente svolgendo così un secondo turno, permettendo alla stessa vettura di effettuare il servizio fino a 20 ore giornaliere
Altro punto indicato nei giorni scorsi dal primo cittadino di Roma sono le tariffe minime: "I problemi - ha spiegato - ci sono sulle corse brevi perché le tariffe minime sono troppo basse, parliamo di tre euro. Quindi una corsa da Termini a via Cavour può risultare poco attrattiva in generale, ma questo problema si può risolvere senza aumentare le tariffe in generale"
Intanto, fa sapere il responsabile nazionale dell'Ugl Taxi, Alessandro Genovese: "Gli strumenti per fare fronte ai picchi stagionali di richiesta taxi ci sono e sono già disposizione del governo, ma soprattutto degli enti locali. Sono i turni integrativi, le doppie guide o collaborazioni parziali. Questi sono strumenti che in una città come Roma non sono mai stati messi in campo"
Milano può contare invece su circa 4.800 licenze a fronte di un analogo boom di turisti. Per questo la scorsa settimana la giunta del Comune ha deliberato di chiedere 1.000 licenze in più alla Regione Lombardia, che ne ha la titolarità
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