Superbonus 110%, Camera al governo: "Via scadenza avanzamento lavori per villette"
Continua il pressing del Parlamento per eliminare dalla normativa il termine del 30 giugno. Entro questa data i proprietari di case mono-famigliari dovranno aver completato almeno il 30% dei lavori previsti. Non si potrà usufruire altrimenti della misura
Si continua a discutere di Superbonus 110%. Adesso è la commissione Ambiente e Attività produttive della Camera a spingere sul governo per eliminare i vincoli previsti per villette e case uni-famigliari. Lo riporta Il Sole 24 Ore
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La normativa sulle villette stabilisce che si può usufruire del bonus entro dicembre soltanto nel caso in cui almeno il 30% dei lavori previsti sia completato non oltre il prossimo 30 giugno
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Proprio su questa data, e sul vincolo di presentare entro lo stesso termine il Sal (stato avanzamento lavori) che dimostri gli interventi già eseguiti, Montecitorio è tornata in pressing sull’esecutivo
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Pd, Cinque Stelle, Forza Italia, Lega, Leu e Articolo Uno chiedono che il riferimento all’obbligo di avanzamento dei lavori entro il 30 giugno venga modificato
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L’intento era già stato reso chiaro durante le modifiche al Decreto Sostegni Ter durante la sua approvazione in Senato. La Camera ripropone adesso lo stesso tema
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Palazzo Chigi potrebbe puntare sulle spese che dovrebbero essere affrontate per continuare sulla linea intrapresa
È sempre Il Sole 24 Ore a riportare come l’eliminazione del termine avrebbe costi compresi tra i 400 e i 500 milioni di euro. Il tempo per reperire le risorse è poco e i fondi a disposizione al momento sono impegnati su altri fronti
Anche le ulteriori risorse che potrebbero essere recuperate nei prossimi giorni con il Def in lavorazione andrebbero in linea di principio a sostenere altri capitoli di spesa pubblica. Primo su tutti il caro energetico, seguito dagli aiuti militari all’Ucraina
Un compromesso potrebbe essere quello proposto da Lega e Italia Viva. Se non si vuole eliminare l’obbligo di avanzamento dei lavori, si pensi almeno a prorogare il termine del 30 giugno
Si chiede di allungare i termini fino a fine anno. Leu e Articolo Uno pensano invece al 31 ottobre