
Bonus 18App, dopo le proteste il governo ci ripensa: le ipotesi per riformularlo
L'esecutivo fa marcia indietro dopo le critiche ricevute per l’ipotesi di eliminare la misura a sostegno dei giovani. Il ministro della Cultura Sangiuliano ha chiarito che non sarà cancellata ma solo riformulata. Ha inoltre proposto l’idea di porre un tetto Isee e di istituire una carta della cultura

L'emendamento all'articolo 108 alla Legge di bilancio firmato dal presidente della Commissione cultura della Camera Federico Mollicone (Fdi), e dagli onorevoli Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (FI), punta a riformulare il bonus cultura per i 18enni
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Si tratta di un’agevolazione rivolta ai 18enni, a cui lo Stato fornisce un buono di 500 euro spendibile in prodotti e attività culturali di vario tipo. Il buono è accessibile anche in via elettronica tramite il portale 18app
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Il governo Meloni, come detto, vuole riformularlo e ridistribuire i fondi – 230 milioni in tutto – nel welfare dello spettacolo, che salgono a 100 milioni dal 2023. Punta inoltre a creare un fondo a favore della filiera del libro e delle biblioteche
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Dopo le critiche arrivate da più fronti – opposizioni in testa – Mollicone ha chiarito che il bonus in sé non sarà cancellato, ma rivisto: “Sarà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi", che "potrebbe essere legata all'Isee". E lo stesso ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano puntualizza: "Va modificata perché mostra criticità, ma dire che la cancelliamo è falso"
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''Penso che vada introdotta una soglia Isee - continua il ministro della Cultura - che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati. Inoltre occorre mettere a punto un vero meccanismo anti truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico che nasca una vera carta della cultura per i giovani", conclude Sangiuliano

Fra le idee del governo c'è l'incrementato del welfare per i lavoratori dello spettacolo con l'aumento dell'indennità di discontinuità che passa da "40 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022" a "40 milioni di euro per l'anno 2022 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023"

L'emendamento della maggioranza prevede anche il "Fondo per il libro", con una dotazione pari a 15 milioni di euro annui. In tutto 30 milioni vanno alle biblioteche dal 2024 e 2 milioni l'anno al Fondo rievocazioni storiche (dal 2019 al 2022) che diventano 5 milioni a partire dal 2023

Il Fondo unico per lo spettacolo - il Fus - diventerebbe 'Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo' ed è ''incrementato di euro 40 milioni a decorrere dall'anno 2023''. Il Fondo cinema viene incrementato di 10 milioni e da 250 passa a 260 milioni

Cinque milioni l'anno vanno ai carnevali storici ''al fine di consentire la conservazione e la trasmissione delle tradizioni popolari in relazione alla promozione dei territori''

Verrebbe ''incrementata di 13,3 milioni di euro nel 2023 e di 11,5 milioni annui a decorrere dall'anno 2024'' la spesa per il funzionamento dei Musei statali. E istituita la ''fondazione di diritto privato denominata 'Fondazione Vittoriano', con compiti di gestione e valorizzazione del Complesso del Vittoriano''

Infine è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro per l'anno 2024 “con l'obiettivo di "celebrare la vita, le scoperte e l'opera di Guglielmo Marconi nella ricorrenza dei centocinquanta anni dalla sua nascita, nonché di promuovere lo sviluppo di studi scientifici e di sperimentazioni nei settori delle telecomunicazioni, dell'innovazione e della creatività"

Ma come viene speso il bonus 18enni? I nati nel 2003 - quindi 18enni nel 2021 - per esempio, ad oggi hanno speso in libri 37 milioni, comprandoli in libreria, più altri 56 milioni spesi online ma sempre in favore dell'editoria cartacea. Non vanno male nemmeno gli ebook a cui, sempre in base ai dati dell'ultimo anno, sono andati circa 2 milioni dal 2021. A questi si aggiungono anche circa 300mila euro in audiolibri. Più in generale i ragazzi da sempre spendono circa l'80% del loro bonus cultura nei prodotti della filiera del libro

Al secondo posto viene la musica con il 15% circa e il restante 5% suddiviso tra cinema, teatro, danza ed abbonamenti ai quotidiani che occupano una cifra residuale. I 500 euro possono essere spesi anche per corsi di lingua, di teatro e di musica, per entrare al circo o ai festival culturali
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