Guerra Israele, evacuazioni al nord di Gaza: raid israeliani su a Jabalia

L'esercito israeliano nei prossimi giorni entrerà a Gaza "con tutta la sua forza per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha annunciato Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra". L'Idf ha avvisato di imminenti attacchi dopo il lancio di razzi da questa parte del territorio palestinese: "Questo è un ultimo avvertimento prima dell'attacco". Trump ha iniziato il suo primo tour in Medio Oriente

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Suonano le sirene d'allarme a Tel Aviv per un missile lanciato dallo Yemen dalle milizie Houthi. L'esercito israeliano, dopo aver specificato che l'allarme è risuonato in diverse aree del Paese, ha fatto sapere che il missile è stato intercettato. 

Trump ha iniziato il suo primo tour internazionale in Medio Oriente."Dopo tanti decenni di conflitto, finalmente è alla nostra portata raggiungere quel futuro che le generazioni prima di noi potevano solo sognare: una terra di pace, sicurezza, armonia, opportunità, innovazione e successi proprio qui in Medio Oriente". Lo si legge negli estratti del discorso di Donald Trump al Business Forum a Riad diffusi dalla Casa Bianca. "Mi auguro che la visita in Medio Oriente del presidente Donald Trump possa portare sviluppi positivi e che si possa affrontare con chiarezza e determinazione la situazione a Gaza”. Lo ha detto in conferenza stampa il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca cattolico di Gerusalemme.

L'esercito israeliano, nei prossimi giorni, entrerà a Gaza "con tutta la sua forza per completare l'operazione e sconfiggere Hamas". Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin  Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare  la guerra" e che Israele sta lavorando per trovare Paesi disposti ad accettare i residenti di Gaza. Intanto, l'Idf ha reso noto su Telegram di aver colpito nella notte un "notevole" numero di "terroristi" di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo situato nell'ospedale nel sud della Striscia di Gaza. Al Jazeera: "Ucciso anche un giornalista". 

La protezione civile palestinese ha denunciato almeno 28 morti dopo gli attacchi israeliani nei pressi dell'ospedale europeo di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

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Media palestinesi: raid israeliani in corso a Jabalia

I media palestinesi riportano attacchi aerei israeliani nel nord della Striscia di Gaza. Le notizie arrivano dopo che l'esercito ha emesso avvisi di evacuazione per l'area di Jabalia, in seguito al lancio di tre razzi contro Israele

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005.   Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori   nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono state in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio sono stati liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

Macron: "Quello che fa Netanyahu a Gaza è una vergogna"

"Quello che fa il governo di Netanyahu a Gaza è inaccettabile", "è una vergogna", ha detto stasera il presidente francese Emmanuel Macron in diretta tv su TF1. Macron non ha risposto a una domanda sulla definizione di "genocidio" rispetto a quanto avviene a Gaza, spiegando che "non sta a un responsabile politico impiegare questo termine, sarà compito degli storici a tempo debito". Per Macron si tratta di "un dramma umanitario ed è inaccettabile, è un dramma ed è orribile. Il mio lavoro è di fare tutto il possibile affinché tutto questo finisca". Macron - parlando di quanto visto durante la sua ultima visita - ha detto che "quello che fa il governo di Netanyahu è inaccettabile" sulla situazione umanitaria: "Non c'è acqua, non si possono trasportare i feriti. Quello che fa Netanyahu è una vergogna". 

Idf ordina evacuazione immediata di zone del nord di Gaza

L'esercito israeliano (Idf) ha ordinato l'immediata evacuazione di alcune zone del nord della Striscia di Gaza da parte dei civili: un'azione che normalmente preannuncia un attacco imminente. 

La Sapienza: "Sdegno per operazione israele a Gaza"

Il Senato accademico della Sapienza, nella mozione approvata stasera, in un passaggio ribadisce "la condanna della guerra e il fermo impegno dell'Ateneo a favore della pace; esprime sdegno per l'escalation militare israeliana a Gaza; ricorda il numero intollerabile di vittime civili e le ripetute violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale; esterna un crescente sentimento di orrore per la crisi umanitaria alla quale si sta assistendo in Palestina, crisi che l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati considera una delle peggiori sperimentate a livello mondiale, con circa 1,1 milioni di persone che affrontano livelli insostenibili di privazione alimentare; si impegna a proseguire nella sua azione di politica accademica, favorendo la realizzazione,  oltre alle molte già attuate, di ulteriori azioni concretamente a favore della popolazione palestinese, a partire dalle comunità accademiche, predisposte da tutte le componenti dell'Ateneo".

Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a Rafah

Destituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE

Trump: "Una grande giornata in Arabia Saudita"

"Una grande giornata in Arabia Saudita". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.

Nyt: "Ufficiali israeliani ammettono, Gaza sull'orlo della fame"

Alcuni funzionari israeliani hanno ammesso in privato che i palestinesi a Gaza rischiano la fame a meno che gli aiuti non siano ripristinati a breve. Lo riporta il New York Times, citando alcune fonti. Negli ultimi giorni, gli ufficiali israeliani che monitorano le condizioni umanitarie a Gaza hanno messo in guardia i comandanti della possibilità che molte aree della Striscia non abbiano più cibo sufficiente per soddisfare il fabbisogno minimo nutrizionale se il blocco non verrà rimosso rapidamente. Gli ufficiali hanno spiegato che servono misure immediate per garantire che il sistema di fornitura di aiuti possa essere ripristinato con sufficiente rapidità da prevenire una carestia.

Sapienza: "Orrore per escalation in Palestina, impegno pace"

L'Università Sapienza "esprime sdegno per l'escalation militare e la crisi umanitaria a Gaza", "si unisce ai sentimenti di dolore e orrore suscitati dall'escalation militare e dalla crisi umanitaria in corso in Palestina" e ribadisce "il suo fermo impegno a favore della pace". E' quanto si legge in i una mozione approvata dal Senato accademico dell'Ateneo "senza distinguo". L'università conferma appoggio "alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza" e per l'intensificazione dei negoziati per la liberazione degli ostaggi". Sapienza si dice poi a favore delle richieste provenienti da molte altre parti "che chiedono l'immediato cessato il fuoco, l'ingresso di significativi aiuti umanitari a Gaza, l'impegno coordinato per curare feriti e malati, sfamare la popolazione, individuare soluzioni negoziali che garantiscano una pace duratura, basata sul riconoscimento del diritto all'esistenza a tutte le persone". Esultano i giovani di Cambiare Rotta. "Dopo due anni di mobilitazioni per chiedere il boicottaggio accademico, dalle tende per la Palestina allo sciopero della fame, alle continue mobilitazioni dentro tutti i dipartimenti e le facoltà, siamo riusciti a far esprimere La Sapienza contro l'escalation di Israele e in solidarietà con la Palestina", scrivono.

Incendi a Gerusalemme, case evacuate: Israele dichiara stato d'emergenza. FOTO

Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato ''emergenza nazionale'' in Israele a causa dell'incendio partito dai boschi sopra Gerusalemme e che ha portato alla chiusura dell'autostrada verso Tel Aviv. Un incendio di cui ancora non si conosce l'origine, ma che è scoppiato in concomitanza con un appello rivolto da Hamas ai suoi sostenitori attraverso Telegram. ''Bruciate Israele'', si legge in un post, ''bruciate i boschi, le foreste, le case dei coloni, tutto ciò che potete''. LE IMMAGINI

Media: non c'è stato tempo di informare Usa su raid contro Sinwar

"Israele non ha avuto il tempo di informare gli Usa dell'attacco a Khan Yunis, avvenuto contemporaneamente al discorso del presidente Donald Trump in Arabia Saudita. I caccia sono decollati di fretta, è stata un'opportunità improvvisa: se Mohammed Sinwar era davvero lì, è difficile credere che sia sopravvissuto". Ha fatto sapere a Ynet una fonte a conoscenza dei dettagli dell'attacco israeliano. La fonte ha chiarito che non vi è certezza che il nuovo leader di Hamas sia stato effettivamente eliminato, ma ha osservato: "Al momento la situazione sembra promettente, perché si è trattato di un attacco molto aggressivo", ha spiegato. 

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: "Almeno 28 morti nei raid israeliani su Khan Yunis"

La protezione civile palestinese ha denunciato almeno 28 morti dopo gli attacchi israeliani nei pressi dell'ospedale europeo di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "Finora sono state estratte dalla zona 28 persone morte", ha detto all'AFP il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, citando fonti locali.     "Secondo quanto riferito dai residenti e dai vicini, più di 20 persone risultano ancora disperse nella casa della famiglia al-Afghani", vicino all'ospedale, ha affermato.

Gaza, Tajani riferirà alla Camera il 28 maggio

Il ministro degli esteri Antonio Tajani riferirà sulla situazione a Gaza e sulla posizione del governo in merito il 28 maggio alla Camera, in un orario da definire. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo. Una settimana prima, il 21 dalle 9 alle 14, verrà invece discussa e votata la mozione unitaria di Pd-M5s-Avs su Gaza.

Onu denuncia scelta Israele di registrare terreni Cisgiordania

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, Volker Turk, si è detto oggi "allarmato" dalla decisione presa domenica dal gabinetto di sicurezza israeliano di riprendere la registrazione dei terreni nell'Area C della Cisgiordania occupata. Lo riporta Al Jazeera.   Gli accordi di Oslo del 1993 firmati tra l'Olp e Israele prevedevano la suddivisione della Cisgiordania in tre aree: l'area A, pari al 18% del territorio affidata ai palestinesi, l'area B, pari al 22% affidata a un controllo congiunto, e la C, pari al 60%, affidata al controllo israeliano ma di fatto a maggioranza palestinese. L'agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che "Israele presumibilmente cerca di stabilire definitivamente la registrazione della proprietà terriera a favore dei coloni israeliani" attraverso il processo di registrazione dei terreni, sospeso nel 1968. La sua ripresa "sembra essere l'ultimo strumento utilizzato da Israele per acquisire terreni palestinesi e consolidare l'annessione illegale della Cisgiordania", ha affermato. "Se perseguita, la registrazione dei terreni da parte della potenza occupante si tradurrebbe probabilmente in un'ulteriore espropriazione di terreni e risorse naturali palestinesi, in violazione dei diritti di proprietà dei palestinesi, nonché di altri diritti come il diritto all'alloggio, al riparo, al cibo e ai benefici per i coloni e gli insediamenti israeliani". 

Sette morti in attacco ospedale Khan Younis

Almeno sette persone sono morte e 30 sono rimaste ferite nell'attacco israeliano all'ospedale Europeo di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la protezione civile di Gaza senza fornire dettagli sulle vittime. Secondo i media israeliani, l'obbiettivo del raid era Mohammed Sinwar, leader di Hamas nella Striscia. Per tentare di ucciderlo sarebbero state sganciate nove bombe anti-bunker. L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito "un centro di comando e controllo di Hamas situato in un'infrastruttura terroristica sotterranea, sotto l'ospedale europeo di Khan Younis".

Tajani: su Gaza "riferirò in Parlamento entro fine maggio"

"Quando ci sarà il calendario (dei lavori parlamentari, ndr) andrò a rispondere. Entro la fine del mese andrò a rispondere". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha risposto alla domanda su quando potrebbe riferire al Parlamento sulla situazione a Gaza, come richiesto anche oggi dalle opposizioni al Senato per un'informativa urgente del ministro. Tajani l'ha detto a margine di un convegno sull'Europa in corso a Roma. "Non c'è problema, sono sempre andato. Basta vedere quante volte sono andato in Parlamento. Il resto è soltanto propaganda. Ogni giorno chiedono che uno vada a riferire di qualcosa", ha aggiunto. 

Intercettato il missile lanciato dallo Yemen

L'Idf ha comunicato che il missile è stato intercettato. 

Allarme a Tel Aviv per il lancio di un missile dallo Yemen

Suonano le sirene d'allarme a Tel Aviv per un missile lanciato dallo Yemen dalle milizie Houthi. L'esercito israeliano specifica che l'allarme sta risuonando in diverse aree del Paese.

Trump ordina la fine delle sanzioni contro la Siria

Donald Trump ha annunciato che ordinerà la fine delle sanzioni contro la Siria. La notizia ha scatenato la standing ovation del Business Forum di Riad. "Ho già avviato la normalizzazione dei rapporti con Damasco", ha aggiunto.

Trump a Riad: "La gente di Gaza merita un futuro migliore"

"La gente di Gaza merita un futuro migliore": lo ha detto Donald Trump parlando al 'Saudi-Us investment forum' a Riad, incassando un grande applauso. "Riporteremo a casa altri ostaggi a Gaza", ha poi promesso.

Media: "Raid Israele su ospedale Gaza, obiettivo Mohammed Sinwar"

L'esercito e l'aeronautica israeliani hanno lanciato un attacco di precisione poco fa a Kahn Younis, nel sud di Gaza, sull'ospedale europeo. Secondo indiscrezioni dei media locali l'obiettivo era l'attuale leader di Hamas, Mohammed Sinwar, fratello del defunto capo dell'organizzazione eliminato dall'Idf.

Grimaldi: "Torniamo a Gaza davanti a soluzione finale di Netanyahu"

Siamo appena tornati dalla missione di Avs "Occhi in Palestina" svolta in Cisgiordania, dove dal 7 ottobre l'occupazione è ancora più violenta. Ora ripartiamo verso quei valichi che rappresentano più di 580 giorni di crimini contro l'umanità mentre Netanyahu annuncia una soluzione finale per la popolazione di Gaza. Quella striscia di terra è diventata un deserto provocato da una spirale di inaudita violenza: ospedali, campi profughi, scuole bombardate, medici giustiziati dall'esercito israeliano a sangue freddo; centinaia di migliaia di bambini a rischio critico di carestia". Lo afferma Marco Grimaldi di Avs a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova carovana di parlamentari, attivisti,  associazioni. giuristi che dal 15 al 19 maggio prossimi raggiungerà Rafah.     "Arriveremo a Rafah - prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi - ma vogliamo entrare a Gaza. Lo sterminio è ormai sotto gli occhi di tutti, insieme a un disegno di definitiva annessione e pulizia etnica, messa in atto anche attraverso gli sfollamenti forzati. Di fronte agli orrori, alla fame usata per annientare la popolazione, a seguito dell'annunciato piano di Israele dell'occupazione della Striscia abbiamo deciso di metterci in marcia dal Cairo con una delegazione unitaria di parlamentari, pacifisti, Ong ed esperti di diritto internazionale. Speriamo che quei varchi si aprano e si interrompa- conclude Grimaldi - l'uso dell'ignobile arma letale del blocco degli aiuti umanitari".

Trump: "Iran decida, nostra offerta non dura per sempre"

"Voglio un accordo con l'Iran ma diversamente non avremo altra scelta che infliggere la massima pressione, portando a zero l'export del petrolio iraniano. Ora spetta a Teheran decidere ma la nostra offerta non durera' per sempre": lo ha detto Donald Trump parlando a Riad al forum Usa-Arabia, dove ha riscosso un lungo applauso quando ha promesso che l'Iran "non avra' mai l'arma nucleare".

Patuanelli (M5S): "Tajani ha dovere di riferire su genocidio"

"Io mi chiedo per quanto tempo ancora dobbiamo pietire la presenza del ministro degli Esteri in quest'aula su un tema drammaticamente urgente e che coinvolge le nostre coscienze. A Gaza è in corso un genocidio, una deportazione di massa: i piani di Netanyahu sono piani criminali. Il ministro Tajani ha il dovere di venire in aula e dirci quale sia la posizione del governo su Gaza. Vogliamo sapere oggi la data dell'informativa: noi siamo qui ad aspettare". Lo ha dichiarato il capogruppo M5S Senato Stefano Patuanelli intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama.

Trump: "Auspico normalizzazione rapporti Riad-Israele"

Donald Trump ha detto al Business Forum di Riad che è suo "fervido desiderio" che l'Arabia Saudita "si unisca presto agli Accordi di Abramo", l'intesa del 2020 che ha stabilito le relazioni diplomatiche tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein.

Trump: "A Riad aggiunti 1.000 miliardi di investimenti"

Donald Trump, intervenendo al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita a Riad,  ha detto che gli Stati Uniti stanno aggiungendo oltre 1.000 miliardi di dollari in investimenti grazie al suo viaggio nel Golfo, citando accordi commerciali miliardari con grandi aziende americane "Con questo viaggio, stiamo aggiungendo oltre 1.000 miliardi di dollari in più in termini di investimenti  nel nostro Paese e di acquisto dei nostri prodotti", ha detto.

Trump: "La mia preferenza sempre per la pace e la collaborazione"

"Come presidente degli Stati Uniti, la mia preferenza sarà sempre per la pace e la collaborazione, ogni volta che questi risultati possono essere raggiunti": lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita, secondo le anticipazioni del discorso diffuse dalla Casa Bianca. "Come ho dimostrato più volte, sono disposto a porre fine ai conflitti del passato e a creare nuove partnership per un mondo migliore e più stabile, anche se le nostre differenze possono essere profonde", ha aggiunto. "Se le nazioni responsabili di questa regione coglieranno questo momento, metteranno da parte le divergenze e si concentreranno sugli interessi che le uniscono, allora tutta l'umanità resterà presto stupita da ciò che vedremo qui, nel centro geografico del mondo e cuore spirituale delle sue più grandi fedi".

Trump: "Con Houthi uso rapido, feroce ed efficace della forza"

"Gli Houthi hanno accettato solo pochi giorni fa di smettere di prendere di mira le navi commerciali, e così la nostra operazione è terminata. E' stato un uso rapido, feroce, deciso ed estremamente efficace della forza militare: li abbiamo colpiti duramente, abbiamo ottenuto ciò per cui eravamo venuti e poi ce ne siamo andati": lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita, secondo le anticipazioni del discorso diffuse dalla Casa Bianca.

Trump: "Trasformazione Arabia Saudita non imposta dall'Occidente"

"Davanti ai nostri occhi, una nuova generazione di leader sta trascendendo gli antichi conflitti e le stanche divisioni del passato e sta forgiando un futuro in cui il Medio Oriente è definito dal commercio, non dal caos; dove esporta tecnologia, non terrorismo; e dove persone di nazioni, religioni e credi diversi costruiscono città insieme, non si bombardano a vicenda". Lo si legge negli estratti del discorso di Donald Trump al Business Forum di Riad.     "È fondamentale che il mondo intero prenda atto che questa grande trasformazione non è stata causata da interventisti occidentali che si sono presentati con lezioni su come vivere o come governare i propri affari", ha sottolineato il presidente americano. "Le scintillanti meraviglie di Riad e Abu Dhabi non sono state create dai cosiddetti  'costruttori di nazioni', dai neoconservatori o dalle organizzazioni no-profit liberali come quelle che hanno speso miliardi di dollari per non riuscire a sviluppare Kabul e Baghdad", ha attaccato il tycoon. "Al contrario - ha insistito Trump - la nascita di un Medio Oriente moderno è stata favorita dagli stessi abitanti della regione, che hanno sviluppato i propri Paesi sovrani, perseguendo le proprie visioni uniche e tracciando il proprio destino a modo proprio". "I cosiddetti 'costruttori di nazioni' hanno distrutto molte più nazioni di quante ne abbiano costruite e gli interventisti intervenivano in società complesse che non capivano", ha detto ancora il presidente americano

Delegazione israeliana al Cairo per ripresa negoziati per Gaza

Una delegazione israeliana di alto livello ha lasciato il Cairo oggi pomeriggio a bordo di un aereo privato diretto all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dopo una breve visita in Egitto durata diverse ore, durante la quale sono ripresi i negoziati per un accordo di scambio di prigionieri fra Israele e Hamas. Lo riferiscono fonti egiziane.    "La delegazione comprendeva sette alti funzionari israeliani incaricati dei negoziati e ha completato le formalità di viaggio a bordo dell'aereo privato Hawker 800XP che li attendeva all'aeroporto del Cairo. La delegazione - ha riferito la fonte - ha tenuto negoziati con alti funzionari di una delle agenzie di sicurezza incaricate del dossier al fine di raggiungere un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, attuare un accordo di scambio di prigionieri e detenuti tra le fazioni palestinesi e Israele e dare seguito al meccanismo per la fornitura di aiuti umanitari e soccorsi alla popolazione della Striscia di Gaza, in seguito al rilascio, ieri, da parte di Hamas, del soldato con doppia cittadinanza americana e israeliana, Idan Alexander".

Trump: "Tutti dobbiamo sperare nel nuovo governo siriano"

"In Siria, che ha conosciuto tanta miseria e morte, c'è un nuovo governo in cui dobbiamo tutti sperare affinché riesca a stabilizzare il Paese e mantenere la pace": lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita, secondo le anticipazioni del discorso diffuse dalla Casa Bianca. Trump incontrerà domani a Riad il presidente siriano Ahmed Hussein al-Sharaa (al Jolani).

Trump: "Pronti a aiutare Libano per futuro di pace e sviluppo"

"La mia amministrazione è pronta ad aiutare il Libano a costruire un futuro di sviluppo economico e pace con i suoi vicini": lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita, secondo le anticipazioni del discorso diffuse dalla Casa Bianca.

Trump: "Voglio offrire all'Iran strada nuova e migliore"

"Sono qui non solo per condannare le scelte passate dei leader iraniani, ma per offrire loro una nuova e migliore strada verso un futuro molto più promettente": lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita, secondo le anticipazioni del discorso diffuse dalla Casa Bianca.

Trump: "Possiamo raggiungere la pace in Medio Oriente"

"Dopo tanti decenni di conflitto, finalmente è alla nostra portata raggiungere quel futuro che le generazioni prima di noi potevano solo sognare: una terra di pace, sicurezza, armonia, opportunità, innovazione e successi proprio qui in Medio Oriente". Lo si legge negli estratti del discorso di Donald Trump al Business Forum a Riad diffusi dalla Casa Bianca.

Tajani: "Sosteniamo la proposta egiziana di cessate il fuoco"

Per Gaza "la nostra richiesta è quella di arrivare immediatamente ad un cessate il fuoco. La nostra proposta coincide con quella dei paesi arabi, con la prima proposta egiziana, che è alternativa alla proposta e all'azione israeliana. Io credo che sia giunto il momento di deporre le armi e di lavorare per costruire la pace, così come ha detto Papa Leone XIV". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della 34esima assemblea dell'Italia-Giappone Business Group a Roma.

Casa Bianca: Trump incontra domani il presidente siriano

La Casa Bianca ha annunciato che Donald Trump incontrerà domani il presidente siriano  Ahmed Hussein al-Sharaa (al Jolani) a Riad. "Il presidente ha accettato di salutare il Presidente siriano mentre sarà in Arabia Saudita domani", si legge in una nota.

Pizzaballa: "Credo viaggio in Medio Oriente sia priorità per Papa"

"Credo che il Medio Oriente, la Terra Santa particolarmente, sia una delle priorità nella lista dei viaggi da fare per il papa. Non abbiamo ancora avuto possibilità di parlarne ma è uno primi argomenti di cui parleremo". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa in conferenza stampa a Gerusalemme.

Boccia: "Tajani venga a riferire subito in Aula su Gaza"

Il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia torna a chiedere nell'Aula di Palazzo Madama, in apertura di seduta, che il ministro degli Esteri Antonio Tajani venga a rendere "un'informativa completa sulla situazione di Gaza" soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni dei vertici dell'esercito israeliano che confermano un'imminente invasione di Gaza.

Pizzaballa: "Spero Trump porti sviluppi positivi per Gaza"

"Mi auguro che la visita in Medio Oriente del presidente Donald Trump possa portare sviluppi positivi e diversi in questo ginepraio, in questa situazione dolorosissima e soprattutto che si possa affrontare con chiarezza e determinazione la situazione a Gaza. Innanzitutto dal punto di vista umanitario: quello a cui assistiamo è inconcepibile. Che si ponga fine a questa guerra che dura da troppo tempo. Servono interlocutori seri, credibili, che sappiano risolvere il problema non con le armi ma con il dialogo politico". Lo ha detto in conferenza stampa il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca cattolico di Gerusalemme.

Trump: "Da Riad impegno ad investire 600 miliardi"

Donald Trump ha annunciato a Riad l'impegno dell'Arabia Saudita "ad investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti, costruendo legami economici destinati a durare per le generazioni future". Lo rende noto la Casa Bianca in una nota. "I primi accordi previsti dall'annuncio - si legge nella nota - rafforzano la nostra sicurezza energetica, l'industria della difesa, la leadership tecnologica e l'accesso alle infrastrutture globali e ai minerali essenziali. Gli accordi celebrati oggi sono storici e trasformativi per entrambi i Paesi e rappresentano una nuova era d'oro per la partnership tra Stati Uniti e Arabia Saudita". La Casa Bianca ha quindi elencato alcuni dei numerosi accordi firmati a Riad. Saudi Arabian DataVolt, si legge in una nota, sta portando avanti il ;;piano di investire 20 miliardi di dollari in data center di intelligenza artificiale e infrastrutture energetiche negli Stati Uniti. Google, DataVolt, Oracle, Salesforce, AMD e Uber si impegnano a investire 80 miliardi di dollari in tecnologie di trasformazione all'avanguardia in entrambi i Paesi. Aziende americane iconiche come Hill International, Jacobs, Parsons e Aecom stanno realizzando progetti infrastrutturali chiave come l'aeroporto internazionale King Salman, il King Salman Park, The Vault, Qiddiya City e molto altro, per un totale di 2 miliardi di dollari di esportazioni di servizi negli Stati Uniti. Tra le altre principali esportazioni figurano le turbine a gas e le soluzioni energetiche di GE Vernova, per un totale di 14,2 miliardi di dollari, e gli aerei passeggeri Boeing 737-8 per AviLease, per un totale di 4,8 miliardi di dollari.    Nel settore sanitario, Shamekh IV Solutions, LLC investirà 5,8 miliardi di dollari, incluso uno stabilimento in Michigan per l'avvio di un impianto di flebo ad alta capacità. Le partnership di investimento includono diversi fondi settoriali con una forte enfasi sull'implementazione negli Stati Uniti, come l'Energy Investment Fund da 5 miliardi di dollari, il New Era Aerospace and Defense Technology Fund da 5 miliardi di dollari e l'Enfield Sports Global Sports Fund da 4 miliardi di dollari, ognuno dei quali convoglia capitali consistenti nelle industrie americane, promuovendo l'innovazione e creando posti di lavoro di alta qualità in tutti gli Stati Uniti.

Protesta studenti pro-Pal alla Sapienza: "Stop accordi con Israele"

'Vergogna, assassini', questo il coro degli studenti di Cambiare Rotta contro il governo e la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. Partito il presidio del movimento universitario per la Palestina il "no nakba day", e contro il "genocidio a Gaza". I ragazzi sotto il rettorato,  dove si sta riunendo il Senato accademico, sono arrivati con bandiere palestinesi e hanno adagiato all'ingresso dei fagotti di cartone con delle impronte di mani dipinte di rosso, a significare "il sangue dei bimbi uccisi".     Due le richieste degli studenti al Senato accademico: "riconoscere apertamente il genocidio in corso in Palestina; di sospendere immediatamente gli accordi con le istituzioni israeliane. Il silenzio è complicità".     La manifestazione di oggi è solo una tra le iniziative organizziate per ricordare la Nakba, la catastrofe, ovvero l'esodo forzato dei palestinesi.   "Alla Sapienza non c'è spazio per Israele", ripetono gli studenti che ieri hanno anche boicottato lo stand Coca-Cola promuovendo invece "la Gaza Cola" per dire "no alla complicità con chi sostiene il genocidio in Palestina", le parole di Cambiare Rotta.

Kallas: "Inondiamo Gaza di aiuti umanitari contro Hamas"

"Israele dice che gli aiuti umanitari vengono strumentalizzati da Hamas, perché vengono dati a chi è loro vicino, ma allora la risposta è quella d'inondare Gaza di aiuti, in modo che non ci sia un deficit e non possano essere utilizzati come dicono loro". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas alla conferenza sulla democrazia a Copenaghen. Sulla richiesta dell'Olanda di rivedere l'accordo di associazione Kallas ha dichiarato: "So come finirà, perché conosco le posizioni dei 27. E anche se lo sospendiamo non fermeremo le uccisioni, abbiamo bisogno che gli Usa siano con noi".

Trump e bin Salman firmano accordo economico strategico

Donald Trump e Mohammed bin Salman hanno firmato a Riad vari accordi, tra cui un accordo economico strategico. Lo riferiscono i media Usa. Gli accordi, riferisce il pool di reporter che copre la Casa Bianca, includono un memorandum d'intesa sull'energia; una lettera d'intenti per le future capacità di difesa; un memorandum d'intesa sulle risorse minerarie; un memorandum d'intesa con il dipartimento di Giustizia; la cooperazione in materia di spazio e malattie infettive.

Dal 15 al 19 maggio torna a Rafah una delegazione italiana

Raggiungere Rafah ed entrare nella striscia di Gaza per denunciare il genocidio in corso. E' l'obiettivo della missione che si svolgerà dal 15 al 19 maggio da parte di una delegazione composta da 60 persone, composta da rappresentanti di Aoi, Arci, Assopace Palestina, 14 parlamentari dell'Intergruppo per la pace tra Israele e Palestina, 3 eurodeputati e 13 tra giornalisti, accademici ed esperti di diritto internazionale. Tra i molti esponenti politici: Stefania Ascari, deputata M5s e coordinatrice dell'Intergruppo parlamentare, Laura Boldrini, deputata Pd, Marco Grimaldi, deputato di Avs e l'europarlamentare Cecilia Strada  L'autorizzazione per entrare a Gaza però - è stato sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione della missione - la deve dare il Governo Israeliano ed in particolare le autorità di Tel Aviv e ad oggi non è ancora arrivata. Una delegazione, è stato spiegato, che rappresenta "l'Italia che non ci sta alla violenza, alla violazione dei diritti umani, alla cancellazione del diritto internazionale, all'idea che un popolo possa essere sterminato".   Ad un anno dalla Carovana Solidale "Gaza oltre il confine" — la delegazione più numerosa mai arrivata a Rafah — le organizzazioni promotrici tornano al confine per testimoniare ancora una volta la situazione drammatica in cui versa la popolazione palestinese. "Già un anno fa il quadro che ci venne restituito era apocalittico. Oggi, le previsioni più catastrofiche si sono tragicamente avverate - ha detto - Alfio Nicotra di Aoi - Dal 2 marzo la Striscia è completamente sigillata: non entra nemmeno uno spillo. Le vittime per fame, sete e malattie aumentano ogni giorno in modo esponenziale. Voltarsi dall'altra parte, fingere di non vedere il genocidio in atto, è una forma di disumanità, una resa morale inaccettabile". "Vogliamo continuare a tenere acceso un faro su una apocalisse che sta distruggendo un popolo, una cultura e tutta l'umanità che ci condannerà indistintamente nella storia", ha aggiunto Walter Massa, presidente di Arci. Durante la missione, la delegazione incontrerà attivisti palestinesi, operatori umanitari, agenzie internazionali e delle Nazioni Unite, per raccogliere testimonianze dirette dai sopravvissuti e da chi da oltre 18 mesi lavora al fianco della popolazione civile, tanto a Gaza quanto in Cisgiordania.   Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina ha lanciato un appello alle istituzioni italiane ed europee: "Basta complicità, si agisca ora per fermare il genocidio e la pulizia etnica e ristabilire il rispetto del diritto internazionale. Non è più il tempo delle dichiarazioni di principio né delle condanne generiche: servono atti concreti. L'Italia e l'Unione Europea devono sospendere immediatamente ogni fornitura militare a Israele e adottare sanzioni economiche e diplomatiche efficaci, come previsto dal diritto internazionale nei confronti di chi si rende responsabile di crimini di guerra e contro l'umanità".

Netanyahu: "Al lavoro per cercare paesi che accolgano i residenti di Gaza"

Israele sta lavorando per trovare Paesi disposti ad accettare i residenti di Gaza: lo ha detto Benyamin Netanyahu, come ha riferito il suo ufficio. "Abbiamo creato un istituto che permetterà loro di andarsene, ma abbiamo bisogno di Paesi disposti ad accoglierli. È su questo che stiamo lavorando in questo momento", ha detto Netanyahu a un gruppo di soldati feriti in azione durante un incontro ieri nel suo ufficio, si legge nella dichiarazione. Il premier stima stima che "oltre il 50% se ne andrà" se ne avrà la possibilità.

Netanyahu: "Entreremo con forza a Gaza nei prossimi giorni"

L'esercito israeliano entrerà a Gaza "con tutta la sua forza" nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra". "Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha detto Netanyahu durante un incontro con i riservisti che si è svolto ieri. "Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo", ha aggiunto, secondo una nota dell'ufficio del primo ministro

Quesito di Avs a Meloni su Gaza, oggi condanna Netanyahu?

Avs durante il question time alla Camera interrogherà la premier Giorgia Meloni su Gaza. "Di fronte agli orrori", alla "fame usata come strumento di guerra per annientare una popolazione" il quesito chiede alla presidente del Consiglio se, "a seguito dell'annunciato piano del governo israeliano dell'occupazione di tutta la striscia di Gaza", "oggi intenda condannare l'operato di Netanyahu anche richiamando l'ambasciatore italiano in Israele".

L'Iran accoglie con favore lo scioglimento del Pkk

L'Iran ha accolto con favore lo scioglimento del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) annunciato ieri dallo stesso partito. La decisione del Pkk è "un passo importante verso il rifiuto della violenza e il rafforzamento della sicurezza", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. "Speriamo che il completamento di questo processo contribuisca a una maggiore stabilità e pace in Turchia e nella regione in generale", ha aggiunto, citato da Mehr.

Usa-Arabia Saudita, intesa da 350 mln dlr per società sicurezza

Il Forum di  investimenti tra Stati Uniti e Arabia Saudita ha portato i primi frutti.  La Società nazionale saudita per i servizi di sicurezza ha annunciato  la firma di un accordo strategico da 350 milioni di dollari con la  compagnia americana Leidos. Ne dà notizia l’emittente al Arabiya. Obiettivo dell'intesa con l'azienda fornitrice di servizi nella  difesa, nell'intelligence, nel settore civile e nella sanità è  sviluppare le capacità di sicurezza ed espandere la portata delle  soluzioni tecniche innovative nel Regno.

Ue: 'rilascio ostaggio Idan primo passo per fine guerra a Gaza'

"L'Ue accoglie con favore il rilascio di Edan Alexander, cittadino israelo-americano, soldato dell'Idf, tenuto in ostaggio a Gaza dal 7 ottobre. Ribadiamo il nostro appello ad Hamas affinché rilasci immediatamente e senza condizioni tutti gli ostaggi. Ci auguriamo che il rilascio di Alexander sia un primo passo verso l'unica soluzione praticabile, l'avvio dei negoziati sul cessate il fuoco e la fine permanente delle ostilità". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea durante il quotidiano briefing alla stampa. Quanto al tema sollevato dai Paesi Bassi sul riesame dell'accordo di associazione Ue-Israele allo scorso consiglio informale Esteri, il portavoce ha detto di non voler "anticipare in questa fase a cosa porteranno queste discussioni, ma - ha aggiunto - ne siamo pienamente consapevoli e abbiamo intenzione di discuterne a tempo debito". "L'accordo di associazione è la base giuridica del nostro dialogo con le autorità israeliane e fornisce importanti meccanismi per discutere tutte le questioni problematiche che possiamo avere, ma anche, allo stesso tempo, per far valere il nostro punto di vista" ha sottolineato, ricordando che "qualsiasi decisione di sospendere gli accordi di associazione, o parte di essi, richiederebbe l'unanimità in seno al Consiglio".

'Stop armi Gb a Israele', le ong sfidano in tribunale Starmer

Azione legale al via, oggi, dinanzi all'Alta Corte di Londra, da parte delle ong che hanno trascinato in tribunale il governo britannico di Keir Starmer per cercare d'imporre un congelamento delle forniture di armi cruciali a Israele, accusato di "genocidio" per gli effetti della sua rappresaglia militare sulla Striscia di Gaza palestinese. Il ricorso è sostenuto da tutte la maggiori associazioni occidentali impegnate sul fronte dei diritti umani - da Amnesty, a Human Rights Watch, a Oxfam - oltre che dall'organizzazione palestinese Al-Haq. I ricorrenti chiedono ai giudici d'imporre all'esecutivo in particolare lo stop delle forniture di componenti britanniche dei caccia F-35 americani (utilizzati massicciamente nei raid israeliani sui territori palestinesi) sino alla fine dei raid condotti in modo "indiscriminato" su ordine del governo di Benyamin Netanyahu; e invocano i limiti fissati dalla legge britannica sull'export di armi e componenti belliche a Paesi che li utilizzano in azioni di guerra di questo tipo. Le giornate di udienza previste sono quattro, ma non si sa quando i giudici emetteranno il loro verdetto. Il procedimento che inizia oggi rappresenta il coronamento di una lunga battaglia giudiziaria affidata agli avvocati del Global Action Legal Network (Glan). Fuori dalla corte si sono radunati manifestanti e attivisti, inclusi quelli di Jews Against Genocide'. Il governo d'Israele nega le accuse di genocidio; mentre quello britannico sostiene di aver già sospeso alcune licenze d'esportazione di armamenti dal Regno all'alleato israeliano nei mesi scorsi per ragioni di cautela (circa un 10% del totale), ma si rifiuta di bloccare anche le forniture relative agli F-35 sostenendo che questo metterebbe a rischio "l'intero programma F-35": programma che ha "un ruolo strategico nella Nato" e "implicazioni più vaste per la pace e la sicurezza a livello internazionale", a sentire una portavoce di Downing Street. Un' argomentazione sostenuta solo da "cavilli", secondo i legali del Glan che sottolineano "le tonnellate di bombe" già lanciate su Gaza da questi jet di progettazione Usa.

Hamas: 'Alexander libero grazie a colloqui seri e mediazione, non ai raid'

 Il rilascio di Edan Alexander "è il risultato di contatti seri con l'Amministrazione Usa e del lavoro dei mediatori e non il risultato dell'aggressione" israeliana. Così Hamas in una dichiarazione riportata dalle tv satellitari arabe in cui il gruppo accusa il premier israeliano Benjamin Netanyahu di "ingannare la sua popolazione". Il rilascio di Edan Alexander, aggiunge Hamas, "conferma che negoziati seri e un accordo per lo scambio di prigionieri sono la strada per il ritorno dei prigionieri e la fine del conflitto".-

Libano, raid di un drone nel sud: vittime

Un raid viene segnalato nel sud del Libano. Secondo notizie dei media libanesi, è colpita una moto nella località di Houla e ci sono vittime a causa di un raid di un drone attribuito a Israele.

Israele, crisi leva: haredi minacciano caduta governo se arresti (2)

A far impennare la tensione è stata la notizia, riferita da Channel 13, secondo la quale la polizia militare si appresta a lanciare un'operazione di arresti su larga scala contro gli ultra-ortodossi che hanno ignorato gli ordini di arruolamento. Nel mirino ci sarebbero decine di renitenti alla leva. Nelle prossime settimane, le forze armate completeranno l'invio degli ordini di leva a 24.000 haredi, concludendo un'operazione iniziata la scorsa estate, ma che ha visto solo una manciata di arruolati. Giorni fa un funzionario militare ha riconosciuto che l'Idf non ha fatto rispettare gli ordini inviati ai giovani ultraortodossi, a cui tradizionalmente sono state concesse esenzioni dal servizio militare. I politici haredi stanno tentando di far approvare nuove leggi per ripristinare tali esenzioni dopo che i tribunali le hanno dichiarate incostituzionali. I precedenti tentativi di far rispettare gli ordini di arruolamento hanno incontrato proteste, anche violente, da parte della comunità. "La polizia militare non sta 'arrestando gli haredim', sta arrestando giovani israeliani che hanno ricevuto un ordine di leva durante la guerra e non si sono presentati alla base di reclutamento militare per arruolarsi nella difesa dello Stato", ha scritto il leader dell'opposizione Yair Lapid su X, sostenendo la campagna. Della stessa opinione il leader dei Democratici, Yair Golan, per il quale "la legge è la legge. Il reclutamento è reclutamento e l'uguaglianza è uguaglianza. Non fermatevi, reclutate tutti".

Israele, crisi leva: haredi minacciano caduta governo se arresti

Nuovo picco di tensione nel governo israeliano a causa della questione dell'arruolamento dei giovani ultraortodossi. I partiti haredi, United Torah Judaism (Utj) e Shas, hanno minacciato di lasciare l'esecutivo, facendolo cadere, se la polizia continuerà a portare avanti un piano di arresti su larga scala nei confronti dei renitenti alla leva ultraortodossi, come ventilato. "Se decine e centinaia di studenti di yeshiva verranno effettivamente arrestati, come stiamo vedendo attualmente, questi saranno gli ultimi giorni del governo", ha avvertito un alto funzionario, citato sotto anonimato da Yedioth Ahronoth. Le forze dell'ordine hanno cercato di ridimensionare l'allarme sottolineando alla stampa che la campagna di arresti e' un'operazione di routine che si svolge più volte all'anno, dopo ogni periodo di invio di richiami alla leva. Era già successo altre due volte dall'inizio della guerra, nel novembre 2024 e nel marzo 2025, e l'iniziativa non è specificatamente rivolta alla popolazione ultraortodossa ma a tutta la societa', ha aggiunto la polizia.

Ue: "Bene liberazione ostaggio, sia primo passo verso fine ostilità"

"L'Ue accoglie con favore la liberazione di Edan Alexander e ribadisce il proprio appello per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi". Lo afferma un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, riferendosi all'ostaggio israelo-statunitense rapito il 7 ottobre 2023 e liberato ieri da Hamas. "Auspichiamo che questa liberazione rappresenti il primo passo verso l’unica soluzione praticabile: l’avvio di negoziati per un cessate il fuoco e la fine delle ostilità", aggiunge.

Witkoff: "Grazie soprattutto a Netanyahu se Idan è libero"

"Signor primo ministro Netanyahu, ho raccontato a Idan e alla sua famiglia tutto ciò che lei ha fatto negli ultimi giorni per rendere possibile questo risultato. È stata una negoziazione difficile e il modo in cui lei ha permesso che si svolgesse è stato fondamentale. E in larga misura, grazie a lei, Idan è tornato  a casa dalla sua famiglia". Lo ha detto l'inviato Usa Steve Witkoff al premier israeliano riferendosi al rilascio dell'ostaggio Idan Alexander, come riferisce l'ufficio di Netanyahu.  Il premier ha risposto a Witkoff: "Siamo molto felici e grati per il supporto che tu e il presidente Trump ci avete fornito". 

Axios: "Aperto canale Hamas-Trump grazie ad attivista"

Hamas è riuscito ad aprire un canale segreto di comunicazione con la Casa Bianca grazie a un attivista politico vicino al presidente americano Donald Trump. Così si è giunti alla liberazione dell'ostaggio israelo-americano Edan Alexander. Lo ha rivelato Barak Ravid di Axios, citando due funzionari israeliani, uno palestinese e uno statunitense.

Inviato Boehler: "Ora maggiori chance per ritorno ostaggi"

"Ora ci sono maggiori possibilità di prima di ottenere il rilascio degli ostaggi rimasti a Gaza". Lo ha affermato l'inviato speciale del presidente Usa, Adam Boehler, visitando Hostages Square a Tel Aviv, all'indomani della liberazione di Edan Alexander grazie a colloqui Usa con Hamas.

Witkoff: "Liberazione ostaggio raggio speranza per tutti"

L'inviato speciale per il Medio oriente Steve Witkoff ha espresso l'auspicio che la liberazione dell'ostaggio israelo-americano Edan Alexander sia "un raggio di speranza per tutti gli altri". Lo ha affermato arrivando su Hostages Square, come è stata ribattezzata la piazza nel centro di Tel Aviv, dove ha incontrato i familiari di alcuni dei 58 rapiti ancora nelle mani di Hamas a Gaza.

Inviato Usa: "Accordo possibile, guerra ripresa da Israele"

"Siamo impegnati per il ritorno di tutti gli ostaggi. C'è una possibilità di un grande accordo, una possibilità migliore rispetto al passato. La ripresa della guerra dipende da Israele. Hamas sa di poter concludere un accordo quando vuole". Lo ha detto l'inviato Usa per gli ostaggi Adam Boehler in visita alla piazza degli ostaggi a Tel Aviv insieme con l'inviato dell'amministrazione Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff. 

L'Onu accusa Israele: "Usa la fame come arma di guerra"

L'Onu accusa Israele di usare la fame nella Striscia di Gaza palestinese come "un'arma di guerra". A rilanciare la denuncia è il numero uno dell'Unrwa, l'agenzia che assiste profughi e civili palestinesi, intervistato in visita a Londra dalla Bbc. "Non ho più parole per descrivere la miseria e la tragedia della gente di Gaza, che da due mesi non riceve più alcun aiuto", ha detto Lazzarini. "La fame dilaga, le persone sono allo stremo, possiamo aspettarci che dalle prossime settimane la gente muoia più per la mancanza di cibo che per i bombardamenti", ha aggiunto, evocando uno stop "agli aiuti umanitari usato come arma di guerra".

Witkoff incontra l'ex ostaggio Idan Alexander a ospedale Ichilov

Steve Witkoff, l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, ha fatto visita all'ospedale Ichilov di Tel Aviv a Idan Alexander, il soldato liberato ieri dopo 584 giorni di prigionia a Gaza.

Iran ai Paesi regione. "Contrastare l'espansionismo di Israele"

"Contrastare l'espansionismo e la continua illegalità del regime occupante israeliano richiede seri sforzi e azioni da parte dei Paesi regionali e islamici". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in un incontro con il vice primo ministro e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan. Il ministro iraniano ha inoltre informato il funzionario emiratino sugli ultimi sviluppi relativi ai colloqui in corso tra Iran e Stati Uniti.    Le due parti hanno sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione reciproca per rafforzare la sicurezza e la stabilità regionale, riporta l'Irna. Araghchi è arrivato oggi negli Emirati Arabi Uniti, poco prima della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione. Il diplomatico iraniano ha recentemente visitato l'Arabia Saudita e il Qatar.

Media: stop di Trump a guerra con Houthi per costi elevati

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe ordinato la fine della campagna militare contro gli Houthi a causa dei costi sempre più elevati dell'operazione militare. Lo riferisce il New York Times, sottolineando che l'amministrazione Trump ha descritto il cessate il fuoco - che non includeva alcuna garanzia riguardo ai continui attacchi contro Israele o altri beni non statunitensi - come una vittoria, sostenendo che gli Houthi hanno chiesto la pace dopo due mesi di intensi attacchi. Ma secondo il rapporto pubblicato dalla 'Signora in grigio', Trump ha cercato una via d'uscita dopo che il gruppo ribelle yemenita continuava a resistere con successo alle forze statunitensi, le quali durante i combattimenti hanno perso un consistente numero di droni Reaper e due caccia F/A-18 Super Hornet.

Trump è arrivato in Arabia Saudita

Il presidente Usa Donald Trump è appena arrivato in Arabia Saudita a Riad per una missione nella regione mediorientale.  Lo riporta l'Afp.

Media: ucciso un giornalista in raid Idf su ospedale Khan Younis

L'emittente tv Al Jazeera riporta che il giornalista palestinese Hassan Eslaih è stato ucciso nell'attacco aereo lanciato dall'esercito israeliano (Idf) nella notte sull'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Eslaih, secondo Al Jazeera Arabic, si trovava nel reparto ustionati, dove era stato ricoverato il mese scorso in seguito ad un attacco dell'Idf a una tenda per i media situata fuori dallo stesso ospedale. In quel raid erano morte almeno due persone, incluso un giornalista. 

Idf: colpiti terroristi di Hamas in ospedale Khan Younis

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto su Telegram di aver colpito nella notte un "notevole" numero di "terroristi" di Hamss che operavano in un centro di comando e controllo situato nell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Il centro "veniva utilizzato dai terroristi per pianificare e realizzare attacchi terroristici contro civili israeliani e truppe dell'Idf", si legge inoltre in un comunicato.

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