Primo maggio e rincari, il prezzo del pecorino sale del 30%. Latte conservato a +34,6%
Secondo i dati Ismea - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - il prezzo alla produzione del pecorino è arrivato la scorsa settimana a superare i 14 euro al chilo, contro i 12 euro del parmigiano stagionato 24 mesi. Istat dice che tutta la voce "latte, formaggi e uova" registra un aumento medio dei prezzi del 19,6% su base annua
In prossimità del ponte del primo maggio si alza il prezzo del pecorino e supera quello del parmigiano. La forbice, aperta nei primi mesi del 2023, è visibile oggi non solo all'origine ma a cascata anche nei supermercati
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Secondo i dati Ismea - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - il prezzo alla produzione del pecorino è arrivato la scorsa settimana a superare i 14 euro al chilo, contro i 12 euro del parmigiano stagionato 24 mesi
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In un anno l'aumento per il primo è stato del 30% mentre per il secondo si è registrato invece un calo del 2%
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Al dettaglio i prezzi del formaggio di pecora sono arrivati anche a 30 euro al chilo, come rileva Assoutenti, con il parmigiano che invece si attesta sui 25 euro
Utilizzando i dati Istat, l'associazione evidenzia come tutta la voce 'latte, formaggi e uova' registri un aumento medio dei prezzi del 19,6% su base annua, equivalente ad una maggiore spesa per una famiglia di quattro persone pari a 194 euro all'anno
Per il latte fresco intero l'aumento è del 18,8%; per quello parzialmente scremato del 22,6%; per il latte conservato di ben il 34,6%. E poi ci sono yogurt +20%, formaggi stagionati +8,9%, formaggi freschi e latticini +26,9%, formaggi fusi +28,9%
"Latte, yogurt, mozzarelle e prodotti lattiero-caseari vari sono immancabili sulle tavole degli italiani, e incrementi così forti dei listini al dettaglio inevitabilmente modificano le abitudini delle famiglie, spingendole a rinunciare alla qualità in favore del prezzo", spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi
Per il Codacons invece "non è più possibile attribuire la causa degli incrementi dei prezzi ai soli fenomeni del caro-bollette e guerra in Ucraina. Il governo, considerata l'escalation dei listini al dettaglio nel comparto del cibo, deve intervenire tagliando l'Iva sui prodotti alimentari, in modo da calmierare i prezzi e sostenere il potere d'acquisto delle famiglie"
L'aumento del prezzo del pecorino è una brutta notizia per i consumatori, ma si traduce in una manna per i pastori sardi, negli ultimi anni in estrema difficoltà per il calo del prezzo del latte
"Con il prezzo del pecorino romano Dop a 14,20 euro al chilo, sicuramente il prezzo del latte raggiungerà nel sistema delle cooperative le quotazioni di 1,90/2 euro al litro, un prezzo che riteniamo soddisfacente e dignitoso - afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli di Sassari -. Vedere la valutazione a 14,20 euro che significa ben 3 euro al chilo superiore al parmigiano reggiano stagionato a 24 mesi, sembra quasi un sogno"
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