
Bonus cultura, sarà legato a Isee e voto di maturità: arrivano due carte al posto di 18App
Via libera della commissione Bilancio della Camera al restyling della App18: al suo posto arrivano due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito. Per i maggiorenni arrivano una 'Carta della cultura Giovani', per i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell'anno successivo a quello del compimento di 18 anni; e una 'Carta del merito' per chi si è diplomato con 100 centesimi. Valgono 500 euro ciascuna e sono cumulabili

Isee e merito scolastico diventeranno i parametri per ottenere il bonus cultura da 500 euro per i diciottenni. La commissione Bilancio della Camera ha dato via libera al restyling della App18: al suo posto arrivano due nuovi bonus, basati sul reddito e sul voto scolastico
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Per i maggiorenni arrivano una 'Carta della cultura Giovani', per i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell'anno successivo a quello del compimento di 18 anni; e una 'Carta del merito' per chi si è diplomato con 100 centesimi. Valgono 500 euro ciascuna e sono cumulabili
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Da gennaio, poi, si prevede di definire i dettagli dell'intervento nel confronto con le categorie merceologiche interessate. Per evitare le truffe, dovrebbero essere in arrivo sanzioni per gli esercenti compiacenti
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Alcune settimane fa il governo aveva fatto sapere di voler modificare il bonus per i diciottenni. Dopo le proteste dell'opposizione e delle associazioni di settore la misura è stata riformulata, rimanendo nella sostanza ma cambiando nei parametri di accesso
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Il presidente della commissione Cultura e presentatore dell'emendamento in questione Federico Mollicone ha spiegato: “Non aboliamo la App 18. Sarà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi”. Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (in foto) ha puntualizzato: "Va modificata perché mostra criticità, ma dire che la cancelliamo è falso”

Giorgia Meloni è intervenuta sul tema chiarendo: "Non vogliamo abolire" il bonus ai diciottenni per la cultura”, "non c'è ragione” che lo riceva "il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe. Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale: giovani e cultura”

Tra i motivi della modifica più citati dal governo ci sono episodi di acquisti di beni non iscritti nell'elenco della 18App, dichiarazioni false e anche una vera e propria rete di adescatori di diciottenni per sfruttarne il bonus cultura. Ammontano a circa 9 milioni di euro i soldi coinvolti nei casi notificati all'amministrazione relativi ad usi indebiti da parte di esercenti e di diciottenni della 18App. Solo in parte sono stati restituiti

Nelle ultime settimane sono stati tantissimi gli appelli per non modificare il bonus dalla sua forma attuale. Tra questi, Impresa Cultura Italia-Confcommercio, Ali Confcommercio, Federcartolai Confcommercio, Assomusica Confcommercio, l'Associazione Italiana Editori (Aie) e il comparto del libro italiano con la campagna ad hoc per salvare 18App a cui ha aderito anche il mondo della musica
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