Dalle pensioni al lavoro sono ancora molti i nodi da sciogliere per la legge di Bilancio da approvare entro fine mese. Atteso il giudizio dell’Europa, con occhi puntati sulle multe per chi rifiuta i pagamenti elettronici, che il governo vuole cancellare, e l’innalzamento del tetto all'uso del contante
La valutazione dell’Europa sulla manovra è in arrivo. Un giudizio che, tra le altre cose, dovrebbe contenere l’opinione di Bruxelles sui pagamenti elettronici, considerati un sistema per contrastare la lotta all’evasione fiscale sulla quale l’Italia ha preso un impegno col Piano Nazionale di Ripresa.
Il giudizio di Bruxelles
Il governo vuole cancellare le multe per chi rifiuta carte e bancomat fino a 60 euro, una soglia che potrebbe scendere a 30. Improbabile che Palazzo Chigi arretri di più, così come dovrebbe rimanere il tetto all’uso del contante a 5mila euro, contro i 2mila di ora.
Pensioni minime ancora in ballo
Ma ci sono altri nodi, fermo restando che gran parte delle risorse della legge di Bilancio (21 miliardi su 35 totali) servirà per frenare i rincari dell’energia fino a marzo. Tra le questioni ancora aperte ci sono le pensioni. Sugli assegni minimi continua il pressing per portarli a 600 euro al mese, con l’ipotesi che questa soglia valga solo per chi ha più di 75 anni (per gli altri si arriverebbe a 575 euro).
Opzione Donna, si cambia?
Il tema è legato all’adeguamento all’inflazione, che sarà meno robusto per chi prende più di 1.600 euro netti al mese e anche su questo ci sono spiragli per modifiche. Da definire anche Opzione Donna: potrebbe restare così com’è (35 anni di contributi e 58 di età) per altri sei mesi oppure si potrebbe alzare il requisito anagrafico a 60, senza però agevolazioni per chi ha figli.
Bonus 18enni solo per redditi bassi
Correzione in arrivo per il bonus cultura: i 500 euro per i diciottenni dovrebbe rimanere solo per le famiglie coi redditi più bassi. Sul fronte del lavoro, confermati per il 2023 gli sconti fiscali per le imprese che assumeranno al Sud e nelle zone terremotate, mentre è solo un’idea quella di aumentare a 8mila euro la decontribuzione per reclutare chi ha meno di 36 anni.
Voucher lavoro in discoteca
Anche sul taglio del cuneo fiscale, per rendere un po’ più pesante la busta paga dei dipendenti, potrebbero esserci ritocchi ma si tratta di una misura molto costosa. Per i voucher per i lavori occasionali, intanto, si pensa a estenderli alle discoteche, allargando ancora di più il perimetro previsto in manovra.