
Corteo pro Palestina e contro il G7 a Napoli, scontri tra manifestanti e polizia. FOTO
Circa 250 persone hanno preso parte alla manifestazione partita venerdì mattina da piazza Garibaldi. I giovani avevano intenzione di raggiungere le banchine di Calata Porta di Massa, dove erano in arrivo in nave da Capri alcune delle delegazioni straniere che hanno partecipato al G7 sull'isola ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine

SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA
- Tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine a Napoli. Nel capoluogo campano un corteo di circa 250 giovani ha sfilato nelle strade della città con striscioni e slogan pro Palestina e contro il G7, concluso oggi a Capri

CORTEO RESPINTO
- Il corteo ‘Fermiamo il G7 del genocidio’ è partito questa mattina da piazza Garibaldi ed è stato respinto dalle forze dell'ordine ai cancelli del varco Immacolatella

CONTRO IL G7
- I giovani manifestanti intendevano arrivare alle banchine di Calata Porta di Massa, dove erano in arrivo in nave da Capri alcune delle delegazioni straniere che hanno partecipato al G7 sull'isola

INTERVENTO DELLA POLIZIA
- Il corteo non è riuscito nel suo intento perché si è trovato davanti un cordone di poliziotti in tenuta anti sommossa. Sono scoppiati alcuni tafferugli, ma la situazione è presto tornata alla normalità

MANIFESTAZIONE IN PIAZZA
- I manifestanti hanno quindi deciso di continuare la loro protesta nel piazzale Immacolatella, sotto la sorveglianza di Polizia e Carabinieri

STRISCIONI PRO PALESTINA
- Sono stati esposti anche striscioni per la Palestina con la richiesta del cessate il fuoco in Medioriente

In foto gli striscioni pro Palestina portati in corteo dai manifestanti

SIMBOLO DELL'ANGURIA
- Il corteo ha sfilato con palloncini a forma di anguria, frutto diventato uno dei simboli della Palestina anche per via dei suoi i colori sono quelli della bandiera palestinese: il rosso, il bianco, il nero e il verde

In foto uno degli striscioni portati in corteo dagli manifestanti

SIMBOLO DELL'ANGURIA /2
- L'anguria è stato scelta anche per via del suo valore simbolico: il frutto infatti da sempre simboleggia fertilità e abbondanza. Ma c’è anche un motivo storico: Nel 2007, subito dopo la Seconda Intifada, l'artista Khaled Hourani creò The Story of the Watermelon per un libro intitolato Subjective Atlas of Palestine. Da lì la sua immagine stilizzata di una fetta di anguria è diventata una vera e propria bandiera