
Manovra, Bonus cultura 18enni: cosa prevede la proposta che lo cancellerebbe
La maggioranza ha promosso un emendamento all'articolo 108 relativo alla legge di bilancio, che mira ad abolire la app 18, il bonus cultura per i 18enni, che potrebbe essere sostituito con una ''carta cultura''. I fondi (230 milioni) sarebbero ridistribuiti nel welfare dello spettacolo, che salirebbero da 40 a 100 milioni dal 2023, e creando un fondo a favore della filiera del libro e delle biblioteche

Tra gli emendamenti alla manovra ne è spuntato uno che mira ad abolire la app 18, il bonus cultura per i 18enni, per ridistribuirne i fondi (230 milioni) nel welfare dello spettacolo, che salirebbero da 40 a 100 milioni dal 2023, creando tra l'altro un fondo a favore della filiera del libro e delle biblioteche
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La maggioranza ha infatti promosso un emendamento all'articolo 108 relativo alla legge di bilancio, firmato dal presidente della Commissione cultura della Camera Federico Mollicone (Fdi), e dagli onorevoli Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (FI). L'idea sarebbe quella di sostituire 18 App con una ''carta cultura'' revisionata. Il ministro Sangiuliano e i sottosegretari stanno già lavorando ad un incontro ai primi di gennaio con le categorie per definire le linee di questa nuova carta, ''senza abusi e con il sostegno anche per l'acquisto di libri scolastici''
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Con questa proposta verrebbe quindi abrogata la app 18, il bonus cultura che permetteva ai ragazzi di spendere 500 euro in acquisti culturali al compimento dei 18 anni. Verrebbe inoltre incrementato il welfare per i lavoratori dello spettacolo con l'aumento dell'indennità di discontinuità che passa da "40 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022" a "40 milioni di euro per l'anno 2022 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023"
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L'emendamento della maggioranza prevede anche il "Fondo per il libro", con una dotazione pari a 15 milioni di euro annui. Il Fondo è ripartito annualmente, con uno o più decreti del Ministro della cultura, mentre 30 milioni vanno alle biblioteche dal 2024 e 2 milioni l'anno al Fondo rievocazioni storiche (dal 2019 al 2022) che diventano 5 milioni a partire dal 2023
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Il “Fondo unico per lo spettacolo”, il Fus diventa “Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo” ed è “incrementato di euro 40 milioni a decorrere dall'anno 2023”. Il Fondo cinema viene incrementato di 10 milioni e da 250 passa a 260 milioni

Cinque milioni l'anno vanno ai carnevali storici “al fine di consentire la conservazione e la trasmissione delle tradizioni popolari in relazione alla promozione dei territori”. Inoltre verrebbe “incrementata di 13,3 milioni di euro nel 2023 e di 11,5 milioni annui a decorrere dall'anno 2024” la spesa per il funzionamento dei Musei statali

Sarebbe anche istituita la “fondazione di diritto privato denominata 'Fondazione Vittoriano', con compiti di gestione e valorizzazione del Complesso del Vittoriano”

Infine con l'obiettivo di "celebrare la vita, le scoperte e l'opera di Guglielmo Marconi nella ricorrenza dei centocinquanta anni dalla sua nascita, nonché di promuovere lo sviluppo di studi scientifici e di sperimentazioni nei settori delle telecomunicazioni, dell'innovazione e della creatività, è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro per l'anno 2024"
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