Tensione al corteo pro Palestina a Roma, lanciate bombe carta. Cariche della polizia. FOTO
A Piazzale Ostiense alcune migliaia di persone hanno sfidato il divieto della Questura provando a sfilare in corteo. Al contatto con i blindati della polizia è partito il lancio di oggetti sugli agenti schierati che hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Si registrano feriti e fermati durante i disordini. Capitale blindata per il rischio di infiltrazioni
- Scontri alla manifestazione pro-Palestina che si è tenuta nel pomeriggio a piazzale Ostiense a Roma. Alcune migliaia di manifestanti hanno sfidato il divieto della Questura. Già in mattinata erano scattate le misure di sicurezza per intercettare eventuali infiltrati violenti. Si registra il fermo di alcune persone e il ferimento di decine di agenti delle forze dell'ordine
- I manifestanti, alcuni dei quali incappucciati, si sono diretti verso viale di Porta Ardeatina trovando la strada sbarrata dai blindati della polizia. Per questo motivo il corteo ha deviato il percorso ripiegando verso piazziale Ostiense
- Dopo che i manifestanti hanno raggiunto i blindati della polizia è partito il lancio di oggetti: bottiglie, bastoni, bombe carta e almeno un paio di cartelli stradali divelti sono piovuti sugli agenti. In serata si contano almeno 30 feriti tra gli agenti delle forze dell'ordine
- Dall'altro lato le forze dell'ordine, schierate in assetto anti sommossa, hanno risposto sparando idranti e lacrimogeni per disperdere la folla
- Durante gli scontri a piazzale Ostiense tra manifestanti pro Palestina e polizia una ragazza è rimasta ferita alla testa e si è accasciata per terra. Prima dell'arrivo dell'ambulanza molti dei presenti hanno gridato "vergogna" in direzione degli agenti. Anche altri due manifestanti sono rimasti feriti nel pomeriggio
- Per Enzo Letizia, segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia "gruppi di violenti e teppisti si sono facilmente infiltrati tra i manifestanti per poi scatenare atti di violenza, provocando scontri e cercando di trascinare con sé parte della folla. Il loro obbiettivo aggredire le forze dell'ordine"
- Già nel primo pomeriggio la folla si era radunata per un sit in dove sono partiti cori contro la premier italiana e il presidente israeliano al grido di "Meloni assassina" e "Netanyahu assassino". "La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo - le parole al megafono di un attivista - Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione. Fuori gli occupanti". Cori anche contro il presidente americano Joe Biden. Alla manifestazioni erano presenti bandiere della Palestina, del Libano e anche una di Hezbollah
- Gli agenti hanno controllato manifestanti ai caselli autostradali, nelle stazioni e in tutta l'area attorno a piazzale Ostiense dove, nonostante il divieto, alcuni gruppi si sono dati appuntamento. L'obiettivo puntava ad intercettare eventuali infiltrati violenti in arrivo anche da altre città. Prima del corteo sono stati controllati un migliaio di manifestanti, di cui 19 mandati in questura per un eventuale foglio di via
- La manifestazione arriva pochi giorni dopo gli attacchi di Israele in Libano contro Hezbollah e la risposta dell’Iran, che ha lanciato razzi sul territorio israeliano. La manifestazione, inoltre, cade a pochi giorni dal primo anniversario del 7 ottobre 2023, quando Hamas ha attaccato Israele
- "Nonostante il divieto siamo scesi in piazza perché abbiamo una responsabilità storica. Chiediamo la fine dei bombardamenti. L'Italia deve prendere una linea chiara. C'è stata una mistificazione su questo corteo. Ci hanno detto che era una celebrazione di Hamas ma noi siamo qui per commemorare i nostri morti, i morti palestinesi. Gli unici che fanno celebrazioni qua in Italia sono gli amici di Israele", ha dichiarato uno dei rappresentanti dell'Unione democratica arabo palestinese, in piazza a Roma
- I manifestanti denunciano la repressione della polizia. "Il divieto è arrivato non per garantire la pace ma per garantire la guerra. Potevamo essere molti di più se questo non fosse uno Stato di polizia, uno Stato fascista", ha affermato un'attivista dei giovani palestinesi. Dalla piazza è partito anche un coro di "vergogna" contro le forze dell'ordine, poi sono esplosi gli scontri
- "Fate attenzione se state prendendo il treno", con la foto di un gruppo di agenti alla Stazione Tiburtina. Stesso scatto e stesso avvertimento in altre stazioni e agli snodi principali del centro di Roma. Sul web sono fioccati diversi messaggi di chi ha provato ad arrivare al punto di partenza della manifestazione pro-Pal a Roma, vietata dalla questura, ma non è riuscito per i controlli serrati
- Alla manifestazione, oltre ai palestinesi erano presenti anche esponenti di Osa, di Potere al Popolo e di Usb che hanno raggiunto piazzale Ostiense. In piazza anche le bandiere della rete della conoscenza e dei comunisti. "L'Italia fermi la vendita e l'invio di armi a Israele. Finisca immediatamente il genocidio a Gaza", ha dichiarato un attivista al megafono