
Bonus mobili, spese detraibili anche con sconto in fattura e cessione del credito
La novità è prevista da un emendamento al Decreto Sostegni. I nuovi metodi per usufruire dell’agevolazione fiscale si aggiungono alla possibilità di recuperare le spese tramite detrazione in dieci anni in sede di dichiarazione dei redditi. Invariato l'ambito di applicazione: si tratta sempre di acquisto di elettrodomestici e arredamento nell’ambito di lavori di ristrutturazione di un immobile

Novità in tema di detrazioni per la casa. Tra gli emendamenti votati dalla commissione congiunta Bilancio e Finanze del Senato alla legge di conversione del Decreto Sostegni, c’è anche una norma per cui diventa possibile cedere il credito e ottenere lo sconto in fattura anche per il bonus mobili. Ecco cosa prevede la misura
Decreto Sostegni bis, i nuovi requisiti per il bonus affitto 2021L’art. 121 del Decreto Sostegni prevede la possibilità di usufruire di una serie di detrazioni (ecobonus, bonus facciate, sismabonus) in due diversi modi
Bonus zanzariere 2021, tutto quello che c'è da sapereCon uno sconto in fattura, anticipato dal fornitore, oppure tramite cessione del credito di imposta, anche a istituti di credito
Assegno unico, a regime da gennaio 2022Con l’emendamento, presentato dal Movimento Cinque Stelle, entra nella lista anche il bonus mobili, fino a oggi recuperabile solamente tramite detrazione in dieci anni in sede di dichiarazione dei redditi
Il bonus mobili era l’unico, insieme all’incentivo per la sistemazione di terrazze e giardini, a non poter usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito
Con l'emendamento, anche per il bonus mobili si potrà chiedere direttamente al proprio fornitore di recuperare in fattura il 50% della spese sostenute (fino a 16mila euro) oppure farlo presso una banca
La novità non va a cancellare la possibilità di recuperare le spese in sede di dichiarazione dei redditi. Le tre opzioni sono tutte valide e alternative
Non previsto alcun vincolo di priorità per i pagamenti: una volta iniziato l’intervento di ristrutturazione, i pagamenti al mobilificio possono precedere quelli all’imprese edile e viceversa