
Festa della Repubblica italiana: le origini e la storia del 2 giugno. FOTO
Il 2 giugno si celebra il giorno dello storico referendum del 1946: gli italiani, uomini e donne, per la prima volta a suffragio universale, furono chiamati a esprimere la loro preferenza sul futuro del Paese. La maggioranza scelse la Repubblica, abbandonando la Monarchia

Ogni anno, il 2 giugno, l’Italia ricorda il referendum del 1946 con cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra il mantenimento della Monarchia nel Paese oppure la Repubblica
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Dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, di cui 20 sotto la dittatura fascista, i cittadini italiani votarono per una Repubblica costituzionale
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Il clima in Italia era teso, il voto si svolgeva tra le macerie della Seconda guerra mondiale che si era conclusa da poco
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Per la prima volta furono chiamati alle urne sia gli uomini che le donne, da quel momento le votazioni nel Paese si svolsero a suffragio universale
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Ma non tutti gli italiani poterono votare. Molti, infatti, erano prigionieri di guerra nei campi degli alleati, mentre gli internati in Germania stavano cominciando lentamente a tornare
La Festa della Repubblica raccontata nel film "Una Vita Difficile" di Dino Risi
Esclusi dal voto anche gli abitanti della provincia di Bolzano, che era stata annessa alla Germania dopo la creazione della Repubblica di Salò e nel 1946 era sotto il governo degli alleati

Lo stesso avvenne a Trieste, sottoposta ad amministrazione internazionale

Quelle del 2 e 3 giugno 1946 furono le prime elezioni dopo 22 anni di regime fascista e agli elettori maggiorenni, all’epoca dai 21 anni in su, furono date due schede: la prima per il referendum istituzionale e la seconda per l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente

L’Assemblea Costituente sarebbe stato l’organo con il compito di redigere la nuova carta costituzionale a seconda dell’esito della votazione, ossia della vittoria della Repubblica o della monarchia

I risultati del referendum vennero resi noti il 18 giugno del 1946 quando la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana

Gli italiani che votarono a favore della Repubblica furono 12.718.641, pari al 54,3% degli elettori

Furono 10.718.502 gli italiani che scelsero la Monarchia

Alle urne arrivarono un gran numero di italiani e le schede nulle o bianche furono 1.498.136

Lo spoglio del risultato, però, evidenziò come l’Italia fosse nettamente divisa in due

Nel Nord, in quasi tutti i centri urbani principali, la maggior parte dei cittadini espresse la preferenza per la Repubblica

Il voto fu più conservatore al Sud, in cui prevalentemente l'orientamento era a favore della Monarchia. A Napoli ci furono 900mila voti pro re contro 250mila per la Repubblica. A Palermo si registrarono 600mila preferenze monarchiche contro 380mila repubblicane

A Roma, invece, i voti per la monarchia superarono solo di 30mila schede quelli a favore della Repubblica

All’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente fu la Democrazia Cristiana a ottenere la maggioranza relativa con 207 deputati su 556, seguita dai socialisti e dai comunisti

Nonostante voci di brogli elettorali, storici ed esperti concordano sul fatto che la votazione si svolse in maniera regolare

I sospetti su presunte irregolarità si diffusero a causa della situazione molto complessa in cui si trovava il Paese e da come vennero annunciati i primi risultati (nella foto, Giuseppe Romita legge i risultati del voto)

Il 4 giugno sembrava essere in vantaggio la monarchia, ma già la mattina del 5 la Repubblica sorpassò nettamente il numero di chi era a favore del re (nella foto, Umberto di Savoia mentre vota per il referendum)

Il 10 giugno la Corte di Cassazione proclamò il risultato di 12 milioni di voti per la Repubblica, ma con un comunicato che usava una formula dubitativa

Dopo l’esame delle contestazioni presentate dai monarchici, l’annuncio definitivo venne dato il 18 giugno

Meno di un mese dopo il referendum, Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana e Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio (nella foto, Alcide De Gasperi vota per il referendum)

La prima Festa della Repubblica si è celebrata già nel 1947, anche se la prima parata militare ai Fori imperiali si è tenuta l’anno successivo, nel 1948 (nella foto, un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Il 2 giugno è stato dichiarato festa nazionale solo nel 1949. (Nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Nel corso degli anni la celebrazione ha subito delle modifiche, per esempio dal 1977 al 1999, a causa della crisi economica di fine anni ’70, si decise di spostarla alla prima domenica di giugno (nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Oppure, nel 1961, in occasione dei 100 anni dell’Unità d’Italia, la manifestazione principale venne spostata a Torino, prima capitale dell’Italia unita dal 1861 al 1865. (Nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Dal 2001, invece, la Festa della Repubblica è tornata a essere celebrata il 2 giugno con una serie di eventi ufficiali. (Nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Il 2 giugno, inoltre, è una delle giornate in cui è facile ascoltare l’inno nazionale, l’Inno di Mameli, che in realtà si chiama Canto degli italiani. (Nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)
A Milano un murales dedicato alla ragazza simbolo della Festa della Repubblica
Come tradizione, il presidente della Repubblica deposita una corona d’alloro al Milite Ignoto, all’Altare della Patria in piazza Venezia a Roma, in omaggio ai caduti. (Nella foto un'immagine d'archivio del referendum del 1946)

Segue il passaggio delle Frecce Tricolori sulla Capitale (nella foto un'immagine d'archivio di una manifestazione anti monarchia a Milano prima del referendum del 2 giugno 1946)

Ai Fori Imperiali si tiene uno dei momenti più suggestivi con la parata militare a cui partecipano tutte le forze armate italiane (nella foto un'immagine d'archivio con la parata militare per la Festa della Repubblica del 2000)

La sfilata dei corpi militari è stata inserita ufficialmente nel cerimoniale della Festa nel 1950 (nella foto la sfilata delle forze armate durante le celebrazioni del 2 giugno 2010)

L'esibizione delle Frecce Tricolori, invece, è eseguita da dieci aerei che compongono una pattuglia acrobatica tra le più numerose al mondo (nella foto le frecce tricolori durante la parata del 2 giugno 2010)

Anche nel 2020, anno della pandemia di Covid-19, in occasione della Festa della Repubblica, si è svolta la tradizionale cerimonia all'altare della Patria a Roma, ma senza la parata. Nella foto: il presidente Sergio Mattarella

Nessuna sfilata nemmeno il 2 giugno 2021, sempre per la pandemia da Covid-19. Mentre nel 2022, dopo due anni di stop, torna la tradizionale parata ai Fori imperiali