
Avviso di garanzia anche a Nordio, Piantedosi e Mantovano. Almasri è il comandante libico accusato di crimini contro l'umanità dalla Corte dell'Aja arrestato e poi rilasciato e riaccompagnato a Tripoli su un volo di Stato. "Non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. Vado avanti senza paura", dice la premier. Il centrodestra fa quadrato: "Ripicca dei magistrati". Schlein: “Venga in Aula e dica la verità”. Renzi: "Meloni fa la vittima". Conte: "Il solito complottismo". Anm: "Atto dovuto, politica ha frainteso"
Pd: “Governo sfugge al Parlamento”
"Il governo ha deciso ancora una volta di sfuggire dal Parlamento, di scappare. Non è stata data alcuna disponibilità a riferire come previsto dal calendario oggi, adducendo la motivazione che hanno bisogno di studiare le carte. I lavori dunque si interromperanno dopo il qt ed è già convocata una conferenza dei capigruppo martedì alle 13, prima di riprendere i lavori, per avere garanzie sull'informativa" sul caso Almasri. Lo ha spiegato, al termine della capigruppo, la presidente del gruppo Pd alla Camera Chiara Braga. "Continuiamo a chiedere che sia Meloni a chiarire i fatti, non sui social", "anche in questa occasione il Parlamento è stato umiliato", ha aggiunto.
Nordio-Piantedosi: "Impossibili informative di oggi"
I ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi hanno inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per comunicare che "a seguito dell'informazione di garanzia ricevuta, in ossequio alla procedura e nel rispetto del segreto istruttorio, non sarà possibile rendere le informative previste" oggi sul caso Almasri. Lo riferisce il ministro ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani dopo la riunione dei capogruppo alla Camera.
Lavori della Camera sospesi fino a martedì 4 febbraio
Anche i lavori dell'Aula della Camera - oltre a quelli del Senato - saranno sospesi dopo il question time e fino a martedì prossimo, 4 febbraio, quando è prevista una nuova riunione dei capigruppo. Oggi non si terrà alcuna informativa del governo sul caso Almasri e per questo le opposizioni hanno chiesto indicazioni precise, nella prossima capigruppo, su chi verrà ad informare il Parlamento prima di riprendere l'attività ordinaria. Salta quindi anche la riunione congiunta del Parlamento per l'elezione dei giudizi costituzionali prevista per domani. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Li Gotti: "Ho denunciato perché indignato dalle menzogne"
"Ho fatto questa denuncia perché mi sono indignato di sentire menzogne come ad esempio il fatto che il ministro Nordio non sapesse del caso Almasri: non è vero che lo ha saputo dopo. Nel provvedimento della Corte d'Appello di Roma ci sono le scansioni temporali e c'è scritto che il ministro sapeva dal 19 gennaio, giorno in cui è stato arrestato il generale libico", ha detto l'avvocato Luigi Li Gotti ospite a Un Giorno da Pecora su Radio 1. Il penalista ha aggiunto che la Corte d'Appello della Capitale ha "successivamente sollecitato Nordio ad esprimere una sua opinione essendo lui l'interfaccia della Corte Internazionale. A questo punto bisogna chiedersi come mai il Falcon, con cui è stato rimpatriato Almasri, è stato autorizzato a partire dalla Presidenza del Consiglio alle 11.14 quando la decisione della Corte d'Appello non era stata ancora presa: vuol dire che era già tutto deciso e che il ministro non avrebbe risposto". Nel corso del suo intervento Li Gotti ha poi affermato che "non c'è alcun suggeritore" dietro la decisione di presentare la denuncia. "L'unica persona con cui ho parlato è stata mia moglie che mi ha detto 'sei un folle'", ha raccontato.
Ex giudice Cpi: "Italia rischia procedura violazione statuto"
In merito a possibili misure di ritorsione della Cpi nei confronti dell'Italia per il caso Almasri, l'ex giudice della Cpi Cuno Tarfusser spiega che la Corte "non può irrogare sanzioni agli Stati", ma "applica le norme che gli Stati - tra cui l'Italia - hanno scritto. E le norme evidenziano che - nell'ambito della cooperazione a cui tutti gli Stati sono obbligati - se questa cooperazione viene meno, la corte apre un procedimento nei confronti dello Stato che non ha cooperato, o che è accusato o ritenuto non aver cooperato, e si apre un procedimento di accertamento - o meno - dell'avvenuta violazione degli obblighi statutari". "All'esito, quindi, si chiederà all'Italia di giustificare i motivi. Se questi motivi non sono ritenuti adeguati, la Corte emetterà una decisione in cui accerta la violazione dello Statuto di Roma, e trasmette questa decisione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e all'Assemblea degli Stati aderenti allo Statuto di Roma, che poi provvederanno o meno" alle conseguenze, prosegue Tarfusser. "Certamente non c'è scritto in queste norme che la Corte può erogare delle sanzioni di qualunque tipo allo Stato". Nel concreto "saranno decisioni politiche, certamente non giudiziarie. L'unica decisione giudiziaria è quella dell'accertamento della violazione".
L'ex giudice Cpi: "Corte trasparente, nessun complotto"
"Non c'è stato nessun cortocircuito" nella procedura di richiesta di arresto della Cpi per Almasri: "È un passaggio che richiede giorni perché bisogna che il mandato di cattura sia ben scritto, sia ben motivato, vanno studiati gli atti". Nel frattempo "il catturando gira l'Europa e la Corte non sa esattamente dove sia". La Cpi "infatti ha informato sei Paesi, non solo l'Italia. Non c'è nulla di anormale in tutto questo. Nessuna dietrologia, nessun complottismo sull'Italia perché c'è Meloni". Lo spiega all'Ansa Cuno Tarfusser, ex giudice della Cpi, ribadendo che il comportamento della Corte è stato "assolutamente trasparente".
Iniziata l'audizione di Nordio al Copasir
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è arrivato al Copasir per essere ascoltato in un'audizione programmata da tempo. I membri del Comitato potrebbero chiedere al Guardasigilli anche informazioni relative al caso Almasri.
Dopo il voto su mozione Autonomia, oggi stop ai lavori in Senato
"Abbiamo deciso di completare la discussione sulla mozione dell'autonomia differenziata e dopodiché si sospende l'Aula, in attesa di una conferenza dei capigruppo che si farà martedì alle 15. Poi non ci sarà più attività d'aula". Così il capogruppo del M5s al Senato, Stefano Patuanelli, sulla scelta di interrompere i lavori per dare un messaggio al governo sul caso Almasri. Dovrebbe quindi saltare anche il question time previsto domani pomeriggio in Aula con i ministri Salvini, Pichetto e Casellati.
M5s: "Ciriani pronto a riferire in Aula? Non ci basta"
C'è stata la disponibilità del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani, a venirci a riferire in giornata, a dirci il nulla probabilmente. Ma comunque non l'abbiamo colta: è del tutto evidente che non è sufficiente una comunicazione dei ministri e non è chiaro come un governo, da un lato possa dire che per rispetto nei confronti della magistratura, non possa far venire Nordio e Piantedosi, e dall'altro il presidente del Consiglio attacchi frontalmente la magistratura nel video di ieri. Non è chiaro come il ministro Ciriani possa venire a dire cose che non possono dire Nordio e Piantedosi, se può leggerlo Ciriani anche gli altri possono farlo". Così il capogruppo del M5s al Senato, Stefano Patuanelli sulla 'protesta' delle opposizioni sul caso Almasri. Poi ha aggiunto: "Noi vogliamo la verità su quanto successo e magari pretenderemmo che la presidente del Consiglio, quando fa i video, dicesse la verità: non è un avviso di garanzia, ma una comunicazione. Personalmente mi è capitato in epoca Covid, tutti i ministri del governo Conte 2 e del governo Draghi hanno avuto denunce da parte di cittadini e nessuno di noi ha mai fatto un video dicendo che c'è un complotto internazionale dietro".
Conte: "Lo Voi con Falcone e Borsellino, per Meloni un fallito"
"Lo Voi, per intenderci, ha lavorato con Falcone e Borsellino, ha fatto condannare mandanti e esecutori dell'assassinio di don Puglisi e ieri è stato accusato di essere un giudice fallito: è stato detto che, per un atto dovuto, Lo Voi l'ha messa sotto ricatto, si è parlato di intimidazione, è una vergogna", ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte in una diretta social commentando il caso Almasri. "Meloni già a Gedda, mentre si inchinava davanti all'altro criminale bin Salman, disse che la liberazione di quel criminale libico è colpa della magistratura, anche questo è falso: è il ministro che deve dare impulso e seguito. Qui c'è un governo che non dà seguito ad un mandato internazionale, l'intelligence non c'entra nulla", ha aggiunto.
Luigi Li Gotti, chi è l'avvocato che ha denunciato Meloni
Una denuncia di due pagine, messa all'attenzione dei magistrati della Procura di Roma il 23 gennaio, due giorni dopo la scarcerazione e l'espulsione dal territorio italiano del generale libico Abish Almasri. Un atto firmato dal penalista Luigi Li Gotti in cui si chiede di procedere nei confronti della premier e di alcuni ministri. IL PROFILO
Capigruppo Senato, l'Aula sarà sospesa fino al 4/2
L'aula del Senato sarà sospesa fino a martedì 4 febbraio: è quanto hanno chiesto le opposizioni e quello che ha deciso la conferenza dei capigruppo, dopo le mancate informative dei ministri Nordio e Piantedosi sul rimpatrio del generale libico Almasri e l'inchiesta in cui è coinvolta la premier Giorgia Meloni. "Non andremo avanti con i lavori finché il governo non chiarirà i contorni della vicenda, che non è solo giudiziaria ma essenzialmente politica e molto grave", ha detto il capogruppo del Pd, Francesco Boccia, al termine della riunione e parlando insieme ai colleghi del M5s, Avs e Italia viva. La prossima capigruppo è stata convocata martedì alle 15.
Salis: "Operazione infame, governo dovrebbe dimettersi"
"Al di là delle questioni giudiziarie, che non intendo commentare, trovo sconcertante sentire Meloni affermare che l'Italia diventa un paese migliore quando un trafficante e torturatore viene aiutato a farla franca. Questa affermazione rivela molto sulla visione del mondo di questa destra. Un governo con un minimo di integrità morale, dopo un'operazione tanto infame, dovrebbe dimettersi all'istante", dice anche l'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis.
Magi: "Finchè Meloni non riferisce, lavori Aula non vadano avanti"
"Non è possibile proseguire con i lavori di questa mattina fintanto che non vi sarà un chiarimento su quello che è accaduto ieri e su quando la Presidente del Consiglio intenda venire a riferire di fronte al parlamento sui gravissimi fatti legati al rilascio e al rimpatrio con volo di Stato di un personaggio delle forze dell'ordine, il generale libico Almasri, accusato dalla Corte Penale Internazionale di gravissimi reati - ha detto nell'Aula di Montecitorio il segretario di +Europa, Riccardo Magi - Meloni ieri ha ritenuto di pubblicare un video che, a nostro avviso, è un condensato di falsità nella ricostruzione dei fatti e uno sfoggio di prepotenza e di arroganza senza precedenti. Pensare che quel video possa sostituirsi a un confronto nel luogo centrale per la democrazia parlamentare che è quest'aula e l'aula del Senato è qualcosa di inaccettabile". "Ci sono delle domande enormi - prosegue - che quest'Aula ha il diritto di porre al governo e ha il diritto di avere delle risposte e il governo ha il dovere di fornire quelle risposte: riguardano responsabilità politiche che gravano su un governo di un paese che ha ospitato la conferenza istitutiva della Cpi. Vogliono sostituire la comunicazione della Presidente del Consiglio a mezzo social al luogo della democrazia parlamentare, ma per noi non è possibile andare avanti con i lavori della Camera fintanto che non vi sarà una disponibilità della Presidente del Consiglio a venire in quest'Aula".
Boccia: "Governo riferisca, Parlamento non è stato abolito"
"Ieri sera insieme al video ci è stato comunicato che i ministri Piantedosi e Nordio non sarebbero venuti a riferire sulla vicenda Almasri. È l'ennesima umiliazione del Parlamento. Il governo non pensi di sottrarsi alle proprie responsabilità perché il Parlamento non è stato abolito - ha attaccato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, intervenuto in Aula - E la comunicazione ricevuta da Giorgia Meloni e dai ministri non c'entra nulla con il doveroso rapporto tra governo e Parlamento. Sono 10 gironi che aspettiamo di sapere perché un criminale sia stato scarcerato e ricondotto in Libia su un aereo di Stato. Il governo deve assumersi la responsabilità di quello che ha fatto. Pensa che per gestire le politiche migratorie sia necessario scendere a patti con il regime libico? Lo dica in aula. Giorgia Meloni e i suoi ministri stanno scappando dai loro doveri. Ma non si permettano di trasformare una vicenda politica in un complotto contro il governo. Giorgia Meloni ha peccato di presunzione e arroganza. Per questo chiediamo una conferenza dei capigruppo e che il governo venga in aula. Ci aspettiamo che la Presidente del Consiglio invece di rispondere con i video risponda in Parlamento".
Anm: "Denuncia su Almasri non è stata ritenuta fantasiosa"
"La comunicazione di avvenuta trasmissione degli atti al tribunale dei ministri è un atto dovuto, contemplato da una legge costituzionale che prevede che l'attività di indagine venga svolta dal tribunale dei ministri e non dalla procura della Repubblica. Solo in caso di denunce manifestamente infondate e fantasiose ci potrebbe forse essere un margine ridottissimo di valutazione ed evidentemente non è stato ritenuto un caso rientrante in quella tipologia", ha fatto sapere il segretario generale dell'Anm Salvatore Cascuaro all'Ansa in merito al caso Almasri.
Morawiecki: "Contro Meloni una magistratocrazia, io so cos'è"
"Posso dire che ho subito io stesso un attacco della magistratura in Polonia e so bene di cosa si tratta. Le tendenze 'magistratocrazia', come mi piace chiamarla, sta diventando un problema crescente e non dovrebbe essere così". Lo ha detto il presidente di Ecr, Mateusz Morawiecki, parlando all'Ansa a margine dell'evento 'Make Europe Great Again' i corso a Bruxelles. "I magistrati hanno il loro ruolo in democrazia ma non possono decidere su tutto. Combattere la migrazione illegale è una prerogativa degli Stati, che sia Italia o Polonia. Meloni deve avere il potere di combattere la migrazione illegale nell'interesse dell'Italia, non è compito dei giudici decidere come fare", ha concluso Morawiecki.
Zangrillo: "Uniti e compatti con Meloni"
"Il clima del Cdm era ottimo. La posizione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ci vede assolutamente uniti e compatti. La vicenda a volerne dare una lettura benevola è surreale", ha assicurato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. parlando a Start su Sky TG24. "I fatti sono evidenti, c'è una persona che gira in Europa liberamente, poi la Corte penale internazionale si accorge che è un pericoloso terrorista, arriva in Italia e viene arrestato su indicazione della Corte penale. C'è un difetto di procedura che non consente di tenerlo in carcere e c'è una decisione politica del Governo per estradare questa persona. C'è un tema di sicurezza nazionale. L'accusa di favoreggiamento e peculato è surreale". "I toni usati da Meloni - dice - sono corretti, dobbiamo rendere conto innanzi tutto ai cittadini. Sono molto preoccupato del clima che si sta creando nel Paese. Ci sono una serie di eventi che non aiutano a creare concordia istituzionale. Parlo delle manifestazioni contro il Governo e delle manifestazioni degli studenti universitari che sfociano in violenza e alla posizione assunta dal segretario di uno dei piu importanti sindacati che incita alla rivolta sociale. Bisogna abbassare i toni".
Protesta opposizioni, Aula Camera sospesa fino alle 15
Dopo le proteste delle opposizioni, che hanno chiesto di anticipare la riunione dei capigruppo per avere chiarimenti sull'informativa in Aula sul caso Almasri o di "interrompere tutto" fino ad allora, la seduta dell'assemblea della Camera è stata sospesa. "C'è una ritirata, non viene la Meloni e non vengono neanche gli altri due" ministri a chiarire su Almasri, "si va avanti come se nulla fosse. Noi non siamo a vostra disposizione!", ha detto Davide Faraone (Iv) che ha proposto di "interrompere tutto, senza parlare d'altro fino alle 14" quando è prevista la riunione dei capigruppo. "Per noi non è possibile andare avanti con i lavori della Camera fino a quando non ci sarà una disponibilità della presidente del Consiglio a venire in quest'Aula", ha rincarato la dose Riccardo Magi di Più Europa. "Noi chiediamo che la capigruppo venga anticipata", ha ribadito Luana Zanella (Avs). "Siamo governati da inetti che quando non sanno dove aggrapparsi danno la colpa all'universo mondo", l'accusa di Riccardo Ricciardi del M5s. "Non possiamo ridurci con i capigruppo che apprendono dalle agenzie di stampa il cambio di programma sull'informativa. È in gioco la dignità di questa istituzione, chiudiamo il Parlamento?", ha detto Matteo Richetti (Azione). "Sospendo la seduta fino alle ore 15, la riunione dei capigruppo è confermata per le ore 14, in modo da dare la possibilità al ministro Ciriani di parteciparvi", ha risposto a questo punto il presidente di turno Fabio Rampelli.
Celotto: "L'avviso di notizia non va per forza iscritto"
"Sicuramente l'avviso di notizia non deve essere necessariamente comunicato e iscritto. Ricordiamo anche che però una volta che viene iscritto questo atto si chiama avviso di garanzia", ha spiegato il costituzionalista Alfonso Celotto, ad Agorà Rai Tre, a proposito dell'indagine che riguarda Giorgia Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano relativa al caso Almasri.