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Omicidi Villa Pamphilj, dalla scoperta dei cadaveri a estradizione Kaufmann: cosa sappiamo

Cronaca

Introduzione

Il 7 giugno sono state trovate morte a Roma una donna intorno ai 30 anni e la figlia neonata di 6-8 mesi. Il 13 giugno, a quasi una settimana dal ritrovamento dei corpi, è stato fermato in Grecia un uomo, cittadino americano, che ha detto agli investigatori che la bambina era “sua figlia”. Contrariamente a quanto aveva dichiarato inizialmente, si chiama Francis Kaufmann e non Rexal Ford, come accertato dalla Procura di Roma in collaborazione con l'Fbi. Ancora ignote le cause precise del decesso della madre, mentre la piccola sarebbe stata strangolata. Le due sono state identificate solo dopo molti giorni.

Quello che devi sapere

Il ritrovamento dei corpi a Villa Pamphilj

Il 7 giugno, intorno alle 16.30, è stato trovato il cadavere di una bambina di circa sei / otto mesi in una radura trasformata in discarica a Villa Doria Pamphilj. Quasi quattro ore dopo, a poca distanza, è stato rinvenuto il cadavere di una donna in un sacco nero. A vedere la piccola sono state due donne che, inizialmente, pensavano si trattasse di una bambola, poi hanno chiamato un vicino perché non avevano “il coraggio” di avvicinarsi. 

 

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Come sono stati trovati i corpi

Apparentemente, sul corpo della donna non sono stati trovati segni di ferite, era nuda e senza documenti. Anche la bimba era nuda ma con il viso riverso a terra e sul corpo aveva traumi sul braccio e sulla gamba destra, alla testa e al viso ed ematomi sotto le unghie.

 

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Il giaciglio tra i cespugli

A circa 100 metri di distanza dal luogo in cui sono stati ritrovati i corpi sono stati scoperti un sacco a pelo, reggiseni, vestiti per adulti e bambina e pannolini. Lì si è cercato il Dna delle vittime e anche quello di un uomo ricercato come presunto assassino. Per conoscere l’identità di madre e figlia, gli investigatori hanno fatto circolare le foto di entrambe tra i frequentatori del parco. Alcuni testimoni hanno confermato che le due, da circa tre settimane prima di essere uccise, erano state viste circolare per il parco con un uomo.

 

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L’ipotesi dello strangolamento della neonata

I risultati dell’autopsia sulla piccola hanno evidenziato segni di strangolamento sul collo che si aggiungono a quelli sulla bocca e sul naso forse per un principio di soffocamento, al trauma alla nuca per un probabile colpo subito, ai lividi sul petto, sulla gamba e il braccio destri che fanno pensare che sia stata picchiata.

 

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Le analisi sul corpo della donna

L’autopsia sul corpo della donna ha evidenziato che non faceva uso di sostanze stupefacenti, lo smalto sulle unghie e le gambe depilate fanno pensare a una persona curata. Sul suo corpo è stato trovato del dna maschile. Per poter identificare la vittima, sono state diffuse anche le immagini dei tatuaggi sul corpo: un surf portato da uno scheletro, ali di uccello stilizzate con un fregio rosso, foglie intrecciate con in mezzo una stella pendente.

 

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Un uomo fermato in Grecia

Il 13 giugno è stato fermato in Grecia, a Skiathos, isola dell'arcipelago delle Sporadi, un uomo di 46 anni, cittadino americano, di nome Francis Kaufmann e non Rexal Ford. L'accertamento è avvenuto nell'ambito dell'indagine della Procura di Roma in cui sta avendo collaborazione con l'Fbi., che avrebbe dei precedenti negli Stati Uniti. Subito è stato reso noto che su di lui “gravano robusti indizi di essere stato l'autore dell'omicidio della bambina trovata a poca distanza dalla madre a villa Pamphilj sabato” e che è stato inviato un mandato di arresto europeo emesso dal gip

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La dichiarazione del fermato

Agli investigatori, l’uomo fermato in Grecia ha raccontato che la bambina trovata morta a villa Pamphilj a Roma con la madre "era sua figlia”. La notizia è stata riportata in conferenza stampa dal procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, sottolineando però che "non ci sono al momento elementi scientifici per avere la certezza della relazione parentale”. L’uomo è partito l’11 giugno con un volo da Fiumicino e si esclude possa avere complici che abbiano favorito la sua fuga

Il sospetto del duplice omicidio

Sempre in conferenza stampa, Cascini ha sottolineato che "c'è un ragionevole sospetto che si sia trattato di un duplice omicidio”. Le prime tracce della famiglia in Italia risalirebbero ad aprile ma non è chiaro come siano entrati in Italia.

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L’accusa di omicidio e soppressione di cadavere

Intanto il procuratore capo Lo Voi ha confermato che l’uomo fermato in Grecia è accusato di omicidio e soppressione di cadavere. Il procuratore ha parlato di "un'indagine estremamente difficile che ha condotto in pochissimo tempo al fermo". Kaufmann è stato sottoposto ad arresto provvisorio, a cui seguirà l'arresto ai fini estradizionali in Italia. La procedura prevede che potrà essere estradato tra 20-25 giorni.

Il comportamento di Kaufmann

L'indagine è partita praticamente da zero e, in sei giorni, grazie alla raccolta di ogni dettaglio e testimonianza, si è arrivati a un arresto. Il comportamento di Kaufmann viene definito dagli inquirenti "poco comprensibile". È visto in più occasioni in compagnia di mamma e figlia, come testimoniano anche alcune immagini dei circuiti di videosorveglianza, si è allontanato dal territorio nazionale abbandonandole e non ha chiamato i soccorsi. 

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La bimba forse morta un giorno prima del ritrovamento

Resta da chiarire il movente dell'omicidio della bimba di pochi mesi, morta presumibilmente il giro prima del ritrovamento. Tra i punti fermi dell'indagine, definita dalla Procura "estremamente complessa", le tappe della fuga all'estero del fermato. L'uomo non è escluso che stesse pianificando di lasciare anche l'isola greca per far perdere definitivamente le sue tracce. "Siamo arrivati in tempo, evitando altre fughe" ha detto il procuratore Lo Voi. 

La testimonianza a Chi l'ha visto?

 A dare un prezioso contributo agli investigatori della Squadra Mobile di Roma è stata una segnalazione arrivata alla trasmissione Chi l'ha visto?. Un cittadino, dopo la diffusione delle immagini dei quattro vistosi tatuaggi trovati sul corpo della donna, ha contattato il programma raccontando di aver visto la coppia litigare pochi giorni prima del ritrovamento in una piazza del centro storico.  "Era una bruttissima scena - ha raccontato - perché quell'uomo era in uno stato evidente di alterazione e strattonava la giovane donna nonostante avesse una bimba in braccio". Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine che poi lo avevano identificato. 

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I tre avrebbero usato i servizi Caritas

Si sta cercando l'identità della donna che probabilmente è americana. I tre avrebbero utilizzato i servizi della Caritas, tanto che il nome dell'uomo sarebbe stato registrato e sarebbe emerso quando è stato identificato dopo la lite. Madre, bimba e Kaufmann, durante la settimana precedente al ritrovamento dei due corpi, avrebbero utilizzato spesso i tavoli del mercato San Silverio, a San Pietro, per mangiare e i bagni per lavarsi.  Sono state raccolte diverse testimonianze di commercianti e anche di chi vive in strada. "Quell'uomo era un violento - avrebbe riferito qualcuno - Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato".

Il contributo degli Usa

Una volta individuata l'identità di Kaufmann, grazie alla segnalazione sulla lite e sull'intervento degli agenti, l'indagine si è allargata agli Usa che, ha spiegato il procuratore Lo Voi "hanno fornito elementi utilissimi". Si è quindi scoperto che le prime tracce dei tre in Italia risalivano ad aprile, anche se non si hanno ancora notizie sul loro ingresso nel nostro Paese né ci sarebbero registrazioni all'interno del portale alloggiati.
   

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Come è stato rintracciato l'uomo in Grecia

Kaufmann era partito dallo scalo di Fiumicino con un volo diretto Ryanair verso la Grecia. Qui è stata attivata la polizia ellenica. Le celle del cellulare del 45enne hanno agganciato il segnale nell'isola di Skiathos e le autorità greche hanno aiutato gli investigatori italiani ad arrivare in tempo per evitare una possibile fuga verso altre isole. Si è scoperto che prima di arrivare in Italia, insieme alla donna e alla piccola, erano transitato per Malta e Russia.

 

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L'identificazione delle vittime

Il 19 giugno è emerso che gli inquirenti italiani nello loro trasferta a Malta avrebbero hanno che la donna morta è una cittadina russa, Anastasia Trofimova, 28 anni, nata a Omsk. La Procura di Roma in una nota spiega che all'identificazione si arrivati grazie alla collaborazione della Fbi e delle autorità maltesi. "La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasia Trofimova. Presso l'ambasciata statunitense a Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina con il nominativo di Andromeda Ford nata a Malta il 14 giugno 2024. La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito alla identificazione". In base a quanto accertato dagli inquirenti, Francis Kaufmann aka Rexal Ford sarebbe arrivato a Malta circa un anno e mezzo prima di lei e si sarebbero conosciuti nel settembre del 2023 sull'isola. Intanto una inchiesta interna, disposta dal capo della Polizia Vittorio Pisani, dovrà fare luce su possibili negligenze degli agenti che in tre occasioni avrebbero omesso di identificare la coppia del giallo di Villa Pamphilj. 

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La difesa di Kaufmann

Il 25 giugno Kaufmann davanti ai magistrati romani nel corso di un interrogatorio svolto in video-collegamento dal tribunale di Larissa, in Grecia, dove è detenuto, ha detto: “Sono innocente, non le ho uccise io. Prima di rispondere devo però consultarmi con l'avvocato e parlare con il Consolato Americano". L'uomo,  accusato di duplice omicidio, deve comparire davanti ai giudici greci, per l'udienza in Corte d'Appello, in cui viene esaminata la richiesta di estradizione avanzata solamente dalle autorità italiane. Intanto proseguono le indagini: secondo quanto ricostruito, Andromeda è morta per strangolamento la sera del 6 giugno, mentre la mamma sarebbe stata uccisa alcuni giorni prima - forse la notte tra il 3 e il 4 giugno. In precedenza i tre avrebbero vissuto per almeno due settimane a Villa Pamphilj, dormendo su giacigli di fortuna. 

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Kaufmann torna in Italia

Il 26 giugno, i giudici greci accolgono la richiesta di estradizione in Italia di Kaufmann. L'uomo non presenta appello: viene trasferito a Roma l'11 luglio. L'interrogatorio di garanzia con il gip dovrebbe avvenire nei giorni successivi.

 

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