
Assegno unico, domande e importi: ecco le precisazioni dell'Inps
Secondo i dati diffusi dall'istituto di previdenza, sono 1,75 milioni le richieste già arrivate, su una platea potenziale di 7 milioni di famiglie. Le erogazioni partiranno a marzo. Chi farà domanda entro giugno avrà diritto agli arretrati. Importi, requisiti e fondi stanziati: ecco tutto quello che c'è da sapere

Cresce il numero di domande presentate dalle famiglie italiane per ricevere l’assegno unico universale: sono 1,75 milioni, per un totale di 2,897 milioni di figli. Lo fa sapere l’Inps, che ha pubblicato una circolare con le istruzioni per chiedere l’aiuto statale
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ASSEGNO UNICO - La platea di potenziali beneficiari dell’assegno unico è formata da circa 7 milioni di famiglie, per 11 milioni di figli: significa che tre nuclei familiari su quattro ancora non ne hanno fatto richiesta. Le erogazioni – chiarisce l’istituto previdenziale - partiranno nel mese di marzo, ma chi presenterà domanda entro giugno potrà ottenere anche gli arretrati
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Le famiglie che presenteranno domanda da luglio in poi riceveranno l'assegno dal mese successivo alla presentazione della domanda, ma senza diritto agli arretrati. Da marzo, si legge nella circolare, verranno abrogate definitivamente altre misure in supporto alla genitorialità, come il premio alla nascita, e non verranno più elargiti gli assegni familiari in busta paga
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Per il 2022 la spesa complessiva prevista per l’assegno unico è di 15,12 miliardi di euro. Negli anni successivi dovrebbe invece superare i 18 miliardi
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GLI IMPORTI - La cifra che spetta a ciascuna famiglia è parametrata sull’Isee presentato. Tuttavia, anche non presentandolo, l’Inps specifica che chi fa domanda ha comunque diritto a 50 euro per ogni figlio. In tutti gli altri casi, si va da un massimo di 175 euro, per Isee fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per chi ha un Isee che supera i 40mila euro
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Dal terzo figlio in poi si ha diritto a una maggiorazione di 85 euro a figlio e di altri 30 euro se entrambi i genitori sono lavoratori

LE REGOLE - Per ricevere l’assegno unico è necessario essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea, oppure essere familiari di un cittadino italiano o europeo. Si può fare domanda anche se si è cittadini di un Paese extraeuropeo e si è in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo

Così anche se si è titolari del permesso unico di lavoro autorizzato per un periodo superiore a sei mesi o ancora se si è titolari di un permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato superiore a sei mesi

Il beneficio può essere “diviso” tra i due genitori, inserendo nella domanda i due dati di pagamento, e può essere erogato anche in contanti presso gli uffici postali. Per ricevere l'assegno è necessario che il titolare del conto corrente identificato dal codice Iban specificato nella domanda sia il richiedente dell'assegno unico

L'Inps specifica che non sarà possibile accreditare l'assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda, mentre è sempre possibile chiedere l'accredito dell'assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda

L'assegno unico non concorre a formare la base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche