La manifestazione dal titolo "Scegliamo la vita" ha sfilato per le vie del centro da piazza Repubblica fino ai Fori Imperiali. Circa 5mila i partecipanti secondo le forze dell'ordine. Il portavoce Massimo Gandolfini: "L'aborto non è un diritto ma un delitto"
- "Scegliamo la vita. Manifestazione nazionale per la vita", è lo slogan scelto per il corteo organizzato da Pro Vita e Famiglia che ha sfilato nel pomeriggio a Roma. Secondo le forze dell'ordine circa 5mila persone hanno preso parte alla marcia contro aborto ed eutanasia per le vie del centro storico della Capitale
- La manifestazione, promossa da 120 associazioni, ha visto sfilare da piazza della Repubblica fino ai Fori Imperiali centinaia di famiglie munite di palloncini rosa e blu. Numerosi gli striscioni contro l'interruzione volontaria di gravidanza
- "Si alla vita, no all'aborto", "se lo senti lo salvi" con la foto di un'ecografia, "è bello averlo in braccio... non sulla coscienza" sono alcuni degli slogan apparsi sui cartelli dei manifestanti che hanno sfilato tra l'altro sulle note del brano "Viva la mamma" di Edoardo Bennato
- Tra i partecipanti anche due genitori di Modena in piazza con 5 dei loro 11 figli: "Ci siamo sempre affidati alla prvvidenza e in effetti non abbiamo mai avuto problemi economici", dicono Lucio e Daniela che aggiungono: "La società attuale ha un modo di vedere la vita un po' egoistico. Si è troppo concentrati su se stessi e i propri desideri"
- Presenti nel corteo anche alcune immagini sacre, portate dalle novizie della Famiglia religiosa del Verbo incarnato e dai francescani
- Oltre all'aborto i manifestanti hanno fatto sentire la propria voce per esprimere dissenso contro il tema dell'eutanasia e della gestazione per altri
- Alla testa del corteo anche l'ex senatore della Lega Simone Pillon che ha chiesto di abrogare la legge 194: "Oggi nel 2024 ci sono tutti gli strumenti per prevenire gravidanze indesiderate e per aiutare le mamme in difficoltà ad avere il loro bambino", ha detto Pillon che poi ha aggiunto: "Quello che stiamo costruendo è un grande ritorno di popolo che gridi sì alla vita e che costruisca le condizioni sociali e politiche perché la legge 194 sia finalmente cancellata"
- Presente al corteo anche il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri che sul mancato riferimento alla parola aborto nel documento finale del G7 in Puglia afferma: "Non c'era un obbligo di inserirla. Oltre a quello, molti temi non erano inclusi. Di quel tema si era parlato in una precedente occasione"
- Per il portavoce della manifestazione 'Scegliamo la vita" Massimo Gandolfini l'iniziativa è una "scommessa per il bene" contro la "cultura dello scarto". L'aborto non è un diritto ma un delitto. L'eutanasia e il suicidio assistito non sono una scelta ma il trionfo dell'abbandono e dell'indifferenza. L'utero in affitto è il compimento brutale dello sfruttamento del ricco sul povero anzi sulle donne povere", ha affermato uno dei leader del corteo romano
- Per il portavoce di Pro Vita e Famiglia onlus, Jacopo Coghe, tra i leader della manifestazione, la piazza ha lanciato un segnale al governo Meloni "per impegnarsi di più in politiche per la tutela della vita nascente e e per rimuovere tutti quei motivi sociali ed economici che inducono le donne ad abortire"