
Superbonus, cosa farà il governo Meloni? Le ipotesi di modifica allo studio
Il nuovo esecutivo si prepara a rimodulare tutti gli incentivi edilizi presenti già con la Legge di Bilancio: il primo a cambiare sarà il bonus 110% che potrebbe presto lasciare lo spazio ad aliquote più ridotte. Ma il contributo della misura al settore abitativo resta importante: come ha sottolineato l’Ance, grazie all'aiuto statale ci sono stati investimenti nella riqualificazione del settore abitativo pari a 70,3 miliardi di euro

Si apre una stagione di modifiche per il Superbonus 110%. Dopo essere stato utilizzato negli ultimi due anni da migliaia di famiglie per l’efficientamento energetico delle proprie abitazioni, l’incentivo potrebbe presto lasciare spazio ad aliquote di detrazione ridotte, anche del 40-50% rispetto al livello attuale del 110%
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L'ACCELERAZIONE – In realtà un simile procedimento era già previsto che avvenisse, anche se in modo più graduale: come infatti prevedeva la Manovra 2022, l’agevolazione statale doveva essere tagliata al 70% nel 2024, per poi scendere al 65% nel 2025, anno di “scadenza” della misura
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LA LEGGE DI BILANCIO – Le ipotesi al vaglio della maggioranza sono diverse e su questo molto dirà la Legge di Bilancio. Gli orientamenti arrivati nei giorni passati parlano di una riduzione dell’aliquota di detrazione al 60-70% già a partire dal 2023
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L’ALTERNATIVA - C’è poi un’altra ipotesi che invece sostiene la diversificazione del bonus in base al reddito del beneficiario o al tipo di immobile oggetto dei lavori: sarebbe più alto in caso di prima casa (non di lusso) mentre sarebbe più basso per la seconda abitazione. Le posizioni in essere non verranno toccate
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BONUS EDILIZI – Si pensa poi di modificare anche tutto il sistema dei bonus edilizi, semplificando e accorpando quanto più possibile. Da un lato le aliquote di detrazione subiranno un forte taglio, mentre dall’altro gli incentivi per la casa green verranno decisamente allungati
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VECCHIE E NUOVE TEMPISTICHE – Ad oggi per i condomini c’è tempo fino a tutto il 2023 per sfruttare il Superbonus al 110%, mentre gli interventi agevolati sulle villette unifamiliari scadono quest’anno per chi ha effettuato almeno il 30% dei lavori entro settembre. Nel momento in cui verrà ridefinito il Superbonus i tempi si allungheranno, in modo da continuare a sostenere la riqualificazione degli edifici
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I NUMERI DEL SUPERBONUS - Nonostante le difficoltà e le numerose modifiche in corsa, il Superbonus edilizio ha messo a segno il record di 56,3 miliardi di euro “prenotati” a carico dello Stato, come registra l’Enea che evidenzia inoltre i 10 miliardi di crescita rispetto ad agosto. Nel frattempo le banche stanno evadendo gli impegni pregressi mentre cercano di coinvolgere nuove imprese per le cessioni e far così ripartire a pieno il meccanismo
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L’AIUTO AL SETTORE ABITATIVO – L’aiuto al settore abitativo da parte del Superbonus è stato importante: infatti, come ha comunicato l’Ance, tutti gli incentivi edilizi hanno spinto il mercato italiano delle costruzioni con la previsione di investimenti complessivi nel 2022, per il settore della riqualificazione del patrimonio abitativo, pari a 70,3 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al 2021
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