Le motivazioni saranno rese note entro 30 giorni". Dopo la decisione dei magistrati contabili dura replica della premier Giorgia Meloni: "Ennesimo atto di invasione dei giudici". Il ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini attacca: "'Scelta politica e grave danno per il Paese ma andiamo avanti"
No della Corte dei Conti al visto di legittimità per il Ponte sullo Stretto. La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del governo e delle amministrazioni dello Stato della magistratura contabile, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la delibera Cipess n. 41/2025, seduta del 06 agosto 2025 sul collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse Fsc, si legge in una nota. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni.
Cosa dice la nota della Corte dei Conti
"La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto", si legge nella nota. Il comunicato della Corte dei Conti sull'adunanza di oggi fa riferimento alla delibera 'Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse FSC ai sensi dell'articolo 1, comma 273-bis, della legge n. 213 del 2023 e approvazione, ai sensi dell'articolo 3, commi 7 e 8, del decreto-legge n. 35 del 2023, del progetto definitivo e degli atti di cui al decreto-legge n. 35 del 2023".
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Il governo può decidere di proseguire
Tecnicamente, anche con il parere negativo della Corte dei Conti il governo può comunque decidere di andare avanti con il progetto. Infatti - viene spiegato - nel caso in cui il controllo riguardi un atto governativo, secondo la legge, l'amministrazione interessata, in caso di rifiuto di registrazione da parte della Corte dei Conti, può chiedere un'apposita deliberazione da parte del Consiglio dei ministri, il quale, a propria volta, può ritenere che l'atto risponda ad interessi pubblici superiori e debba avere comunque corso. Tra i diversi punti sotto la lente dei magistrati le coperture economiche, l'affidabilità delle stime di traffico, la conformità del progetto definitivo alle normative ambientali, antisismiche e alle regole europee sul superamento del 50% del costo iniziale. Le eccezioni sollevate durante l'adunanza della Sezione centrale della Corte, dal consigliere, Carmela Mirabella - secondo quanto si apprende - sarebbero state diverse: tra queste anche quella sulla competenza del Cipess, considerato organo "politico".
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Meloni: "Ennesimo atto di invasione dei giuidici"
Dura la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento", ha affermato la premier. "Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l'adunanza di oggi; per avere un'idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l'avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l'esistenza dei computer", ha aggiunto Meloni.
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Il ministro Salvini: "Scelta politica. Grave danno per il Paese"
Quasi immediato il commento del ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini, che ha fortemente voluto l'opera. "In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti", ha detto il segretario del Carroccio.
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Ciucci: "Agito in pieno rispetto norme"
"Abbiamo accolto con grande sorpresa l'esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto", ha commentato l'amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. "Tutto l'iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l'impegno di portare avanti l'Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano".
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Pd: "Sonoro schiaffo a Salvini, governo si fermi"
Repliche anche dall'opposizione. "Meloni con le sue graviaffermazioni contro la Corte dei Conti chiarisce il veroobiettivo della riforma costituzionale. Non è una riforma cheserve a migliorare la giustizia, né serve agli italiani. Serve aquesto governo per avere le mani libere e mettersi al di sopradelle leggi e della Costituzione." Così la segretaria del PdElly Schlein.
Il capogruppo Pd in Commissione trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, ha definito la decisione della Corte dei Conti "uno schiaffo in faccia a Salvini e un segnale chiarissimo che il Governo non può ignorare. Sono numerose le irregolarità denunciate da istituzioni, esperti e realtà territoriali, e ora anche la magistratura contabile solleva seri dubbi di legittimità. È inaccettabile che un'opera di tale portata proceda nonostante i rilievi formali e sostanziali che continuano a emergere. Ci appelliamo al giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle sue leggi che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno solennemente prestato. Non è possibile che un governo che si dice 'patriota' ignori i vincoli di legalità e trasparenza che fondano la nostra Costituzione".
"Al ministro Salvini non resta che assumersi le proprie responsabilità: si dimetta per aver turlupinato i cittadini italiani. E Giorgia Meloni faccia mea culpa anche lei, e prenda quei soldi del Ponte, ci aggiunga il miliardo buttato nei centri deserti in Albania, e li metta tutti in legge di bilancio a favore di cittadini e imprese, schiacciati dal carovita e dall’inflazione. Le misure le abbiamo già presentate: aumento della no-tax area e dell’assegno unico per i figli, ritorno a transizione 4.0". Lo scrive sui social il leader del M5S Giuseppe Conte. "La smettano con la 'guerra santa' a giudici e controllori. Che questa volta sono capitati male, prima della Corte dei Conti c’è stato l’alt della Commissione europea. La smettano di porsi al di sopra della legge e di continuare a sfidare giudici e controllori esibendo l’arrogante protervia del potere. Dovrebbero preoccuparsi piuttosto dei propri limiti, invece di cercare nemici e complotti ovunque", conclude.
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Tajani: esterrefatto sul Ponte. Il governo andrà avanti
"Non è ammissibile che in un Paesedemocratico la magistratura contabile decida quali siano leopere strategiche da realizzare". Lo scrive il vicepremier eministro degli Esteri, Antonio Tajani, su X. "Quella sul Pontedello Stretto da parte della Corte dei Conti, è una decisioneche mi lascia esterrefatto e che arriva alla vigilia dell'ultimovoto in Parlamento per realizzare la riforma della giustizia. IlGoverno andrà avanti", aggiunge Tajani commentando la bocciaturadell'opera.
Sindaco Messina: ci atteniamo a disposizioni Corte conti
"Ho letto adesso la notizia che laCorte dei Conti ha dato uno stop al progetto del ponte sulloStretto, ma devo approfondire meglio. Come sempre comunque ciatterremo e rispetteremo le decisioni dei magistrati contabili". A dirlo il sindaco di Messina Federico Basile sulla decisionedella Corte dei Conti sul ponte sullo Stretto.