Pannelli fotovoltaici, l’idea del governo: più aiuti al Nord dove c’è meno sole
Allo studio dell’esecutivo c’è un decreto “sblocca-comunità”, che vuole aiutare privati e pubblico a installare impianti solari per produrre energia: l’idea è quella di aiutare maggiormente le regioni del Settentrione a scapito delle altre, visto che sono meno irradiate. “Siamo rimasti sorpresi da questa strana proposta del ministero: è stato scelto un solo parametro tra quelli che si possono prendere in considerazione”, ha dichiarato Ovidio Marzaioli, vicesegretario generale del Movimento Consumatori
Al Nord c’è meno sole? Lo Stato ti aiuta a pagare il sistema di energia solare. Lo prevede il nuovo sistema di incentivi proposto dal ministero dell’Ambiente di Gilberto Pichetto Fratin in merito alle Comunità energetiche e i sistemi di autoconsumo, uno dei programmi per spingere la diffusione delle energie rinnovabili e accelerare l’indipendenza dalle fonti fossili
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COME FUNZIONANO LE COMUNITÀ ENERGETICHE – Il principio alla base è nobile: se ci sono privato e pubblico che decidono di unirsi per installare i pannelli solari in un dato territorio, in modo tale da produrre elettricità da spartirsi per le proprie esigenze e per abbattere il costo delle bollette, la legge consente di farlo. A sancirlo ulteriormente c’è il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede una spesa di 2,2 miliardi in questa direzione
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L’IDEA DEL GOVERNO – L’intenzione dell’esecutivo è quella di assecondare in questa direzione: a questo proposito sarebbe in cantiere un decreto “sblocca-comunità” che vuole dare la possibilità di incrementare questa autoproduzione di energia. Entro fine anno dovrebbe vedere la luce e le linee guida all’interno sono note, visto che lo stesso ministero ha messo in consultazione il documento con le sue proposte
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COME FUNZIONEREBBE – Nelle idee dell’esecutivo c’è la volontà di riconoscere una “tariffa premio” per 20 anni alle Comunità energetiche, consistente in 100 euro al Megawattora per i sistemi di autoconsumo e di 110 euro al Megawattora per le Comunità energetiche. Una tariffa però non uguale in tutta Italia visto che, come spiega il documento del Ministero, “per gli impianti fotovoltaici la tariffa verrebbe corretta per tenere conto dei diversi livelli di insolazione”
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CHI VIENE PREMIATO - Più si va verso Nord, più l’incentivo sale. Lazio, Marche, Abruzzo, Toscana e Umbria beneficerebbero di un “mini aumento” di 4 euro a Megawattora. Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta e Emilia-Romagna, invece, di un’extra di 10 euro per Megawattora. “Siamo rimasti sorpresi da questa strana proposta del ministero. L’irradiazione solare è solo uno dei parametri che si possono prendere in considerazione”, ha dichiarato Ovidio Marzaioli, vicesegretario generale del Movimento Consumatori
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SI PENALIZZA IL SUD – Chi rischia di essere penalizzato è il Sud, “visto che non si può decidere una penalizzazione o una premialità a seconda delle Regioni nelle quali sono posizionati gli impianti”, sottolinea Marzaioli. Il maggior numero di comunità energetiche oggi si trova al Nord, soprattutto in Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Legambiente ne ha mappate un centinaio tra quelle già operative, in fase di attivazione o in progetto. Ad oggi sono 45 quelle in fase “embrionale” e 55 quelle ad uno stadio più maturo dell’iter di realizzazione
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I NUMERI – D’altronde i numeri lo mostrano in maniera evidente: se guardiamo ai dati sul numero di impianti fotovoltaici presenti nel nostro Paese, si può notare come nell’Italia settentrionale siano quasi il doppio rispetto a quelli dell’Italia meridionale ed insulare (566705 del Nord contro i 273360 del Sud). Tra le regioni con il maggior numero di impianti ci sono 4 regioni del Settentrione: Lombardia (160757); Veneto (147687) ed Emilia-Romagna (105938)
LE POTENZIALITÀ DEL SETTORE – Finora soltanto 16 Comunità energetiche hanno completato l’iter di attivazione ma le potenzialità del settore sono importanti: entro il 2050 saranno almeno 260 milioni gli europei che faranno parte di una comunità energetica. Pochi giorni fa Pichetto Fratin ha spiegato che i fondi per le Comunità energetiche previsti dal Pnrr, potrebbero diventare sovvenzioni. “Sono in corso interlocuzioni e, sebbene non ci sia l’assenso dell’UE, credo di poter dire che c’è la volontà della maggioranza di trasformare il prestito in sovvenzione”
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