Roma, in corso la manifestazione pro Palestina. Slogan contro Meloni e Netanyahu. FOTO
A Piazzale Ostiense sono migliaia le persone che hanno sfidato il divieto della questura e stanno manifestando. "La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo. Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione. Fuori gli occupanti", ha urlato un attivista al megafono. Controlli serrati nei pressi dell’area per evitare l’arrivo di infiltrati violenti da altre città
- Manifestazione pro-Palestina in corso in piazzale Ostiense a Roma, dove sono presenti migliaia di manifestanti che hanno sfidato il divieto della questura. Già da stamattina sono scattate le misure di sicurezza per intercettare eventuali infiltrati violenti. La manifestazione non è ancora partita: "Noi il corteo lo faremo, nonostante i diktat del governo", dichiarano gli attivisti
- I manifestanti urlano slogan contro la premier italiana e il presidente israeliano in piazza a Roma, come "Meloni assassina" e "Netanyahu assassino". "La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo - dice al megafono un attivista - Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione. Fuori gli occupanti". Cori anche contro il presidente americano Joe Biden. Presenti bandiere della Palestina, del Libano e anche una di Hezbollah
- Gli agenti controllano i manifestanti ai caselli autostradali, nelle stazioni e in tutta l'area attorno a piazzale Ostiense a Roma dove, nonostante il divieto, alcuni gruppi si sono dati appuntamento. L'obiettivo è di intercettare eventuali infiltrati violenti in arrivo anche da altre città. Finora sono stati controllati un migliaio di manifestanti, di cui 19 mandati in questura per un eventuale foglio di via
- "Fate attenzione se state prendendo il treno", con la foto di un gruppo di agenti alla Stazione Tiburtina. Stesso scatto e stesso avvertimento in altre stazioni e agli snodi principali del centro di Roma. Sul web sono diversi i messaggi di chi vorrebbe arrivare al punto di partenza della manifestazione pro-Pal a Roma, vietata dalla questura, ma non riesce per i controlli serrati
- La manifestazione arriva pochi giorni dopo gli attacchi di Israele in Libano contro Hezbollah e la risposta dell’Iran, che ha lanciato razzi sul territorio israeliano. La manifestazione, inoltre, cade a pochi giorni dal primo anniversario del 7 ottobre 2023, quando Hamas ha attaccato Israele
- "Nonostante il divieto siamo scesi in piazza perché abbiamo una responsabilità storica. Chiediamo la fine dei bombardamenti. L'Italia deve prendere una linea chiara. C'è stata una mistificazione su questo corteo. Ci hanno detto che era una celebrazione di Hamas ma noi siamo qui per commemorare i nostri morti, i morti palestinesi. Gli unici che fanno celebrazioni qua in Italia sono gli amici di Israele", ha dichiarato uno dei rappresentanti dell'Unione democratica arabo palestinese, in piazza a Roma
- I manifestanti denunciano la repressione della polizia. "Il divieto è arrivato non per garantire la pace ma per garantire la guerra. Potevamo essere molti di più se questo non fosse uno Stato di polizia, uno Stato fascista", ha affermato un'attivista dei giovani palestinesi. Dalla piazza è partito anche un coro di "vergogna" contro le forze dell'ordine
- Alla manifestazione, oltre ai palestinesi presenti anche esponenti di Osa, di Potere al Popolo e di Usb che hanno raggiunto piazzale Ostiense. In piazza anche le bandiere della rete della conoscenza e dei comunisti. "L'Italia fermi la vendita e l'invio di armi a Israele. Finisca immediatamente il genocidio a Gaza", ha dichiarato un attivista al megafono