
Decreto Ristori 5, in arrivo contributi a fondo perduto anche per i liberi professionisti
Nuove misure a sostegno delle categorie più colpite dall'emergenza economica causata dalla pandemia da coronavirus. Stavolta i sostegni potrebbero riguardare tutte le partite Iva, indipendentemente dal codice Ateco

È in arrivo un nuovo decreto Ristori insieme al prossimo Dpcm del 16 gennaio. Sono previsti nuovi bonus e finanziamenti a fondo perfuto alle categorie che sono state più colpite all’emergenza economica legata dalla pandemia di coronavirus
Covid, nuovo Dpcm di gennaio: restrizioni in arrivo, la movida è nel mirino
Tra le principali novità c’è il fatto che non sarebbero previsti limiti a specifici codici Ateco
Covid, regioni di nuovo divise in zone: quali sono e cosa si può fare fino al 15 gennaio
Le nuove misure in arrivo coinvolgerebbbero tutti i titolari di partita Iva, compresi professionisti come avvocati e architetti
Coronavirus, gli aggiornamenti in diretta
Si tratta del quinto decreto Ristori dall’inizio della pandemia e il primo del 2021
Isee, entro gennaio bisogna rinnovarlo per non perdere i bonus
Per questa operazione il governo potrebbe chiedere al Parlamento di aumentare ulteriormente il deficit per poter intervenire su tutte le partite Iva
Lavoro, l'allarme del Cnel: "Con Covid rischio situazione esplosiva"
Dovrebbe dunque cadere la scrematura dei 160 codici Ateco, con contributi a fondo perduto anche per i liberi professionisti

I nuovi indennizzi inoltre non terrebbero conto del colore della regione di appartenenza dell’attività economica di riferimento

Il sostegno dovrebbe dunque essere esteso a tutti coloro che dimostreranno di aver avuto perdite di fatturato, indipendentemente dalla regione

Cambierebbe anche il periodo di riferimento per dimostrare la diminuzione di incassi: si dovrebbe tenere conto dei primi sei mesi del 2020 e non più della differenza tra aprile 2020 e aprile 2019

Potrebbe essere varata anche una nuova cassa integrazione insieme a una complessiva riforma degli ammortizzatori sociali con più attenzione ai lavoratori autonomi