
Bonus nido 2022: presto online il form per le domande. Il tutorial dell'Inps e le novità
Tra le agevolazioni confermate per il 2022 ce n'è una per chi ha figli di età inferiore a tre anni che frequentano l'asilo nido o sono impossibilitati a farlo per via di gravi patologie e restano perciò a casa. L'Istituto ha diffuso una guida su come fare domanda per ottenerla e comunicato alcune novità per quest'anno

L’Inps ha di recente diffuso un video tutorial su come fare domanda per ottenere alcune agevolazioni rivolte alle famiglie. Si tratta del bonus nido - una misura, dell’importo massimo di tremila euro per il il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati - e del contributo previsto per forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche
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Entrambi i benefici vengono erogati in base all’ISEE (che deve essere valido per le prestazioni ai minorenni) in corso di validità al momento della richiesta del bonus, riferito al minore per cui si richiede la prestazione. Nel caso del bonus nido, il rimborso non supera mai la retta
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In assenza dell'indicatore valido, spiega l’Inps, “verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a euro 1.500 annui (136,37 euro mensili), fermo restando che qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE minorenni valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l'importo maggiorato fino ad un massimo di 3.000 euro annui, sussistendone i requisiti”
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La somma viene erogata mensilmente in caso di bonus nido, e una tantum per le forme di supporto presso la propria abitazione. La si può ricevere tra l’altro tramite bonifico o sotto forma di accredito sul conto corrente o bancario
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Può farne richiesta il genitore di un minore - nato o adottato - che abbia sostenuto il pagamento della retta relativa alla frequenza di un asilo nido o, nel caso delle forme di assistenza domiciliare, il genitore convivente di minori nati/adottati impossibilitati a frequentare per l'intero anno gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, attestate da pediatra. In entrambi i casi, il richiedente deve avere, alla data di presentazione della domanda, la cittadinanza italiana, europea o il permesso di soggiorno con residenza in Italia
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Per ottenere una delle due agevolazioni, bisogna accedere all’apposito servizio sul sito dell’Inps usando le proprie credenziali o rivolgersi ai patronati. Per fare domanda, ci sarà tempo da fine febbraio al 31 dicembre, ma è consigliabile non aspettare troppo. Il bonus viene infatti erogato secondo l'ordine di presentazione telematica della domanda e nel limite di spesa che per il 2022 è pari a euro 553,8 milioni di euro
Il tutorial dell'Inps
Relativamente alle domande, l’Inps ha annunciato attraverso la pagina Facebook Inps per la famiglia alcune novità. Nel post si legge che “si potrà autocertificare l'importo in fase di allegazione della fattura di cui si chiede il rimborso; l'importo mensile deve comprendere il pagamento della retta e dei pasti relativi alla mensilità e il bollo, ma non deve comprendere l'iscrizione al nido, il pre e post scuola e l'IVA; in quest'ultimo caso fanno eccezione gli asili nido gestiti da una cooperativa sociale”
Il messaggio dell'Inps
E ancora: “È stata adeguata la funzione allegazione fattura da mobile con le nuove indicazioni del bonus” e ci saranno domande precompilate per i beneficiari 2021. L’Inps specifica inoltre che l’IBAN, inserito nella domanda, deve essere intestato al richiedente

Nella scheda di presentazione dei bonus, l’Inps fornisce ulteriori chiarimenti. Per i bambini che compiono tre anni nel corso dell'anno di presentazione della domanda è possibile richiedere il rimborso delle sole mensilità comprese tra gennaio e agosto

Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi. Si ricorda comunque che "sono escluse dal rimborso le spese sostenute per servizi all'infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (ad es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, etc. baby parking) per i quali i regolamenti degli enti locali prevedono requisiti strutturali e gestionali semplificati, orari ridotti e autorizzazioni differenti rispetto a quelli individuati per gli asili nido”

Bisogna inoltre ricordare che ci sono dei casi in cui il beneficio può decadere. Questo avviene se il genitore richiedente muore, perde la cittadinanza, decade dall’esercizio della responsabilità genitoriale o se il minore viene affidato a terzi o al genitore che non ha presentato la domanda