
Bonus benzina, fino a 200 euro per dipendenti aziende private: ecco come funziona
Nel decreto sul caro-energia è stata introdotta la possibilità per le imprese di fornire “buoni carburante” esentasse dell’importo massimo di 200 euro per i propri dipendenti. Non serve l’Isee e non si rivolge a partite IVA o dipendenti pubblici. Cosa c'è da sapere

Tra le novità del decreto contro il caro energia, pubblicato qualche giorno fa in Gazzetta ufficiale, oltre al taglio dell’accisa per i carburanti, c’è anche l’introduzione di “buoni carburante” fino a 200 euro per i dipendenti di aziende private. Si tratta in sostanza di voucher aziendali per l’acquisto di carburante
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Il Ministero dello Sviluppo economico spiega che il buono è ceduto “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore” che per il 2022 non concorre alla formazione del reddito. I buoni quindi sono esentasse
Bonus benzina: a quanto corrisponde, a chi spetta e come si ottiene
Quindi in sostanza è un benefit aziendale pensato per contrastare il caro-prezzi. Spetterà alla singola azienda scegliere se dare questi buoni ai propri dipendenti oppure non farlo
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Non si tratta di un vero e proprio contributo a sostegno di tutti i cittadini, ma di un voucher che possono fornire le aziende ai loro dipendenti. In cambio il governo garantisce alle società di non pagare sul buono alcuna tassa (cioè un'esenzione su Irpef e contributi Inps)
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“È una proposta di buonsenso che aiuta i pendolari in questa fase critica di aumento dei carburanti”, ha detto in merito il ministro Giancarlo Giorgetti
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Il decreto legge spiega che per il 2022 “sono previsti finanziamenti per 9,9 milioni di euro e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023”. Non vengono fissate soglie Isee, quindi non ci sono limiti al reddito

L’unico paletto è che il destinatario deve essere un lavoratore dipendente di aziende private. Dunque, non si rivolge ai possessori di partite IVA o ai dipendenti pubblici

Possono riceverlo tutti i dipendenti senza limiti di ruolo o reddito (se il datore di lavoro ha deciso di aderire alla misura)

Non servirà per il lavoratore presentare alcuna domanda. Come detto, spetterà all'azienda decidere se e in che misura concedere il bonus

Il buono per i carburanti non è una novità assoluta. Le aziende potevano già concedere fino a 258,23 euro annui per i cosiddetti “fringe benefit” (buoni acquisto, buoni carburante o buoni spesa). Durante la pandemia, l’importo è stato raddoppiato a 516,46 euro. Ora per i soli carburanti si potranno concedere fino a 200 euro di buoni