FdI, Lega e FI propongono l’abrogazione della misura ridestinando le risorse - pari 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 - a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura
Un emendamento della maggioranza elimina il bonus ai giovani per le spese in cultura. Arrivo lo stop all'App 18, il cosiddetto bonus cultura per i 18enni per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre. FdI, Lega e FI propongono l’abrogazione della misura ridestinando le risorse - pari 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 - a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. Si va dal rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo al Fondo per gli operatori dell'editoria e delle librerie, dal Fondo per lo spettacolo dal vivo al sostegno delle attività di rievocazione storica de "La Girandola" di Roma.
Le reazioni politiche
"Richiesta l'abolizione di 18app, bonus cultura per 18enni. Quasi 500 mila registrati all'anno, esperienza di successo già imitata da Francia, Spagna e Germania e presto in Gran Bretana, Portogallo, Finlandia. Firmato: Mollicone (FdI) Sasso (Lega) Dalla Chiesa (FI) capigruppo Commissione Cultura! A voi i commenti". Lo scrive sui social network Mauro Berruto, deputato e responsabile Sport del Pd. Mentre Maria Elena Boschi, deputata di Azione - Italia Viva - Renew Europe, twitta: “Il bonus Renzi per i diciottenni (18app) ha aumentato i consumi culturali e aiutato molti giovani a essere cittadini consapevoli. Viene copiata in tutta Europa. Cancellarla oggi sarebbe una follia. Chiedo alla Premier Meloni di bloccare questo autogol”.
"La destra vuole cancellare la 18app. L'opportunità per i neo diciottenni di ottenere 500 da spendere in libri, teatro, cinema, musei, cultura. Ormai contro le ragazze e i ragazzi è una persecuzione. Quella delle destre non è l'Italia del merito ma dei privilegiati", scrive il deputato dem, Nicola Zingaretti.