Ferragosto 2025, i divieti in vigore sulle spiagge: dai falò al consumo di alcolici

Cronaca
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Introduzione

Arriva la stretta di Ferragosto: dalla Liguria alla Sicilia, passando per Romagna, Lazio, Toscana, Puglia, Campania e Sardegna, numerosi Comuni marittimi hanno introdotto divieti in vista del 15 agosto. Ecco i principali, che vanno dal divieto di campeggio al consumo di alcolici, dall'accensione di fuochi e falò fino all'uso di sassi per ancorare gli ombrelloni.

Quello che devi sapere

I divieti in Puglia

Partiamo dalla Puglia. L'ordinanza balneare regionale in vigore nel 2025 prevede una serie di divieti sulle aree demaniali marittime, che valgono anche per Ferragosto. Guai a campeggiare con gazebo, tende, roulotte, camper o altre installazioni, nonché ad accendere fuochi o fare uso di fornelli e allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non riservate a tali scopi. Attenzione anche non utilizzare attrezzature balneari dopo il tramonto o a lasciare in sosta natanti fuori dagli spazi autorizzati, ad eccezione di quelli destinati alle operazioni di assistenza e salvataggio. E non si può nemmeno lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature, nonché occupare, con ombrelloni, sedie o sdraio, natanti e/o altre attrezzature mobili ed oggetti di qualsiasi natura, la fascia di spiaggia, ampia non meno di 5 metri dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza. E sulla musica? È assolutamente vietato tenere ad alto volume apparecchi di diffusione sonora, nonché fare uso degli stessi tra le 13:30 e le 16, ad eccezione ovviamente degli avvisi di pubblica utilità diramati tramite gli altoparlanti. Occhio anche ai fuochi d’artificio: non si possono infatti organizzare spettacoli pirotecnici, giochi di gruppo e manifestazioni ricreative senza l’autorizzazione del Comune. È tuttavia sempre consentito, sulle spiagge e sulle aree demaniali, introdurre alimenti e bevande per il consumo proprio e/o dispositivi medici di emergenza negli opportuni contenitori, nonché consumare alimenti o bevande anche se non acquistati in loco, nel rispetto però del decoro dell'ambiente costiero. In caso di violazioni, si rischiano multe salate fino a 1.000 euro.

 

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I divieti da Palermo a Ragusa

Divieti simili anche in Sicilia, dove tanti sindaci - specie di grandi città - hanno firmato ordinanze per Ferragosto. A Palermo, il primo cittadino Roberto Lagalla ha disposto che dal 13 al 16 agosto (e quindi anche a Ferragosto) ci sia il divieto di assembramenti, di allestimenti di picnic, di accensione di fuochi e di attendamenti (cioè l'accamparsi con tende) all'interno del Parco della Favorita e dell'intera Area della riserva orientata di Monte Pellegrino. Deciso, inoltre, il divieto di manifestazioni pubbliche o eventi aggregativi nelle spiagge. Come spiega lo stesso Lagalla, "l’ordinanza si è resa necessaria, come ogni anno, per salvaguardare l'incolumità pubblica, tutelare l'ambiente, il decoro del territorio e, allo stesso tempo, garantire alla collettività il pieno e corretto utilizzo del Parco della Favorita, della Riserva di Monte Pellegrino e delle spiagge". Stretta di Ferragosto anche a Catania, dove il sindaco Enrico Trantino ha vietato gli attendamenti, l'accensione di fuochi, il consumo di alimenti e bevande alcoliche su tutto il litorale, compreso anche il boschetto della Playa. E a proposito di alcolici, la loro vendita per asporto è vietata dalle ore 18 del 14 agosto alle ore 7 del 15 agosto. Per le bevande non alcoliche, è vietata la somministrazione e la vendita per asporto in bottiglie di vetro. A Ragusa, il primo cittadino Peppe Cassì ha optato per il divieto di trasporto e utilizzo di qualsiasi materiale idoneo all’accensione di fuochi, nonché di accensione di falò o l’uso di strumenti che producano faville, braci o fumo. Niente installazione di tende, tendaggi o ricoveri provvisori, e niente consumo di alimenti e bevande alcoliche e il trasporto di lattine e contenitori in vetro.

 

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I divieti da Agrigento a Taormina

Divieti stringenti anche in altre aree ad alta frequentazione per Ferragosto. Ad Agrigento, il sindaco Francesco Miccichè ha vietato dalle ore 8 del 13 agosto alle ore 6 del 16 agosto, su tutte le spiagge e gli arenili del territorio comunale, il trasporto e la detenzione di materiale che possa servire ad accendere fuochi. In aggiunta, niente tende, bivacchi, fuochi d'artificio, amplificatori e altoparlanti e tutte le manifestazioni aggregative. E a Messina? Il primo cittadino Federico Basile ha deciso di adottare un'ordinanza che vieta, dalle ore 8 del 14 agosto fino alle ore 1 del 16 agosto, l'accensione di falò e fuochi sulle spiagge dei litorali nord e sud della città, nonché nelle aree pubbliche e demaniali marittime limitrofe. Il provvedimento include anche il divieto di utilizzo e installazione di tende, gazebo, strutture per campeggio o bivacco, nonché il divieto di introdurre bottiglie o recipienti contenenti bevande alcoliche o superalcoliche, salvo le attività autorizzate di somministrazione all'interno dei pubblici esercizi, con limitazioni dopo le ore 21. A Cefalù, poi, niente alcol nelle aree pubbliche, compresi gli stabilimenti balneari, con divieto di portare in giro lattine e bottiglie di vetro dalle 21 del 14 agosto alle 6 del 15 agosto. E non è possibile, come scritto nell’ordinanza del sindaco Daniele Tumminello, accendere fuochi, bivaccare e campeggiare nelle spiagge e nelle aree demaniali. Diversa la scelta di Taormina, dove il vicesindaco con delega al Turismo Jonathan Sferra ha spiegato che "non ci saranno nuove ordinanze per Ferragosto". In ogni caso, ha aggiunto, "faremo rispettare le ordinanze già in vigore in relazione ai divieti di attendamento e al rispetto del decoro nel centro storico. Saranno sul campo gli agenti della Polizia locale che effettueranno servizio nel periodo clou della stagione turistica". 
 

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Da Olbia all'Oristanese

Anche in Sardegna sono stati introdotti divieti specifici per Ferragosto, a cominciare da Olbia. Già, perché dal 13 al 16 agosto, in città, ci sono i concerti del Red Valley, il festival crossover di musica pop, urban, rap e dance nato nell'Isola nel 2015 e che attira decine di migliaia di giovani, tra residenti, vacanzieri e appassionati da ogni parte d’Italia. Inevitabili, dunque, le ordinanze del sindaco Settimo Nizzi. Le regole più restrittive riguardano la zona dei concerti: nel raggio di 500 metri all'esterno dell'area interessata nei giorni 13, 14, 15 e 16, dalle ore 18 alle 4, vige il divieto assoluto di detenzione e consumo, di somministrazione e di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche, sia in forma fissa che ambulante. Non solo: in tutto il territorio di Olbia, sempre dal 13 al 16 agosto e dalle ore 18 alle 4, è fatto divieto assoluto di consumare, somministrare e vendere per asporto bevande contenute in bottiglie di vetro, lattine e in contenitori tetrabrik anche a mezzo di distributori automatici presenti sul territorio. Sempre a Olbia sono confermati i no al campeggio e ai falò sulle spiagge, così come sui litorali protetti di Cabras e San Vero Milis, nell'Oristanese.

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Da Sant'Antioco a Carloforte

Confermato a Sant'Antioco, nella zona del Sulcis Iglesiente, il divieto di usare sassi in spiaggia per ancorare gli ombrelloni. Come spiegato all’Ansa dal sindaco Ignazio Locci, prima di tutto "perché i bagnanti si fanno male. E secondo perché impediscono una corretta pulizia dell'arenile. Stiamo battendo molto su questo anche sui social". Come, del resto, avviene anche a Santa Teresa di Gallura: già dall'anno scorso la sindaca Nadia Matta aveva spiegato che il Comune aveva ricevuto "numerose richieste di risarcimento danni da parte di persone che si sono ferite a causa della presenza di sassi lasciati in modo improprio sulle spiagge. Alcuni episodi hanno coinvolto anche bambini, per i quali il rischio di incidenti più gravi, come cadute con possibili traumi alla testa, è particolarmente elevato. Inoltre, è stato segnalato il danneggiamento di muretti a secco, un bene importante per la comunità, causato proprio dall'uso sconsiderato di pietre prelevate per fissare gli ombrelloni". A Carloforte, nell'isola sarda di San Pietro, si cerca di prevenire la consuetudine di festeggiare con scoppi di petardi e mortaretti: un'ordinanza prevede multe da 100 a 1.000 euro per chi si diverte in questo modo, facendo spaventare anche bambini e animali.

I divieti generali in Sardegna

Più in generale, in Sardegna vigono le norme regionali valide in tutta la stagione estiva, con controlli più rigorosi a Ferragosto, specie per bloccare le "prenotazioni" dei posti in spiaggia dal tramonto del giorno prima con ombrelloni, sedie a sdraio, tende o altre attrezzature. Vietato, ad esempio, utilizzare apparecchi di diffusione sonora, regolati a volume eccessivo, negli orari in cui potrebbe essere arrecato disturbo alla quiete pubblica, ma anche spostare, occultare o danneggiare segnali fissi o galleggianti, nonché asportare qualsiasi elemento costituente il tessuto naturale dell'arenile quale, ad esempio, sabbia, ghiaia, ciottoli. Assoluto divieto anche di utilizzare sapone e shampoo per lavarsi in acqua.

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I divieti in Campania

Situazione simile in Campania, con diversi Comuni costieri che hanno emesso ordinanze anti-falò, bivacchi e fuochi liberi, con sanzioni che vanno da 100 a 500 euro. Qualche esempio? A Bacoli il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha firmato un’ordinanza per rendere le spiagge libere off-limits, di notte, il 14 e il 15 agosto, dalle ore 20 alle 7. Niente bivacchi, campeggio e falò, e stop anche al trasporto di legna, carbonella e altro materiale per l'accensione di fuochi. Regole simili anche a Pozzuoli, con il sindaco Gigi Manzoni che ha vietato l’accesso alle spiagge libere dalle 20 alle 7 nei giorni 14 e 15 agosto. Vietato, inoltre, accendere fuochi o falò sia sugli arenili liberi sia su quelli in concessione. Stop a campeggi e bivacchi a Monte di Procida, come deciso dal sindaco Salvatore Scotto di Santolo, con anche il divieto di vendita di bevande in bottiglie, lattine, contenitori di vetro, plastica rigida, tetrapack, presso gli esercizi pubblici e commerciali nelle vicinanze delle spiagge (ad esclusione del servizio al tavolo).

Divieto di fuochi in Toscana

A proposito di Ferragosto, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha ricordato sui social che “per prevenire il rischio incendi, è vietato qualsiasi tipo di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale per l’intero periodo a rischio. Anche per Ferragosto è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad eccezione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate".

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I divieti a Portofino (Liguria)

Per quanto riguarda la Liguria, non si può non citare l’ordinanza di Portofino (valida fino al 30 settembre, e dunque anche a Ferragosto) che dice stop all’accattonaggio, anche non molesto, nelle aree centrali, nei parcheggi, nei pressi delle chiese e lungo il molo Umberto I. L’obiettivo del sindaco Matteo Viacava è preservare la vocazione turistica di alto profilo del celebre borgo ligure, tra le mete più esclusive d’Italia. E non è tutto: niente bivacchi, niente consumo di alcolici in strada, né ci si potrà sdraiare o sedere a terra o su panchine e muretti. Limiti anche alle emissioni sonore dopo la mezzanotte e al dress code: è vietato girare scalzi, a torso nudo o in costume da bagno.

 

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I divieti a Riccione (Romagna)

In Romagna, Riccione si prepara a un Ferragosto all'insegna del divertimento e della sicurezza. La sindaca Daniela Angelini ha firmato un'ordinanza in vigore dal 14 al 16 agosto che prevede che l'intrattenimento musicale per pubblici esercizi, stabilimenti balneari e chiringuiti sia prolungato fino alle ore 2. Ma attenzione: dalle ore 20 alle 6 è assolutamente vietata la vendita, la somministrazione per asporto e il consumo pubblico di bevande in contenitori di vetro. Il divieto include i distributori automatici e la detenzione. Il consumo, invece, è permesso all'interno dei locali. "Con questa ordinanza abbiamo cercato di trovare il giusto equilibrio tra la voglia di festeggiare e l'assoluta necessità di tutelare la sicurezza di ogni persona, conformemente a quanto stabilito dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza provinciale. Invitiamo tutti a godersi la musica e a rispettare le regole, così da vivere al meglio queste splendide serate estive", ha detto la sindaca Angelini.

 

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I divieti nel Lazio

E nel Lazio? Come riportano le testate locali, la prefettura di Latina ha definito un piano straordinario di sicurezza per Ferragosto, con misure rafforzate che interessano tutti i comuni costieri della provincia. Il piano coinvolge Fondi, Formia, Gaeta, Latina, Minturno, Ponza, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Terracina e Ventotene. Previsto il divieto assoluto di accensione di falò sulle spiagge, nonché il divieto di vendita di bevande in contenitori di vetro e il divieto di accensione di fuochi non autorizzati. Interdette per Ferragosto anche la "palude di Torre Flavia" e la sua spiaggia. Come spiegato dalla sindaca di Cerveteri, Elena Maria Gubetti, "negli anni passati la moltitudine di persone presenti all’interno della palude ha causato ingenti danni alle strutture, staccionate, palizzate". Sempre in vista del Ferragosto, lungo tutte le spiagge del litorale di Anzio, è severamente vietato accendere falò e fuochi di ogni genere, esercitare spettacoli pirotecnici, detenere e introdurre, a qualsiasi titolo, materiali come legna e carbone. Nelle spiagge Arco Muto Nord e Sud è vietato l'accesso dalle ore 21 alle 7. Nei giorni 13, 14 e 15 agosto il divieto di accesso è anticipato alle ore 19:30 e tutti gli ingressi saranno presidiati dal personale addetto alla vigilanza. Per i trasgressori sanzioni da 1.000 a 3.000 euro.

 

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