Caldo Ferragosto, quanti condizionatori possiamo tenere accesi e i consumi in bolletta

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Come evidenzia un’indagine condotta da Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna), negli ultimi anni è aumentato l’utilizzo dei condizionatori negli ambienti interni per fronteggiare le ondate di caldo, cresciute per frequenza e intensità: ad oggi sono presenti in 6 abitazioni private italiane su 10, quota che sale al 90% in uffici, negozi, laboratori e capannoni industriali. Dispositivi per l'aria condizionata non omologati o mal installati rischiano tuttavia di portare danni alla salute e impennare notevolmente i consumi energetici con conseguenze negative sulle spese in bolletta. Ecco qualche consiglio per un utilizzo corretto

Quello che devi sapere

Il vademecum Cna

Stando al vademecum predisposto da Cna Installazione e Impianti, anche in vista del Ferragosto la gestione "smart" del caldo parte dall'installazione di impianti efficienti da parte di imprese specializzate iscritte al Registro nazionale F-gas. Si tratta di una certificazione obbligatoria che attesta la qualità dell'intervento sulla sostituzione e lo smaltimento dei climatizzatori che contengono gas fluorurati.

 

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Il vademecum Cna

Modello ed esposizione

Sul fronte della scelta, i condizionatori con classe energetica A++ o superiore dotati di tecnologia inverter consentono risparmi in bolletta fino al 30%. Il meccanismo consente infatti di regolare in automatico la temperatura domestica e di ridurre gli sprechi termici. Per le abitazioni con più locali la distribuzione degli impianti è preferibile ad un unico climatizzatore. L'installazione in zone fresche, esposte a nord e nord-est, offre un ulteriore risparmio del 5% sui consumi. Va in ogni caso evitata l'ostruzione di tende o mobili che potrebbero ostruire il flusso d'aria fresca nell'ambiente.

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Temperatura ideale

Per impedire i colpi d'aria frutto di sbalzi termici, i condizionatori devono stare su una temperatura di 25-26 gradi, in ogni caso non inferiore ai 10 gradi rispetto all'esterno. Nelle ore più calde della giornata, dove la colonnina di mercurio supera i 35 gradi, è consigliabile evitare l'utilizzo in contemporanea di più elettrodomestici e abbassare le tapparelle per impedire la penetrazione dei raggi solari. 

Manutenzione

Secondo il vademecum Cna, un'ulteriore riduzione dei consumi deriva dalla manutenzione, almeno una volta all'anno, di filtri e unità esterne, necessaria anche per garantire la qualità dell'aria irrogata in casa. Operazioni come la sanificazione del circuito di gas refrigerante devono però essere eseguite obbligatoriamente da tecnici abilitati.

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Rischio multe

Oltre al rischio di arrecare danni alla salute e di causare sprechi che pesano sui consumi energetici, l'installazione di condizionatori non a norma eseguita da soggetti non autorizzati costituisce un illecito punibile con una sanzione amministrativa a carico anche del proprietario dell'abitazione.

Quanti condizionatori si possono accendere in casa?

L'installazione di uno o più condizionatori deve tenere conto anche del peso sui consumi complessivi dell'abitazione. Ipotizzando i 3kw come potenza standard delle forniture elettriche domestiche, un impianto di media portata assorbe intorno ai 1.500 watt, pari a 1,5 kw. Di conseguenza, a livello teorico, l'utilizzo in contemporanea di due apparecchi consente di rimanere sotto la soglia massima dei consumi.

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Quanta energia consuma un condizionatore

Sul consumo energetico del condizionatore pesano tuttavia diversi fattori, a partire dalla classe energetica. Vanno poi considerate la temperatura impostata e l'isolamento termico dei locali. Ipotizzando un utilizzo di due condizionatori senza altri elettrodomestici accesi, il funzionamento garantirebbe la massima capacità. Nel caso in cui fossero attivi tre apparecchi in contemporanea, scatterebbe invece il funzionamento a capacità ridotta.

Cosa succede se si superano i 3 kW?

Ipotizzando l'utilizzo di troppi elettrodomestici in contemporanea, il rischio è di un sovraccarico di consumo che nel caso dei vecchi contatori può portare all'interruzione istantanea di energia. Accendendo l'interruttore e riducendo i consumi alla potenza concordata è possibile tornare ad utilizzare gli apparecchi. Nei contatori di nuova generazione potrebbe apparire invece un messaggio sul display che avverte il superamento e fissa l'erogazione di energia entro un tempo stabilito.

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Cosa fare se servono più di 3 kW per i condizionatori

In situazioni eccezionali, come prolungate ondate di caldo che investono l'intera abitazione e richiedono l'utilizzo in contemporanea di più condizionatori, è sempre possibile chiedere all'operatore una modifica contrattuale. La legge consente di ottenere fino a 6 kw di fornitura sostenendo i costi di emissione e di cambio di contratto.

Autoproduzione di energia

Una seconda soluzione guarda all'auto produzione di energia sostenibile tramite, per esempio, l'installazione di un impianto fotovoltaico da 3 a 6kw a supporto dell'energia fornita dalla rete in modo da soddisfare le esigenze supplementari.

 

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