G7 Torino, corteo a Venaria: i manifestanti bruciano foto dei leader politici. FOTO
Circa un migliaio i partecipanti alla protesta per il clima. Bloccata la tangenziale per una ventina di minuti in direzione centro città
- A Torino si protesta contro il G7 Clima Energia e Ambiente, che dura fino al 30 aprile. Circa un migliaio di manifestanti, tra cui gruppi ambientalisti e No Tav, sono scesi in piazza. Alcuni di loro hanno bruciato cartelloni con i volti dei capi di governo dei sette Paesi, tra cui quello della premier italiana Giorgia Meloni
- Le effigi dei leader del G7 sono prima state affisse sulle grate mobili delle forze dell'ordine e poi dati alle fiamme
- La zona interessata dal corteo è poco fuori Torino, a Venaria Reale, uno dei luoghi che in questi giorni ospitano i lavori del summit
- La manifestazione è partita da piazza Galileo Galilei e ha poi raggiunto lo sbarramento di polizia a ridosso della Reggia di Venaria, dove alle 14:30 si è tenuta una riunione ministeriale
- I manifestanti hanno bloccato la tangenziale per circa una ventina di minuti, creando qualche chilometro di coda in direzione Torino
- "Chi blocca il nostro futuro si troverà centinaia di blocchi come questo di persone non disposte a far decidere sulla propria testa'', hanno ripetuto al microfono gli attivisti
- I manifestanti hanno accusato “i governi delle potenze mondiali” di proporre “false soluzioni” alla crisi climatica
- Ai leader del G7, hanno detto i partecipanti al corteo, “diciamo loro che la via di uscita è la giustizia climatica, la difesa della sovranità energetica dei popoli e la costruzione di reti di solidarietà tra i nostri paesi e il riconoscimento del debito dei paesi esteri fraudolenti che stanno strangolando i nostri popoli e che spingono al saccheggio delle nostre risorse naturali"
- I manifestanti hanno sventolato anche bandiere della Palestina
- Al termine del corteo gli attivisti hanno ricordato i prossimi appuntamenti: il primo sarà domani mattina, sempre a Venaria Reale, il secondo sarà invece a Torino, alle 19, a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. L'intenzione è quella di, spiegano gli attivisti , "disturbare il soggiorno dei rappresentati del G7" nel capoluogo piemontese. Palazzo Nuovo si trova nel centro della città, a pochi isolati da dove saranno ospitate le delegazioni
- Già ieri c'erano state tensioni a San Didero, nella bassa Valle di Susa, nel Torinese, dove in serata un centinaio di No Tav, dopo una protesta con la battitura sulle reti della recinzione del cantiere per il nuovo autoporto, un'opera collegata alla ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, hanno lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell'ordine. La polizia ha risposto usando idranti e lacrimogeni. I No Tav avevano raggiunto il piazzale di San Didero manifestare contro il G7