L’introduzione in Italia risale alla legge di Bilancio 2016. In Francia e Spagna misure simili a quella nostrana sono state rese operative nel 2021. Il Kultur pass in Germania è stato annunciato l'11 novembre scorso. Le differenze da Paese a Paese
Il bonus Cultura, noto anche come 18App, è stato introdotto in Italia con la legge di Bilancio 2016. Si trattava di 500 euro da spendere per musica, libri, biglietti di teatro e molto altro, destinato a chiunque diventasse maggiorenne in quell'anno. La misura è stata rinnovata di manovra in manovra e resa strutturale dal 2022 con una spesa massima annua di 230 milioni di euro
Nessun Paese europeo, prima, aveva destinato fondi per i diciottenni, e nessun governo italiano aveva mai elargito denaro da spendere in cultura al raggiungimento della maggiore età. Attualmente in Italia il Bonus cultura è da spendere attraverso un'app, 18App, in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell'editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonche' abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale
Dal 2016 a oggi, ne hanno usufruito 2,5 milioni di neomaggiorenni, con un impiego di risorse di circa 1,1 miliardi di euro. Nel 2017, secondo dati diffusi dall'allora Mibact, i nati nel 1998 lo hanno speso nell'80,6 % dei casi in libri, per un totale di quasi 133 milioni di euro tra acquisti online e in negozio; nell'8.9%, in concerti, cioè 15 milioni; nel 7.2% per il cinema, per 11 milioni; e solo nello 0,3% per musei ed eventi culturali
In Francia, il Pass culture viene annunciato nel 2017 e, dopo una prima sperimentazione in alcune aree del Paese nel 2019, reso operativo nel 2021. Al compimento dei 18 anni, i ragazzi ricevono un buono digitale di 300 euro da utilizzare per consumi culturali "comprati" da 8.000 operatori autorizzati. Ci sono limiti sui contenuti che devono essere di produzione o co-produzione francese, ma sono inclusi anche gli abbonamenti digitali e i video-giochi
Non sono mancate le critiche, tra le quali quelle dell'ex ministro della Cultura francese, Jack Lang, che ai microfoni dell'Inter France nel 2018 esplicitava: "La Francia ha preso l'idea dall'Italia. Già a suo tempo ho discusso con Matteo Renzi confessandogli i miei timori e il mio scetticismo e in effetti non ho avuto torto. In Italia non c'è stato un reale aumento della partecipazione alla vita culturale del Paese. Solo una minima parte ha speso il credito per l'entrata a musei o a teatri e la maggior parte l'ha investito in spettacoli di puro divertimento”
Il governo spagnolo guidato da Pedro Sanchez nel 2021 ha varato un bonus per i diciottenni del tutto simile a quello italiano. Il Bono cultural, del valore di 400 euro, inserito nel bilancio statale a partire da questo anno, viene elargito a tutti i giovani spagnoli che compiono 18 anni nell'anno solare, e potrà essere speso in cultura (tranne che per le corride, benché siano state dichiarate patrimonio culturale nel 2013)
Potrà servire per acquistare libri, per andare a teatro, al cinema, al museo, per vedere spettacoli di danza e musica. Il primo ministro spagnolo ha espressamente citato, durante il suo annuncio in un vertice europeo in Slovenia, la Francia e l'Italia come paesi che hanno ispirato il provvedimento. Stanziate risorse per 200 milioni di euro per oltre 450.000 ragazzi nati nel 2004 che sono diventati maggiorenni nel corso di questo anno
In Spagna, la fascia d'età tra i 18 e i 25 anni è tra quelle che più frequentano i luoghi della cultura e quella che legge più libri. La dotazione del bonus può essere spesa con alcuni limiti, tra cui il tetto 200 euro per biglietti per spettacoli dal vivo e 100 euro per l'acquisto di beni. Non essendo ancora concluso il primo anno di vita del bonus, non ci sono dati disponibili sul suo successo
Il 3 novembre il quotidiano spagnolo El Pais ha scritto che fino a ottobre 2022 meno del 60% dei 18enni ne aveva fatto richiesta per problemi nella procedura d'iscrizione. La Spagna, però, aveva già sperimentato iniziative simili. Nel 2017, Madrid aveva introdotto un buono dai 16 ai 26 anni con il quale era possibile ottenere l'accesso gratuito ad alcuni eventi organizzati dall'area cultura dell'amministrazione della capitale, e a Barcellona, nel 2020, fu varato un bonus da 10 euro rivolto a tutti i cittadini per andare al cinema, a teatro o per comprare libri
Il Kultur pass in Germania è stato annunciato l'11 novembre scorso dal ministro della Cultura del governo federale Claudia Roth, ma sarà introdotto nel secondo semestre del 2023. Si tratterà di un buono da 200 euro per i neodiciottenni, da usare per libri, concerti ed eventi a teatro, ma non sulle grandi piattaforme online, come Amazon o Spotify, e con limiti di spesa per i singoli acquisti. L'obiettivo è quello di favorire il commercio e gli eventi a livello locale