
Irpef, come potrebbero cambiare scaglioni e aliquote con la riforma fiscale di Draghi
Pronta la prima bozza della proposta parlamentare. Le commissioni Finanze riunite di Camera e Senato si sono date l’obiettivo di redigere un documento unitario da presentare entro il 30 giugno. I redditi medi, in particolare quelli fra i 28.000 e 55.000 euro, dovrebbero pagare meno tasse. Ecco cosa prevede nel dettaglio il documento (non ancora definitivo)

Articolata in 21 pagine e tre capitoli, è pronta la prima bozza della proposta parlamentare sulla riforma fiscale. Le commissioni Finanze riunite di Camera e Senato si sono date l’obiettivo di redigere un documento unitario da presentare entro il 30 giugno. Da lì si avvierà il percorso verso la proposta di legge-delega sulla riforma del Fisco, che il Consiglio dei ministri dovrà approvare entro il 31 luglio, secondo quanto previsto dal Pnrr
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L’attuale sistema Irpef è definito nella bozza "inefficiente e dannoso". Il documento fissa come obiettivo "l'abbassamento dell'aliquota media effettiva con particolare riferimento ai contribuenti nella fascia di reddito 28.000-55.000 euro e la modifica della dinamica delle aliquote marginali effettive, "eliminando le discontinuità più brusche". Nella prima bozza di proposta parlamentare sulla riforma fiscale si parla di tagliare l’imposta sulle persone fisiche per 7 milioni di contribuenti
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L'obiettivo della revisione delle aliquote marginali effettive Irpef potrà essere raggiunto agendo sul "meccanismo di scaglioni, aliquote e detrazioni per tipologia di reddito, incluso l'assorbimento degli interventi del 2014 e del 2020 riguardanti il lavoro dipendente (Bonus Renzi)" riducendo gli scaglioni da 5 a 3, oppure "in subordine" tramite "un sistema ad aliquota continua limitato alle fasce di reddito medie" (il cosiddetto sistema tedesco). Dovrebbe essere prevista l'introduzione di un minimo esente senza obbligo di dichiarazione
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Tra i paradossi dell'attuale Irpef, secondo quanto si legge nella bozza, "per i soli lavoratori dipendenti la media delle aliquote marginali effettive supera il 40% già intorno ai 17mila euro di reddito" e per "oltre il 20% dei lavoratori dipendenti occupati da almeno 12 mesi" le aliquote marginali effettive sono "superiori a quella massima legale (43%)"
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Per quanto riguarda l'Iva, le commissioni Finanze di Camera e Senato "ritengono opportuno" che la riforma fiscale e quindi il disegno di legge della riforma contenga una specifica delega al governo per la ridefinizione della disciplina Iva ai fini di una sua opportuna semplificazione e di una possibile riduzione dell'aliquota ordinaria attualmente applicata"
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Quanto al regime forfettario e in particolare al regime di flat tax sulle partite Iva, le commissioni di Camere e Senato non sono arrivate a un accordo. Nella bozza del documento al punto 2.5 con titolo "Il regime forfettario", si legge infatti solo che è un "nodo politico da chiarire". Il regime forfettario è materia politicamente sensibile perché è un regime forfettario anche quello applicato al sistema delle cedolari sugli affitti

Sono molte le proposte avanzate nella bozza, da quelle green (l'Iva sulle auto ad esempio), alle rate per gli autonomi, fino al superamento dell'Irap per arrivare a un nuovo patto fiscale Stato-cittadini che possa aiutare soprattutto nella lotta all'evasione fiscale

La bozza propone premi per i contribuenti che hanno i conti in regola con il fisco. Elemento fondamentale del nuovo patto fiscale tra Stato e cittadini, si sottolinea nel documento, "è un meccanismo strutturale di premialità per i contribuenti leali, che non ha avuto adeguata realizzazione, per citare solo un esempio, nel caso degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (Isa)"

Nella bozza si rileva inoltre che l’apparato sanzionatorio "dovrebbe esplicitamente escludere i casi di omesso versamento per errore o per grave carenza di liquidità". L’attività di riscossione, si legge ancora nel documento, "deve andare incontro a una vera e propria 'rivoluzione manageriale', in grado di superare l’approccio meramente formale e virare verso una gestione del processo produttivo interamente concentrata su efficienza ed efficacia"

Tra le proposte c’è anche il taglio dell’aliquota delle rendite finanziarie, da allineare alla prima aliquota Irpef (al 23%). Attualmente il fisco chiede il 26% sui capital gain. L'ipotesi è quella di assimilare ai "redditi finanziari" tutta una serie di introiti in modo da unificare "redditi da capitale" e "redditi diversi", oggi tassati in maniera difforme in Italia, ma non all'estero. I titoli di Stato, che pagano un'aliquota agevolata del 12,5%, resterebbero esclusi dalla riforma del capital gain, così come la previdenza complementare

Accanto alle questioni più generali relative alle imposte sui redditi, nell'ottica di semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario, le commissioni Finanze di Camera e Senato hanno condotto una specifica riflessione sui cosiddetti micro prelievi (imposte, tasse, diritti) erariali e territoriali, introdotti nel tempo

Il gettito di tali prelievi, singolarmente, è stato quantificato come inferiore allo 0,01% del totale delle entrate tributarie per lo Stato e allo 0,1% per le Regioni e i Comuni. Lo scrivono le stesse Commissioni nella bozza di un documento messo a punto dopo un lungo ciclo di audizioni. Tali forme di imposizione - spiegano - indubbiamente contribuiscono alla complessità del sistema e, dall'altro lato, presentano costi gestionali elevati, con onerose procedure di accertamento e riscossione a fronte dell'irrisorietà del gettito prodotto

Tra i micro-prelievi oggetto di riflessione vi sono: il superbollo, la tassa di laurea, le tasse di pubblico insegnamento, l'imposta sugli intrattenimenti, la maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti, la tassa regionale di abilitazione all'esercizio professionale, l'addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche, i diritti di licenza sulle accise, l'imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati, la tassa sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto. Si propone quindi ''un'opera di sfoltimento"