Ue, arrivano nuove regole per i sistemi di riscaldamento. Cosa cambierà per i bonus
Bruxelles sta portando avanti l’iter per una revisione totale delle norme sui riscaldamenti che avranno conseguenze anche sull’impianto degli incentivi statali. In sostanza, incentivi come Ecobonus e Superbonus potrebbero essere vincolati all’utilizzo delle pompe di calore elettriche, mentre sistemi ibridi e caldaie a condensazione saranno destinate a classi energetiche molto basse e quindi verranno escluse dai bonus
Le Ue sta lavorando a nuove regole sul tema dei riscaldamenti e le decisioni di Bruxelles potrebbero cambiare anche l’impianto dei bonus edilizi nel nostro Paese. In sostanza, incentivi come Ecobonus e Superbonus potrebbero essere vincolati alle pompe di calore, prevedendo lo stop per sistemi ibridi e caldaie a condensazione da settembre 2025
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LE BOZZE - Le bozze che stanno circolando prevedono un impatto diretto sui bonus che i singoli Stati possono adottare. Come spiega Il Sole 24 Ore, ad oggi la normativa impone che solo le tecnologie inserite nelle classi energetiche più alte possono accedere agli sconti fiscali
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ECOBONUS - In Italia, al momento, l’ecobonus agevola le caldaie a condensazione (almeno in classe A), le pompe di calore ad alta efficienza, gli impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione, che funzionano in coppia. Il bonus è del 50 o 65%. E nel 2021 le caldaie a condensazione hanno generato 2,4 miliardi di euro di investimenti, mentre le pompe di calore sono altri 945 milioni
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SUPERBONUS - Questi sistemi possono anche essere trainati nei lavori di superbonus (incentivo al 90%). Hanno generato investimenti notevoli perché come spiega l’Enea, “l’installazione dei sistemi ibridi e delle pompe di calore, specie se abbinate ai sistemi fotovoltaici, fa raggiungere facilmente il miglioramento di almeno due classi energetiche, condizione necessaria per l’accesso al bonus”
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LE NOVITÀ - Tutto questo ora potrebbe cambiare. La bozza di direttiva Epbd, in attesa dell’avvio del trilogo, prevede che già dal 2024 scatti lo stop alle agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie a gas (con possibili deroghe per caldaie a gas rinnovabili e verdi). Nei nuovi regolamenti Ecodesign ed Ecolabelling (ora allo studio della Commissione europea) c’è anche una riclassificazione dell’etichettatura energetica dedicata ai sistemi di riscaldamento
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GLI INCENTIVI - Tutto questo porterà a novità nei bonus. Le norme Ue già impongono che “quando gli Stati membri prevedono incentivi per un prodotto specificato in un atto delegato, tali incentivi puntano alle due classi di efficienza energetica più elevate tra quelle in cui si situa una percentuale significativa dei prodotti, o a classi più elevate indicate in tale atto delegato”
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LA NUOVA CLASSIFICAZIONE - I bonus andranno sempre più verso le due classi energetiche più alte. La nuova classificazione dovrebbe vedere la luce da settembre 2025 e le classi più performanti saranno B e C (mentre la A sarà volutamente vuota all’inizio)
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COSA FINIRÀ NELLE CLASSI PIÙ ALTE - Nelle due classi più efficienti saranno escluse le caldaie a condensazione che finiranno fuori produzione. Come spiega Il Sole 24 Ore, l’attuale classe A andrebbe addirittura in classe F, le attuali classi B e C sarebbero in classe G. Fuori dagli incentivi quasi tutti i sistemi ibridi, destinati alle classi D ed E. Avranno invece accesso ai bonus soprattutto le pompe di calore elettriche
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