Genova, lavoratori ex Ilva occupano area partenze dell’aeroporto. FOTO
I lavoratori dell'ex Ilva di Genova Cornigliano, ai quali si sono aggiunti quelli di Ansaldo Energia, in sciopero, in mattinata hanno bloccato l'accesso all'area partenze dell'aeroporto Cristoforo Colombo. Il corteo è poi entrato in autostrada: disagi sulla A10. Situazione della viabilità critica
LA PROTESTA
- Tensioni a Genova, dove i lavoratori dell'ex Ilva di Genova Cornigliano, ai quali si sono aggiunti i lavoratori di Ansaldo Energia, anch'essi in sciopero, sono arrivati in mattinata davanti all'aeroporto di Genova Cristoforo Colombo e hanno messo, davanti alle porte d’ingresso, una pala meccanica, bloccando momentaneamente l’entrata dell’area delle partenze.
MESSAGGIO AL GOVERNO
- "Da qui mandiamo un messaggio al governo - hanno detto i lavoratori -, da qui non ce ne andiamo finché non ci danno risposte".
"L'INDUSTRIA A GENOVA NON SI TOCCA"
- "L'industria a Genova non si tocca. Non ci faremo portare via il lavoro da Genova. È un messaggio anche al governo e ai Commissari: che il lavoro all'Ilva di Genova non può fermarsi a Taranto, devono mandare i rotoli su a Genova! Altrimenti noi di qua non smobilitiamo! Rimaniamo qua", ha detto Armando Palombo, Fiom Cgil, parlando ai lavoratori davanti all'aeroporto di Genova.
IL CORTEO
- Dopo aver bloccato l'aeroporto Cristoforo Colombo, i lavoratori si sono spostati in corteo, aperto dalla pala meccanica, verso l'autostrada.
IL BLOCCO IN AUTOSTRADA
- Autostrade ha informato che alle ore 12:00 circa, sulla A10 Genova-Savona, sono stati temporaneamente chiusi i tratti compresi tra Genova Pra' e l'allacciamento con la A7 Serravalle-Genova verso Genova e tra l'allacciamento con la A7 e Genova Pegli verso Savona, a causa della manifestazione. Code nel tratto compreso tra Genova Pegli e Genova Aeroporto in direzione Genova.
VIABILITÀ CRITICA
- Anche il ponte Genova-San Giorgio è stato occupato dai lavoratori. La situazione della viabilità, sia per la viabilità ordinaria che autostradale, è critica. Code all'uscita dei caselli di Prà, Aeroporto, Ovest e sulla viabilità ordinaria. In foto, i lavoratori in corteo
LO SCIOPERO DI IERI
- Anche ieri era andato in scena lo sciopero dei lavoratori dell'ex Ilva a Genova. I dipendenti erano scesi in piazza per protestare contro il piano illustrato dal governo che prevede una riduzione delle lavorazioni nel capoluogo ligure. I manifestanti si erano recati alla stazione genovese di Cornigliano. Presente all'astensione anche la sindaca di Genova, Silvia Salis, la quale aveva dichiarato: "Difenderò i lavoratori "fino in fondo, perché sono parte integrante dello sviluppo di Genova”. In foto, le proteste di oggi
URSO CONVOCA INCONTRI CON REGIONI SU EX ILVA
- Intanto, una nota del Mimit fa sapere che, dopo gli incontri dello scorso venerdì "sul futuro dell'ex Ilva" il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, "ha convocato una serie di riunioni con le istituzioni territoriali interessate". "I tavoli mirano a definire le migliori condizioni per il rilancio del gruppo siderurgico e a valutare ulteriori investimenti produttivi nelle aree disponibili, in particolare Taranto e Genova".
FEDERMANAGER: "SERVE PIANO INDUSTRIALE PER IL NORD"
- "Accogliamo positivamente lo sforzo del governo e dei Commissari nel ridistribuire i volumi produttivi per tutelare gli stabilimenti del Nord nel transitorio. È un segnale importante, ma conferma anche il limite strutturale del modello attuale che abbiamo già evidenziato nella riunione di venerdì scorso al Mimit: una filiera Tarantocentrica che condiziona la vita di siti che invece dispongono di mercati propri, solidi e ad alto valore aggiunto", scrive il presidente di Federmanager Liguria, Luca Barigione.
SINDACATI: "SCIOPERO A OLTRANZA"
- Nel mentre, Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno proclamato sciopero a oltranza dalle ore 12 di oggi e fino a nuova comunicazione, per protestare proprio contro il Piano presentato dal governo. La mobilitazione, spiega una nota congiunta, vuole richiedere un incontro urgente per l'apertura di un unico tavolo a Palazzo Chigi, per ottenere il ritiro del Piano e ad avviare "un confronto serio e costruttivo" sui diritti, sulla sicurezza e sul futuro dei lavoratori.