Taxi, il Comune di Milano pronto a chiedere mille nuove licenze. Tassisti contrari

Lombardia
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L'assessore alla Mobilità, Arianna Censi, ha fatto sapere che la richiesta a Regione Lombardia verrà fatta per far fronte alle difficoltà del trasporto in città. I professionisti, che vorrebbero invece puntare sullo strumento delle doppie guide, si sono detti contrari alla proposta

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Il Comune di Milano chiederà a Regione Lombardia circa mille licenze in più per i taxi per cercare di far fronte alla crisi delle auto che si vive in città, con lunghe code e attese. "Ho detto ai tassisti con molta chiarezza che chiederò alla giunta di fare una richiesta di ulteriori licenze - ha spiegato l'assessore alla Mobilità, Arianna Censi, al termine di un confronto con i tassisti - Io ho detto mille per dettare una linea ma poi la trattativa definirà il numero esatto". I tassisti, che vorrebbero invece puntare sullo strumento delle doppie guide, si sono detti contrari alla proposta del Comune.

La richiesta del Comune

"Il Comune - ha aggiunto Censi - si deve assumere la responsabilità nel chiedere. Io penso, e l'ho detto con molta chiarezza, che l'aumento del numero delle licenze, che è fermo da tanto tempo, possa essere molto utile a riequilibrare il tema della domanda e dell'offerta. E sono convinta che non rappresenterà un problema per il loro lavoro". Secondo l'assessore, "il fatto che esistano delle chiamate inevase e che questo avvenga in alcuni momenti della giornata rappresenta per la gran parte dei cittadini che mi scrivono tutti i giorni un problema. Credo che questo non nuocerà al servizio nella sua complessità e a ognuno di loro singolarmente, anche nella remunerazione del loro lavoro. Io chiederò alla giunta di esprimersi su un numero di nuove licenze attorno a mille in più".

Roberto Mantovani, tassista

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La posizione dei tassisti

Contrari agli aumenti delle licenze i tassisti che considerano le doppie guide, anche se il bando che ha fatto il Comune non ha registrato molte adesioni, solo 91. "Noi abbiamo detto all'assessore che siamo disposti a sederci al tavolo e discutere delle problematiche legate all'eccessiva richiesta di domanda che c'è in questo momento, che secondo noi è una cosa eccezionale - ha spiegato Pietro Gagliardi, rappresentante di Unione artigiani provincia di Milano - Noi abbiamo uno strumento che si chiama collaborazione famigliare, prima usiamo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, poi se non raggiungiamo l'obiettivo possiamo eventualmente parlare di licenze".

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