
Pannelli solari fotovoltaici, dal costo all’installazione: tutto quello che c’è da sapere
In vista dell’estate può essere utile installare un impianto che catturi l’energia solare, in modo tale da riuscire ad azzerare il costo dell’energia. I pannelli funzionano anche in caso di pioggia, anche se a regime ridotto, mentre in caso di neve vanno prima ripuliti

Come diminuire il costo delle bollette? Una via c’è ed è l’installazione di un impianto fotovoltaico a casa, che permetta di convertire l’energia del sole in energia elettrica. Per diminuire i costi dell'elettricità occorre prima capire come installare e come funzionano i pannelli solari
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DURANTE IL GIORNO – Durante il giorno, quando il sole è alto nel cielo, indicativamente dalle 6.30 del mattino fino alle 18 (fino alle 16.30 in inverno e oltre le 19 in estate), i pannelli solari convertono l’energia solare in energia elettrica. In questo lasso di tempo si può utilizzare l’energia autoprodotta senza doverla acquistare dalla rete di distribuzione, riducendo così tanto i costi della bolletta elettrica quanto le emissioni di CO2
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DURANTE LA NOTTE – Ma quando cala il sole, cosa succede? La casa continua comunque a consumare energia, prelevandola dalla rete elettrica. Attualmente però i ricercatori sono al lavoro per rendere reali i pannelli solari che funzionano anche di notte, una tecnologia che rivoluzionerebbe il mercato dell’elettricità
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COME FUNZIONA – I pannelli solari sono composti da diverse celle solari, collegate in serie o in parallelo. Ogni cella solare è composta da due strati di materiale semiconduttore, come il silicio, di cui uno è carico positivamente e uno negativamente, e formano una giunzione. Quando la luce solare colpisce la cella solare, gli elettroni del silicio vengono eccitati e si muovono nella giunzione, generando una differenza di potenziale elettrico tra gli strati. Il flusso di elettroni genera la corrente elettrica
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LA TRASFORMAZIONE – L’energia solare che viene catturata dalle celle solari è inizialmente una corrente continua (DC). Tuttavia, la maggior parte dei dispositivi elettrici utilizza l'alternata (AC), quindi l’energia solare deve essere convertita per poter essere utilizzata. Questo viene fatto attraverso un inverter, un dispositivo che rende alternata la corrente continua
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COME ESSERE PROSUMER – L’installazione di un impianto fotovoltaico è una scelta sempre più diffusa tra i consumatori attenti all’ambiente: grazie alla tecnologia solare è possibile produrre energia elettrica in modo pulito e autonomo. Se però l’impianto fotovoltaico produce più energia si diventa dei prosumer, ovvero un consumatore di energia elettrica che la può anche produrre, vendendo quella in eccesso alla rete e generando così un vantaggio economico
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COSA SERVE AVERE – Importante però avere in questo caso un contatore bidirezionale, in grado di misurare sia l’energia in entrata dalla rete elettrica, sia quella in uscita generata dall’impianto fotovoltaico. Solo in questo modo sarà possibile monitorare in modo preciso l’energia prodotta e consumata, evitando sprechi e ottimizzando il rendimento dell’impianto
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SI PUÒ RISPARMIARE? – La domanda però a questo punto sorge spontanea: con il sistema fotovoltaico si ottiene un effettivo risparmio? La risposta è sì: prendiamo ad esempio due casi dove ci sono un consumo di almeno 1500 kWh su 3kW e uno di 6mila kWh con una potenza di 6kW. Nel primo caso si spendono circa 577 euro mentre nel secondo 1970. Il risparmio può essere in entrambi i casi di 400 e anche di 1350 euro

LA RAGIONE – Aldilà dell’esempio specifico, il ragionamento alla base è piuttosto chiaro: in media il 30% dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico è destinata all’autoconsumo, ovvero viene utilizzata direttamente per alimentare gli elettrodomestici e le luci di casa. Questo significa che si può evitare di acquistare energia dalla rete elettrica, risparmiando mediamente dai 170 a oltre 600 euro all’anno

DOVE È MEGLIO INSTALLARLI - Per assicurare un elevato rendimento dell’impianto fotovoltaico, è importante scegliere bene il posizionamento dei pannelli solari. È soprattutto importante che l’impianto sia orientato verso Sud; che abbia un’inclinazione tra i 20° e i 30°; che non ci siano ostacoli per l’installazione, come ombre o altri edifici

LE ALTERNATIVE – Purtroppo non sempre è possibile rispettare queste condizioni. Sul mercato esistono però delle ottime alternative che permettono di ottenere comunque un buon rendimento, come i pannelli solari realizzati con una combinazione di indio, rame e selenio, che hanno una resa elevata anche in condizioni di scarso irraggiamento solare. Se si vive in una regione con condizioni atmosferiche nuvolose o con molta nebbia, si può optare per i pannelli in silicio amorfo

QUANDO PIOVE O NEVICA - Nelle giornate nuvolose e quando piove, i panelli solari riescono comunque a immagazzinare energia, anche se in maniera ridotta, tra il 15% e il 30% in meno. Garantiranno dunque la produzione di elettricità anche in caso di temporale mentre è diverso il discorso in caso di neve: in questo caso i pannelli solari devono essere puliti per poter continuare a catturare la luce
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