
È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell'incidente alla centrale elettrica Enel del lago sull'Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici che lavoravano su adeguamenti dell'impianto. Le vittime avevano 36, 45 e 73 anni. Proseguono le ricerche dei dispersi, tra le macerie e sott'acqua. Mattarella ha auspicato che sia fatta piena luce su quanto accaduto
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È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell'incidente di ieri alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana, sull'Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici (molti di ditte esterne) che lavoravano su adeguamenti della centrale. Le vittime avevano 36, 45 e 73 anni. Proseguono le ricerche dei dispersi, tra le macerie e sott'acqua. Verifiche sul collaudo e sui subappalti dei lavori. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo. Domani a Bologna sciopero e grande manifestazione contro le morti sul lavoro indetti da Cgil e Uil: "Non si sa per chi lavoravano le vittime". Inchiesta al via, accertamenti e consulenze ai periti.
Gli approfondimenti:
- IL VIDEO
- CHI ERANO LE VITTIME
- IL RACCONTO DI UN SUPERSTITE
- COSA POTREBBE ESSERE SUCCESSO
- LE FOTO
- LE REAZIONI
- I PRECEDENTI
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Le ricerche dei dispersi proseguono ma le speranze sono poche. VIDEO

Chi erano le vittime dell’incidente nella centrale
Le tre vittime identificate nella strage alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Proseguono le ricerche, particolarmente complicate, dei quattro dispersi. I RITRATTI
Riprese le ricerche dei dispersi: "Poche speranze"
Le ricerche dei quattro dispersi della centrale di Suviana sono riprese alle otto di sera, dopo una giornata passata a ristabilire le condizioni di sicurezza per permettere l'intervento dei Vigili del fuoco. Per farlo è stata messa in sicurezza una condotta che rischiava, in caso di rottura di una valvola, di far travolgere i soccorritori dall'acqua. Sono stati prelevati gli oli presenti nella vasca al centro delle operazioni e poi sono entrate in campo le pompe idrovore, per eliminare l'acqua che dalla notte scorsa entrava nella centrale. Per aiutare i pompieri, Enel ha anche abbassato il livello del bacino di Suviana di almeno un metro, anche se non è escluso che poi abbia proseguito. Ora si andrà avanti per tutta la notte ai livelli meno 8, meno 9 e meno 10. Con quali speranze, nessuno si fa eccessive illusioni: "Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea", aveva detto già di prima mattina Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. Per ora però il bilancio resta quello del primo giorno: tre morti, quattro dispersi, cinque feriti.
Bernabei: "Stiamo lavorando con le autorità per accertare cosa non ha funzionato"
Nell'esprimere innanzitutto "cordoglio per questo evento tragico", l'ad Bernabei ha spiegato che "stiamo lavorando e lavoreremo con le autorità per accertare cosa non ha funzionato. Adesso è presto per dirlo e stiamo lavorando con i vigili del fuoco e la protezione per accertare i fatti quanto prima perché in questo evento, per quello che si è prodotto, il danno che si è manifestato è enorme ma il danno più importante è quello in termini di vite umane: Adesso è il momento di stare vicino alle persone, alle famiglie". Il manager ha aggiunto che "allo stesso tempo si deve lavorare in modo coordinato e in sicurezza per cercare i dispersi". Alla centrale, ha proseguito Bernabei, "il primo collaudo erastato fatto già mesi fa e poi è cominciato il secondo collaudo. Questa centrale è composta da due gruppi speculari, erano già terminate le attività di montaggio e collaudo del primo gruppo e terminate le attività di montaggio del secondo gruppo. In questi giorni erano in corso le prove di funzionamento quindi il collaudo del secondo gruppo quando è successo l'evento".
Bernabei: "Coinvolti lavoratori specializzati"
"Le persone che stavano nella centrale quando è successo l'evento sono persone che lavorano per queste aziende, che abbiamo scelto, leader nel settore, riconosciute in modo universale, prestigioso, come Siemens, Voith e Abb oltre che per Enel Green Power". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel Green Power Salvatore Bernabei a 'Cinque minuti' rispondendo a Bruno Vespa che aveva chiesto perché i sindacati dicono che non si sapeva per chi lavorassero le persone coinvolte nell'incidente della centrale idroelettrica di Suviana. "Proprio per come lavoriamo - ha spiegato Bernabei - questa è una centrale i cui lavori erano stati pianificati già dal 2022 e dato l'elevato grado di specializzazione, parliamo di un aggiornamento tecnologico, abbiamo scelto le aziende leader nel settore riconosciute in modo universale, prestigioso come Siemens, Voith e Abb quindi le persone che stavano nella centrale quando è successo l'evento sono persone che lavorano per queste aziende oltre che per Enel Green Power".
Comandante Vvf: "Ricerche sospese per qualche ora"
La centrale "è un edificio che va in profondità a poco piu di 40 metri sotto il livello del lago. Ovviamente questa centrale si sviluppa in profondità - ha spiegato il comandante regionale dell'Emilia Romagna dei Vigili del Fuoco, Francesco Notaro - perche c'è necessità che l'acqua che arriva da monte da un'altezza maggiore arrivi con una potenza tale da porter fare girare le turbine che trasformano questa forza motrice meccanica in energia elettrica". L'esplosione, ha proseguito Notaro, "ha distrutto quella parte di edificio all'interno del quale era contenuta la turbina e il generatore di corrente. Poi si è allagato il piano -9 e il piano -8 inizialmente presentava solo dei crolli di solaio dove stavamo ricercando ancora delle vittime". "Abbiamo ripreso le ricerche che sono state sospese per qualche ora - ha detto ancora - in quanto l'acqua che ieri sera aveva raggiunto il livello -9 si era stabilizzata verso le 10:22 poi ha cominciato a risalire nuovamene quindi c'era il rischio anche per i soccorrittori di essere invasi dall'acqua".
Comandante Vvf: "Impressionato dai volti dei colleghi"
Quando è sceso nella centrale idroelettrica di Suviano il comandante regionale dell'Emilia Romagna dei Vigili del Fuoco, Francesco Notaro, è rimasto impressionato dalle facce dei colleghi che risalivano: "Sì perche soprattutto nei primi momenti non c'era certezza di quante persone c'erano da soccorrere, erano rimaste incastarate", ha risposto a Bruno Vespa a 'Cinque minuti su Rai1. "Certamente alcuni degli operai erano riusciti ad uscire fuori da soli e soccorsi dal 118. Nei piani più giù sono andati solamente gli operatori piu esperti e individuato al piano -8 le prime tre vittime che nel corso della serata di ieri sono state recuperate", ha raccontato Notaro. "Quando sono arrivato sul posto c'era ancora molto fumo quei piani erano accessibili solo muniti di autoprotettore e di dispositivi di protezione individale quindi anche la visibilità non era ancora ottima per iniziare le ricerche nei piani sotterranei", ha ricordato ancora l'ingegnere dei vigili del fuoco.
Dipendente Engineering: "Vivo perché in mutua"
"In questi giorni sono in mutua, mi sono fatto male fuori dal lavoro. Ma eravamo già stati all'interno della centrale di Suviana, almeno 4-5 volte". A raccontarlo è Diego Ottonello, operaio di 45 anni da due anni dipendente dell'azienda Engineering automation srl, che ha sede legale a Mele (Genova), per la quale lavoravano le vittime. "C'ero stato anche io - continua - prima di farmi male. Andavamo sempre con il nostro titolare, Mario Pisani (una delle vittime, ndr), che ci spiegava cosa fare. I miei colleghi sapevano cosa fare, non escludo ci sia stato qualche altro problema". "Loro erano andati là per effettuare una supervisione ad un lavoro che era già stato fatto da altri. Non dovevano neanche trovarsi lì. Erano brave persone, grandi lavoratori".
Un superstite: "Una fiammata, lo scoppio e poi il fumo"
Una fiammata, lo scoppio e poi il fumo. È conciso il racconto fatto da un sopravvissuto dell'esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargio sul lago di Suviana, nel Bolognese. LE PAROLE DI UN SOPRAVVISSUTO
Da Enel Green Power un fondo da 2 milioni
Enel Green Power, "a seguito del grave incidente occorso nella centrale di Bargi (Bologna), ha istituito un fondo immediato di due milioni di euro per consentire alle persone coinvolte e alle loro famiglie di far fronte alle prime necessità e urgenze". Lo annuncia l'azienda in una nota. "Fin dalle prime ore dell'accaduto, Enel Green Power si è adoperata per fornire assistenza attraverso l'invio sul posto e presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti di un team di psicologi, la messa a disposizione di camere d'albergo e sostegno logistico per i nuclei famigliari coinvolti. Enel Green Power - conclude la nota - sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime".
Analisi Arpae sulle acque del lago
Arpae ha fatto tre tipologie di prelievi delle acque intorno alla centrale: due nel lago, uno di fronte all'impianto e uno al centro del bacino, e un terzo all'interno della vasca dove si stanno eseguendo le operazioni. Lo ha spiegato Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla Protezione Civile. "Questi prelievi dovranno caratterizzarsi dal punto di vista della presenza di olii e idrocarburi che noi abbiamo in superficie all'interno dell'acqua", ha detto. Hera, gestore dell'idropotabile, "a sua volta sta svolgendo dei campionamenti in continuo, per valutare la presenza di questi olio e idrocarburi. Non se ne stanno rilevando, quindi le indagini stanno andando bene e soprattutto a livello precauzionale ha messo anche una barriera utile per assorbire eventuali idrocarburi che in questo momento non presenziano". I risultati delle analisi di Arpae arriveranno domattina, ma il campionamento proseguirà.
Abbassato di un metro il livello del lago
Enel ha abbassato il livello del lago di Suviana "per consentire ai Vigili del fuoco di fare una migliore ispezione delle opere che sono poste nell'impianto stesso". Lo ha detto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, assessora con delega alla protezione civile. "Non c'è nessuno svaso massivo del lago di Suviana, sono parametri di gestione che si fanno regolarmente quando ci sono operazioni di emergenza di questo genere", ha detto. Il livello del lago è stato abbassato di circa un metro, si potrà arrivare fino a 5-7 metri.
Vvf: "Alle 20 riprendono le ricerche dei dispersi"
"Entro questa sera riprenderanno le operazioni con il personale e quindi riprenderemo a tutti gli effetti la ricerca massiva all'interno dei piani meno 8, meno 9 e meno 10 dove pensiamo di trovare le persone che sono rimaste coinvolte in questo incidente", dice Calogero Turturici, comandante provinciale dei Vigili del fuoco, fuori dalla centrale del lago di Suviana, precisando che le ricerche ripartiranno dalle 20. "Abbiamo stabilizzato il rischio idraulico all'interno del pozzo, c'era una condotta premente che poteva essere un rischio inaccettabile per gli operatori di soccorso". "Intanto che abbiamo messo in sicurezza la condotta - ha spiegato Turturici ai cronisti - abbiamo continuato a fare del monitoraggio strumentale al livello meno 9". Per intervenire "è stata svuotata dall'acqua la pressione che minacciava, in caso di rottura catastrofica della valvola di fondo, di invadere il locale con circa 11mila metri cubi di acqua che spingevano a una pressione di circa 45 atmosfere. Adesso possiamo procedere in sicurezza"
Il parere dell'esperto sulle cause dell'esplosione
Ai microfoni di Sky TG24 il docente di Idraulica del Politecnico di Milano, Francesco Ballio, spiega cosa potrebbe aver causato l'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi. L'INTERVISTA
Idrovore al lavoro per svuotare locali allagati
Stanno proseguendo le operazioni per svuotare i locali allagati dove si sono verificati lo scoppio e il crollo. In base a quanto si apprende, con alcune idrovore si sta aspirando l'acqua, un intervento che richiederà ancora alcune ore. Al termine, in base alle prime informazioni, si dovrà rimuovere uno strato di olio, poi i detriti. Solo a quel punto si riprenderanno le operazioni per cercare i quattro dispersi. In volo, nel tardo pomeriggio, si sono alzati anche i droni. Sembra che poi si possa tentare, con i sommozzatori, l'accesso ai locali crollati anche entrando da alcune grate, da cui esce l'acqua e che si sta valutando come via di accesso.
Inchiesta per disastro e omicidio colposo
Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell'Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.
Ue: "In contatto con l'Italia su soccorsi"
La Commissione europea segue "da vicino gli sviluppi e le operazioni di salvataggio" dopo l'esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, sull'appennino bolognese, ed è "in contatto con le autorità italiane e con Enel". Lo riferisce su X la commissaria Ue all'Energia, Kadri Simson. "Sono profondamente addolorata per il tragico incidente. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e dei feriti o ancora dispersi", aggiunge.
Schlein: "Tragedia inaccettabile"
Musumeci: "In arrivo a Suviana un team della Protezione civile"
Un team del Dipartimento nazionale della Protezione civile sta raggiungendo a Suviana (Bologna) il luogo dell'esplosione per rafforzare il coordinamento delle strutture operative che sono impegnate nelle operazioni di soccorso e per supportare la Regione Emilia-Romagna: lo annuncia il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. "Non posso che esprimere profondo cordoglio per le vittime e la mia vicinanza alle famiglie dei dispersi", aggiunge. "Desidero anche ringraziare tutti i soccorritori che da martedì pomeriggio sono in azione per portare avanti le difficili operazioni di ricerca".
Vertici Enel esprimono cordoglio e solidarietà
Il presidente, l'amministratore delegato, tutto il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale di Enel holding "esprimono il più profondo cordoglio ai famigliari delle vittime e solidarietà per tutte le persone coinvolte nel tragico evento di Suviana e sono vicini ai colleghi di Enel Green Power". Lo si legge in una nota del gruppo. "Ringraziano inoltre il corpo dei Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine, la protezione civile e i soccorritori tutti per l'opera che hanno prestato e continuano a prestare in queste ore", conclude la nota.
La ministra Calderone sul luogo della tragedia. VIDEO
Schlein: "A Suviana un'altra strage, ora basta"
"È un'altra strage di lavoratori non possiamo più accettare che questo accada, bisogna che la sicurezza sul lavoro diventi la priorità in questo Paese", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, arrivata sul luogo dell'esplosione. Schlein sottolinea "la necessità che si faccia piena luce e chiarezza sulla dinamica dell'accaduto". "Una tragedia immane - commenta - Siamo qui a portare la massima vicinanza ai familiari dei lavoratori che sono rimasti uccisi, a quelli dei feriti e di quelli che si stano cercando, la nostra gratitudine ai soccorritori cui va tutto il nostro supporto, vicinanza alla comunità ferita dalla tragedia".
Calderone: "Serve sicurezza per soccorritori"
"C'è da tenere in considerazione che chi scende tanti metri sottoterra, come stanno facendo i soccorritori, lo deve fare in sicurezza. E in questo momento bisogna attendere che si creino alcune situazioni di sicurezza, dando loro la possibilità di poter agire in modo efficace. Io credo che ci sia veramente da sottolineare la grandissima professionalità delle squadre di soccorso che sono qui impegnate, che non hanno paura di fare un passo in più pur di restituire alle famiglie i loro cari. Aspettiamo sperando di avere risultati e notizie in poco tempo", ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sul luogo della tragedia.
Calderone: "Sui subappalti siamo intervenuti"
"Non sono io l'inquirente ma soprattutto non ho le valutazioni. Qui si stava facendo un intervento di manutenzione affidato a persone che avevano la professionalità specifica, perlomeno questo è quello che emerge dalle prime valutazioni", ha detto la ministra Calderone a chi le chiedeva delle critiche dei sindacati per le norme sui subappalti. "In generale il tema dei subappalti è un tema importante, noi abbiamo fatto degli interventi nel decreto Pnrr bis proprio per definire e anche circoscrivere le situazioni in cui si utilizzano in modo improprio alcune tipologie di contratti. Non è un caso che abbiamo scelto di reintrodurre il reato penale per la somministrazione illecita di manodopera, vuol dire anche per gli appalti".
Calderone: "Investire su cultura sicurezza"
"Abbiamo bisogno veramente di investire su una cultura della sicurezza che dev'essere una cultura della vita, che deve essere di ognuno di noi, perché avere cura della nostra vita vuol dire avere cura e rispetto anche della vita degli altri e questo è un elemento fondamentale", ha detto la ministra del Lavoro Calderone, davanti alla centrale elettrica di Bargi. "Le norme ci sono, ne stiamo mettendo in campo di nuove, ne abbiamo varate recentemente, siamo anche consapevoli che ci sono delle situazioni in cui ci sono anche degli utilizzi impropri di alcune tipologie e contratti di lavoro e queste cose devono essere giustamente sanzionate e soprattutto anche individuati gli strumenti per evitare che avvengano nuovamente degli incidenti basati su questo", ha aggiunto.
Calderone: "Prematuro parlare di dinamica"
Vorrei darvi l'impressione di quella che è la dimensione di una tragedia veramente immensa. È ancora molto difficile definire qual è il complesso e la dinamica dei fatti, si rischierebbe di cadere nella retorica oppure di dire delle frasi fatte. Sono qui perché qui ci sono ancora dei lavoratori devono essere recuperati", ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, alla centrale elettrica del lago di Suviana. "Credo che sia prematuro descrivere una dinamica dei fatti che ancora non è accertata e soprattutto lanciarsi, come ho visto che ha fatto qualcuno, in valutazioni e affermazioni su quelle che potrebbero essere state le cause dell'incidente. Dobbiamo il rispetto al lavoro dei soccorritori, delle famiglie e di chi avrà il compito di definire il quadro esatto di ciò che è successo".
Vvf: "Sommozzatori giù ma visibilità è nulla"
"Siamo sempre all'interno della centrale, i sommozzatori sono dentro per mettere in sicurezza lo scenario, non si stanno immergendo, abbiamo visibilità nulla, si procede tastando passo passo, non è una condizione compatibile col rischio che possiamo essere raggiunti da una valanga d'acqua", chiarisce Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. Quanto alle speranze di trovare qualcuno in vita a 24 ore dall'intervento risponde: "L'area è stata sottoposta prima a una esplosione, poi a un incendio, un crollo, un allagamento. Credo che questo renda oggettiva la situazione". "Stiamo ripianificando l'intervento per poter riprendere a pieno ritmo le operazioni di ricerca" dei quattro dispersi. "Il piano meno 8, dove ieri lavoravamo", da stanotte si è riempito d'acqua che ora ha raggiunto un metro, "questo impedisce le operazioni di ricerca classiche. Stiamo combattendo contro questa situazione complessa. Non abbiamo tempi certi, sono operazioni lente e difficili".
Prosegue il lavoro dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. VIDEO
La ministra Calderone in Comune a Camugnano
La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, è arrivata oggi al Comune di Camugnano teatro dell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. In municipio ha incontrato il sindaco, i comandanti provinciali dei vigili del Fuoco e dei Carabinieri, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro e l'assessore regionale Vincenzo Colla.

©Ansa
Superstite: "Una fiammata, lo scoppio poi il fumo"
"Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo". È questo il racconto che un superstite della strage di Suviana, Pierfrancesco Firenze, ha fatto alla moglie, Emilia Ferdighini, accorsa sul luogo della tragedia. "Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio", aggiunge la donna. Pierfrancesco Firenze, spezzino come la famiglia, vive nella casa dell'Enel in cima alla diga di Suviana. "Non capivo cosa fosse successo - racconta ai giornalisti la donna - l'ho appreso dal telegiornale. Sapendo che lui è qua, che lavora qua ero un po' spaventata". Quando la moglie lo ha sentito, le prime parole sono state: "Tutto bene, io tutto bene, però, purtroppo è successo". "Era un po' sotto choc. È un dipendente dell'Enel. Si conoscono un po' tutti qua non sono in tanti", spiega la donna.
Bombardieri: "Già segnalati problemi sicurezza a Suviana"
"Già nel 2022 la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell'impianto. La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso", ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Dimesso dall'Ospedale di Cesena il ferito 25enne
È stato dimesso, dall'Ospedale 'Bufalini' di Cesena, uno dei due feriti condotti nel pomeriggio di ieri nella struttura romagnola a seguito dell'esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana. A uscire dall'ospedale, con una prognosi di 30 giorni, il più giovane dei ricoverati, un 25enne che aveva riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e per questo era stato ospitato nell'area Osservazione Breve Intensiva del Pronto Soccorso. È quanto spiegato in un bollettino medico del 'Bufalini'. Resta invece ricoverato nel reparto Centro Grandi Ustioni con una prognosi riservata, l'altro ferito un 42enne che ha ustioni su oltre il 15% del corpo.
Calderone a Suviana per rappresentare vicinanza del governo
Il ministro del lavoro Calderone è a Suviana "per rappresentare la vicinanza del governo" alle persone colpite dall'incidente e ai soccorritori impegnati nelle operazioni. Lo ha detto durante il question time il ministro per le relazioni con il Parlamento Roberto Ciriani che ha sostituito la collega Marina Elvira Calderone.
L'acqua continua a salire, in arrivo idrovore
Lo scenario per i soccorritori a Suviana resta "difficilissimo", "dobbiamo capire perché l'acqua continua ad alzarsi, finché non abbiamo capito questo l'operazione è a rischio. Potremo operare in modo più rapido a partire credo da stasera se si blocca l'afflusso d'acqua", ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. "Da dove arriva l'acqua non lo sappiamo, se lo sapessimo saremmo in grado di capire la situazione. Probabilmente dalla conduttura a monte, che lentamente si sta svuotando. Se avremo conferma, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza". Intanto da Bologna sono in arrivo delle idrovore.
Studenti scampati alla strage pochi minuti prima dell'esplosione
Una sessantina di studenti di terza media sono scampati alla strage di Suviana per pochi minuti. Poco prima dell'esplosione, infatti, stavano visitando la centrale idroelettrica quando sono andati via perché uno degli insegnanti si era insospettito per un "cattivo odore". A raccontare quanto accaduto è Il Resto del Carino che ha raccolto la testimonianza della preside delle scuole Muratori di Vignola, Brunella Maria Maugeri. "Sono andate in gita tre classi di terza alla centrale idroelettrica di Suviana, accompagnate da sei docenti - ha raccontato -. Altre tre classi di terza sarebbero dovute andare a fare la stessa gita oggi. Appena ho saputo dell'accaduto ho telefonato con il cuore in gola a un docente che stava accompagnando gli studenti. Ero terrorizzata mentre stavo chiamando, perché sapevo appunto che era prevista una visita alla centrale. Appena ho sentito il docente, ho tirato un sospiro di sollievo: i nostri studenti e i docenti erano tutti salvi. Ho appreso che stavano facendo merenda a circa un chilometro di distanza dalla centrale, dopo averla visitata. Sentendo però un cattivo odore mentre stavano mangiando, i docenti hanno deciso di fare spostare tutti gli studenti, anticipando la seconda tappa, che prevedeva la visita a Rocchetta Mattei".
Bonaccini: "Tragedia che ha sconvolto Italia". VIDEO
Il ferito ricoverato a Parma ha ustioni su metà corpo
Ha ustioni gravi sul 40-50% del corpo il lavoratore di 54 anni ferito in seguito all'esplosione sommersa della centrale idroelettrica di Bargi e che si trova ricoverato in rianimazione con prognosi riservata all'ospedale di Parma. L'uomo è originario del Padovano. Le condizioni sono considerate stabili ma critiche.
Hera: garantita la qualità dell'acqua del lago
È garantita la qualità dell'acqua prelevata dal lago di Suviana, dove ieri è avvenuta l'esplosione sommersa alla centrale idroelettrica di Bargi. Lo assicura il gruppo Hera in una nota. Il gruppo sottolinea di essere "in contatto costante con tutte le istituzioni e con la Protezione Civile ed è impegnato nel garantire il servizio idrico sui territori dell'Appennino vicini alla centrale idroelettrica di Bargi. Subito dopo la tragedia il Gruppo Hera ha intensificato i monitoraggi sulla qualità dell'acqua prelevata dal lago di Suviana, senza registrare alcuna anomalia. Peraltro, il servizio idrico per i comuni di Alto Reno Terme (frazione di Porretta), Castel di Casio, Gaggio Montano, alcune frazioni di Grizzana Morandi e di Vergato, è pienamente presidiato dal successivo processo di potabilizzazione dell'impianto Hera di Suviana". Il Gruppo Hera esprime profondo cordoglio per le vittime e preoccupazione per feriti e dispersi in seguito all'incidente.
Sommozzatori Finanza: struttura sana all'esterno
Il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini, ha riferito che "la struttura è sana e non riporta problemi all'esterno. Al momento sono state sospese le ispezioni interne: ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C'è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche".
Dal Veneto speleosub Vigili del fuoco
Quattro sommozzatori, speleosub dei Vigili del fuoco di Vicenza e Venezia, hanno raggiunto la notte scorsa la diga di Suviana nell'appenino bolognese nel comune di Camugnano per partecipare alle attività di soccorso presso la centrale idroelettrica. Nella giornata di ieri l'incidente nei piani sotto il livello dell'acqua dell'impianto.
Bonaccini: non ci si può abituare a così tanti morti sul lavoro
"Adesso è il momento di continuare a cercare i dispersi e lavorare per curare i feriti. Però presto vogliamo sapere cosa sia successo perché sono cose abbastanza intollerabili", ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, giunto alla centrale di Suviana. "Faccio mie le parole del presidente Mattarella, che mi ha chiamato già ieri, ancora una volta così vicino a questa comunità spesso ferita in questi anni. Ha detto bisogna fare piena luce, fare piena luce significa appurare tutta la verità. Non voglio puntare il dito contro nessuno, saranno i magistrati, coloro che fanno le indagini a doverci dire che cosa è successo ma certamente non ci si può abituare a vedere così tanti morti sui luoghi di lavoro", ha aggiunto Bonaccini.
In azione anche i droni acquatici
Il comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, Ettore Bramato, anche oggi ha raggiunto la centrale idroelettrica di Bargi: "Ancora nessun passo avanti nella ricerca dei dispersi. C'è un problema di pressione dell'acqua, che al momento è monitorata e ha riempito il nono e decimo piano. Al lavoro ci sono i vigili del fuoco e i sommozzatori dell'Arma, poi sono in azione anche i droni acquatici dei carabinieri, di varie dimensioni. Stanno arrivando i parenti dei dispersi e alcuni sono già all'interno qui in una tensostruttura. La prefettura e la Protezione civile hanno messo a disposizione per loro un supporto psicologico".
Il "commissioning manager" disperso
È in pensione da un anno ed ha un profilo professionale alto, da vero esperto, quello di "commissioning manager", Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, uno dei dispersi della strage di Suviana. È quanto si apprende da fonti sindacali, secondo cui quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano (Caserta) si occupava della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche. Compito che da un anno svolgeva per una ditta di Ortona (Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas, e di tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto è stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.
Le parole dell'Ad di Enel Green Power. VIDEO
"Questo non è il momento perchè non è possibile e non è nemmeno opportuno parlare di cause. La situazione è complessa le nostre energie sono per aiutare ler famiglie e dare una mano ai Vigili del Fuoco coordinandoci insieme in questi lavori di soccorso per recuperare i superstiti", ha detto Salvatore Bernabei, amministratore delegato di Enel Green Power, società cui fa capo la centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nel Bolognese. "Faremo tutti gli accertamenti del caso - ha osservato - stiamo già collaborando con le autorità e continueremo a farlo per accertare i fatti. Adesso non è possibile non è il momento di avere delle risposte sulle cause. I lavori che erano in corso in questa centrale - ha argomentato ancora - erano dei lavori di aggiornamento tecnologico e in particolare stavano realizzando le prove di collaudo sul secondo gruppo. Le prove sul primo gruppo si erano già realizzate, nelle settimane scorse, ed erano già concluse. Ieri - ha chiuso Bernabei - stavano realizzando le prove del secondo gruppo".
Calderone nel pomeriggio alla centrale
La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, a quanto si apprende, sarà nel primo pomeriggio alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana.
Bernabei: attivati team di supporto psicologico
Dei "team di supporto psicologico" per aiutare le famiglie delle vittime e di chi è stato colpito dall'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. A metterli a disposizione, Enel Green Power, società cui fa capo la centrale emiliana. "Voglio manifestare a tutti il più profondo cordoglio per le vittime e le loro famiglie - ha osservato in un punto stampa l'amministratore delegato della società energetica", Salvatore Bernabei . "Adesso dobbiamo aiutarle, per questo abbiamo già predisposto sia qui in centrale ma anche presso gli ospedali dove ci sono i feriti dei team di supporto psicologico con tutta la logistica, gli hotel, affinché queste persone che stanno vivendo un momento molto più difficile di noi, possano essere supportate adeguatamente". Quindi, ha proseguito, "sono molto colpito a livello personale da questa tragedia. Perché questa è una tragedia. Siamo colpiti come azienda, come Enel Green Power, siamo colpiti come comunità e come settore. Questo è un momento delicatissimo per tutti quanti. La cosa più importante in questo momento è stare vicino alle famiglie, cosa - ha concluso Bernabei - che stiamo facendo e anche con azioni concrete".
Camugnano proclama il lutto cittadino
Lutto cittadino proclamato a Camugnano, comune sull'Appennino bolognese sconvolto dall'esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi nel lago di Suviana. Lo ha detto il sindaco Marco Masinara sottolineando che l'impianto per il territorio mai è stato percepito come "una fonte di rischio" ma semmai di lavoro, una risorsa "per le famiglie che lo vivono". Fino alla "inspiegabile" tragedia di ieri.
Bernabei: "Scelte le società migliori"
"Per fare questi lavori di aggiornamento tecnologico di fornitura, montaggio e collaudo, avevamo scelto tra le migliori ditte, le migliori società nel campo dell'elettrico e dell'idroelettrico: Siemens, Abb, Voith". Così Salvatore Bernabei, ad di Enel Green Power, alla centrale di Suviana. "Quando mi rivolgo a un contractor, il contractor è sinonimo di prestigio e serietà". E a chi gli chiedeva dei subappalti ha replicato: "Questa domanda la deve rivolgere ai contractor, che a loro volta possono rivolgersi ad altri specialisti, perché i lavori che stavamo facendo qua sono lavori che si possono fare solo da parte di specialisti".
Lepore: tutta Bologna scenda in piazza
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha lanciato un appello a partecipare alla manifestazione indetta domani da Cgil e Uil: "Invito tutte e tutti a partecipare domani al corteo che partirà da Piazza XX Settembre, con concentramento alle 9. Abbiamo bisogno di una grande manifestazione per dire basta alle morti sul lavoro e stare accanto ai colleghi e ai familiari delle vittime, ai feriti a quanti oggi sono nell'angoscia per i dispersi. Dobbiamo esserci domani".
Carabinieri al lavoro per sentire i testimoni
Mentre proseguono le ricerche dei dispersi, i carabinieri sono a lavoro già da ieri per capire cosa ha provocato l'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi. Una inchiesta che non sarà semplice, coordinata dal pm Flavio Lazzarini, con la supervisione del procuratore capo Giuseppe Amato: entrambi i magistrati ieri si sono recati sul posto. Come prima cosa verranno sentiti, appena possibile, i feriti più lievi e gli operai rimasti illesi. Già ieri gli investigatori hanno raccolto alcune testimonianze, ancora però confuse e parziali, quindi bisognerà risentire meglio i loro racconti, in modo ufficiale, nei prossimi giorni. Allo stesso modo i carabinieri raccoglieranno informazioni sentendo i dirigenti della Enel Green Power, l'ente che gestisce la centrale. Nell'impianto da un anno era in corso la manutenzione, ma bisognerà capire con esattezza che tipo di lavori si stavano effettuando, i ruoli delle ditte in appalto e degli operai specializzati impiegati nella centrale. Probabile poi che per accertare cosa ha innescato l'esplosione servirà una perizia.
Vittima 73enne era esperto impiantistica
"Non era il classico operaio che lavora fino a tardi per integrare il reddito, ma probabilmente era lì come consulente esterno considerando la sua esperienza in materia impiantistica". Lo ha detto all'Ansa Francesco Leo, il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, il paese del Tarantino in cui risiedeva Mario Pisano, di 73 anni, una delle tre vittime della strage. Secondo il sindaco, Pisano "aveva gestito una ditta che realizzava impianti in strutture di una certa rilevanza come inceneritori, svolgendo lavori anche per enti pubblici". Fino a pochi anni fa risiedeva a San Marzano dove vive una figlia e alcuni nipoti.
Elly Schlein diretta a Suviana
La segretaria del Pd Elly Schlein, a quanto si apprende, si sta recando a Suviana, luogo del disastro della centrale idroelettrica di Enel Green Power.
Chi sono i lavoratori dispersi
Hanno fra i 37 e i 68 anni i quattro lavoratori che ancora risultano dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana. I loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera; Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.
Sindaco San Marzano: "Tragedia inaccettabile"
"Anche Mario perde la sua vita lavorando. Una strage senza fine in un Paese che si definisce civile ed avanzato. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari, giunga un forte abbraccio da tutta la comunità". Lo afferma suo social il sindaco di San Marzano di San Giuseppe (Taranto) , Francesco Leo, a proposito di una delle tre vittime della strage di Suviana, Mario Pisano, che risiedeva nel paese. "Ieri sera la notizia cominciava a circolare - dice il sindaco - Questa mattina la conferma, ancora una volta terribile, inaccettabile".
Ferito più grave ustionato per 15%
Ha ustioni non dappertutto troppo profonde su oltre il 15% del corpo il ferito più grave, 42 enne, dei due ricoverati al Bufalini di Cesena. La direttrice facente funzione della direzione medica dell'ospedale spiega: "È sedato ed è in trattamento, è in terapia intensiva del Centro grandi ustionati". L'altro ferito, di 25 anni, "è in osservazione di breve intensità e sta facendo accertamenti". Il 42enne, precisa, "avrà un decorso più lungo, anche perché ha pure problemi all'apparato respiratorio per le inalazioni. Per il ragazzo invece nel pomeriggio avremo notizie se potrà essere dimesso". "Non ho parlato con lui - spiega la dottoressa a proposito del 25enne - ma so che è sempre stato lucido, qui ci sono le famiglie, so che ha dormito tutta la notte".
Un disperso e un ferito sono veneti
Due operai veneti, dipendenti di aziende del gruppo Enel, risultano coinvolti nel disastro della centrale idroelettrica di Suviana. Lo riportano i quotidiani locali. Al reparto Grandi Ustioni dell'ospedale Pisa vi è un veneziano, Sandro Busetto, 59 anni, che fa parte dell'unità specialistica di Enel al lavoro nella centrale. Stando alle prime informazioni è uno specialista di supporto nel settore dei test del settore idrico. Tra i dispersi in seguito all'esplosione vi è Adriano Scandellari, residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzone di O&M Hydro. La comunità parrocchiale dove vive ha aperto la chiesa stamani per una preghiera a lui dedicata.
Alla Camera un minuto di silenzio
Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, durante i lavori odierni della Camera ha ricordato le vittime di Suviana e chiesto ai colleghi parlamentari un minuto di silenzio.
Ferito Sant'Orsola con problemi respiratori
È "in condizioni di stabilità clinica" anche se "preoccupa certamente il quadro respiratorio". Sono queste le condizioni di Jonathan Andrisano, operaio di 35 anni della centrale elettrica Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana ricoverato da ieri pomeriggio al Sant'Orsola di Bologna, fatto da Tommaso Tonetti, direttore della Terapia Intensiva Polivalente. L'uomo "è in prognosi riservata" ma in condizioni di "stabilità clinica". È ricoverato "per un problema di inalazione di fumi. È stato intubato sul posto, lo stiamo mantenendo intubato e ventilato meccanicamente - ha spiegato Tonetti - Il paziente sta rispondendo alle terapie sia respiratorie sia dei parametri vitali".
Parroco Settimo: aiuteremo la famiglia di Tanase
"Oggi ho visitato la famiglia e ho detto una preghiera cercando di rafforzarli. Come parrocchia ci occuperemo di tutto il necessario per il funerale per aiutare chi è rimasto" Le parole, affidate a Facebook, sono del sacerdote Paolo Porcescu, parroco della chiesa ortodossa di Settimo Torinese (Torino), dove viveva Pavel Petronel Tanese, tra le vittime dell'incidente alla centrale, che viene ricordato come "marito e padre di due gemelli". "Sono state avvisate le autorità consolari - spiega il sacerdote - che hanno comunicato direttamente con la console Mirela Dumitrescu, nonché con la sindaca Elena Piastra, che ci hanno assicurato tutto il supporto necessario".
I soccorritori nella centrale

©Ansa
Si entra nella centrale anche con i gommoni
I soccorritori stanno tentando di accedere alla centrale elettrica del lago di Suviana anche con i gommoni. "Stiamo entrando anche coi gommoni dalla parte del lago", ha spiegato Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del fuoco. "Le operazioni sono molto difficili, lunghe, stiamo facendo tutto il possibile. Stiamo ancora valutando le condizioni di sicurezza della struttura, per consentire ai vigili del fuoco all'interno di operare in una condizione che consente anche vie di fuga in caso di allagamento improvviso". Il punto non è tanto la tenuta della struttura in sé, quando le condizioni all'interno. "Il fondo è visibilità zero, all'interno è visibilità zero, ci sono sostanze e detriti, quindi si lavora tastando, toccando. È una situazione molto complessa, le operazioni sono lunghe, ci teniamo a dirlo per non creare aspettative immediate. Le condizioni di sicurezza sono prioritarie per i vigili del fuoco che stanno lavorando al di sotto del livello dell'acqua del lago". Se ieri sera il piano meno 8 era ancora emerso, l'acqua è aumentata: "In questo momento c'è più di mezzo metro, sta salendo, dobbiamo capire qual è l'ingresso da dove sta entrando l'acqua e in base a quello capire le condizioni di rischio per i vigili del fuoco che stanno lavorando sotto".
Il ricordo di una delle vittime
"Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto un grande lavoratore". È il ritratto che il sindaco di Sinagra (Messina), Antonino Musca, fa di Vincenzo Franchina, 36 anni, uno dei lavoratori morti ieri nell'esplosione. "Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti. Conoscevo bene Vincenzo, ho avuto il privilegio di celebrarne le nozze a gennaio scorso, 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all'epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia. Persone di grandissima dignità per le quali non posso che avere solo belle parole". Vincenzo e la moglie, infermiera al Gaslini di Genova, originaria di un paese vicino Sinagra, avevano lasciato la loro terra per motivi di lavoro. Vivevano a Genova. "Vincenzo era dipendente di una ditta esterna che faceva lavori di manutenzione per Enel, non ricordo il nome", dice il sindaco. La famiglia Franchina è stretta nel dolore, "sicuramente verranno a Bologna ma non immediatamente visto che le salme sono sotto sequestro". "Ho ben poco fa fare - aggiunge Musca commosso - ma siamo a disposizione. Stiamo pensando sicuramente di proclamare il lutto cittadino".
Strage Suviana: domani a Bologna corteo in piazza Maggiore
Domani, in occasione dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil, a Bologna si terrà una manifestazione che partirà da piazza XX Settembre e giungerà in piazza Maggiore. Sono annullati i sette presidi indetti sul territorio. Lo sciopero è stato raddoppiato nella durata, da 4 a 8 ore, ed esteso a tutti i settori pubblici e privati. "Ci aspettiamo una risposta di massa della città, una risposta popolare che vada anche oltre la dimensione del mondo del lavoro", auspica il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli. A Bologna, ricorda Bulgarelli, l'incidente sul lavoro più grave degli ultimi anni prima di ieri risaliva al 2005, col disastro ferroviario di Crevalcore. "Per numeri più gravi bisogna andare indietro di 100 anni, ai tempi della Direttissima", spiega
Un ferito scaraventato a terra al piano -4
Era al piano meno quattro dell'impianto idroelettrico di Bargi uno dei cinque feriti della strage di Suviana quando è stato investito dall'esplosione. Si tratta di un giovane di 25 anni, originario di Gaggio Montano sull'Appennino bolognese, che si trova in condizioni stabili e non preoccupanti al Bufalini di Cesena. "Il ragazzo è un dipendente Enel, non di una ditta appaltatrice", dice il sindaco di Gaggio, Giuseppe Pucci. "Ha riportato ustioni alle mani, un po' al naso, una condizione per fortuna risolvibile". Il padre gli ha raccontato che il figlio si trovava al piano meno quattro quando si è scatenato l'inferno. È stato investito dal boato, scaraventato a terra, ma sull'ambulanza ieri pomeriggio è salito con le sue gambe. "Potrebbe essere dimesso a stretto giro".
Cgil: non si sa per chi lavoravano vittime
Due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel. Lo dice il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, giunto sul posto. "Quello che è grave è quello che non sappiamo. Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?".
Fiom e Uilm: "Suviana ennesima strage, basta morti sul lavoro"
"Basta morti sul lavoro": lo affermano le segreterie nazionali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, che "a seguito dell'ennesima strage sul lavoro nella centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna, decidono di dare copertura nazionale alle strutture territoriali e alle rappresentanze dei lavoratori in caso di estensione da 4 a 8 ore dello sciopero di domani, giovedì 11 aprile, già proclamato da Cgil e Uil". "Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle famiglie degli operai deceduti e dispersi, ai lavoratori feriti, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica di questa tragedia", affermano.
In pericolo di vita il ferito ricoverato a Pisa
Sarebbe in pericolo di vita, secondo quanto appreso, uno dei cinque tecnici rimasti gravemente feriti nell'esplosione, che si trova ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L'uomo ha ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Salme dei 3 morti all'ospedale Maggiore Bologna
A quanto si apprende sono state portate all'ospedale Maggiore di Bologna le salme dei tre lavoratori morti ieri nell'esplosione che si è verificata nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. I corpi dei tre operai sono stati posti sotto sequestro dall'autorità giudiziaria in vista della probabile autopsia che verrà eseguita.
Stazionarie le condizioni dei feriti
Sono definite stazionarie le condizioni dei quattro feriti dell'incidente alla centrale di Bargi ricoverati in diversi ospedali dell'Emilia-Romagna. Il quinto ferito è ricoverato a Pisa. Stabili i due lavoratori portati ieri pomeriggio all'Ospedale 'Bufalini' di Cesena. A quanto si è appreso entrambi sarebbero residenti nella zona in cui è avvenuta la tragedia. Dei due ricoverati nella struttura romagnola, uno, un ragazzo di 25 anni, ha riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e si trova in osservazione breve intensiva. L'altro paziente, un uomo di 42 anni, ha riportato ustioni di maggiore gravità, di terzo grado, è nel reparto 'Grandi Ustionati' in prognosi riservata. Le sue condizioni, a quanto appreso, preoccupano non tanto per l'estensione delle ustioni ma per la loro profondità. In rianimazione all'ospedale di Parma c'è un altro lavoratore ferito, di 54 anni. È in prognosi riservata, in condizioni stazionarie ma critiche sempre a causa delle ustioni. Ugualmente in prognosi riservata un altro lavoratore ferito, di 35 anni, ricoverato in rianimazione a Bologna al Sant'Orsola.
Enel: a Suviana erano in corso lavori di efficientamento
Una nota di Enel Green Power spiega che "in relazione al grave incidente occorso nella centrale di Bargi (BO), Enel Green Power esprime ancora profondo cordoglio e vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie. L'azienda continuerà a dare ogni forma di collaborazione alle autorità preposte per accertare i fatti. L'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, si è recato immediatamente sul luogo per coordinare di persona le attività aziendali in raccordo con le autorità competenti. Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l'incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime. L'azienda ringrazia le Autorità competenti che stanno lavorando incessantemente alle operazioni di soccorso e a cui sta prestando il massimo supporto".
Enel in Borsa piatta dopo esplosione a centrale Suviana
Enel piatta in Borsa dopo l'esplosione all'interno della centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana con tre morti accertati. Il titolo, in un mercato positivo, segna un +0,09% a 5,83 euro.
Un ferito vive nel comune della centrale
Uno dei cinque feriti nel disastro della centrale di Bargi al lago di Suviana è residente a Camugnano, il comune nell'Appennino bolognese in cui si trova lo stabilimento idroelettrico. Si tratta di uno dei due feriti ricoverati all'ospedale Bufalini di Cesena. Lo ha detto il sindaco Marco Masinara, spiegando che l'auspicio, vista la giovane età, è che riesca a riprendersi. "Abbiamo proclamato il lutto cittadino per oggi, penso che tutti quanti siano nelle condizioni in cui sono io in questo momento, questa è una tragedia inaspettata", ha detto il sindaco.
Schifani: "Dolore e cordoglio per le vittime"
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani esprime "profondo dolore per le vittime dell'esplosione della centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese, tra le quali risulta anche un giovane della provincia di Messina". "A nome personale e dell'intera giunta di governo - afferma - voglio manifestare il più sentito e vivo cordoglio ai familiari dei lavoratori coinvolti in questo tragico incidente e rivolgo un augurio di pronta guarigione ai feriti ricoverati in ospedale. Esprimo al presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini la vicinanza e la solidarietà dei siciliani alla comunità bolognese".
Cisl Bologna: presidio e 4 ore di sciopero
Presidio davanti alla sede bolognese dell'Enel in via Darwin, a partire dalle 11.45 e quattro ore di sciopero. A promuovere la mobilitazione è la Cisl Area Metropolitana Bolognese a seguito dell'incidente avvenuto ieri alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana. Per domani, già prima di quanto accaduto sull'Appennino Bolognese era in programma uno sciopero nazionale per tutti i settori privati promosso da Cgil e Uil.
Chi erano le vittime dell’incidente nella centrale
I morti identificati nella strage sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Ecco chi erano le vittime.
Vvf: l'acqua sale, situazione difficile
"La situazione è molto difficile, l'acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l'acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l'acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. A entrare è proprio l'acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall'esplosione della turbina. "Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro".
Vigili del fuoco: poche speranze di trovare superstiti
Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea". Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti. I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti.
Bologna, Uncem: tragedia diga di Suviana colpisce tutta la montagna, vicini ai sindaci
"La tragedia della diga di Suviana colpisce tutta la montagna italiana. Uncem esprime vicinanza alle famiglie delle vittime e dei dispersi, ringrazia i soccorritori e le forze dell'ordine, i Vigili del Fuoco. Siamo unitissimi alle famiglie dei feriti in questo gravissimo incidente. Mi unisco ai Sindaci, alle Amministrazioni, al Presidente dell'Unione montana dell'Appennino Bolognese Maurizio Fabbri, a chi soffre per questa tragedia". Lo afferma Marco Bussone, presidente Uncem. "La centrale idroelettrica è un impianto a pompaggio, con invasi collegati tra loro, tra i più grandi dell'Appennino. È una infrastruttura importante per la montagna italiana, per la nostra capacità energetica e per i territori dell'Appennino. Come ha detto il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, oggi è stata colpita un'intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale. Questa comunità ferita, questa montagna ferita nella sua profondità, ha bisogno della vicinanza di tutto il Paese, anche per fare chiarezza sull'incidente, come espresso dal Presidente della Repubblica, e per costruire un nuovo rapporto tra chi produce e custodisce i beni naturali, acqua e forza di gravità, e chi li utilizza e consuma", conclude.
Le tre vittime avevano fra i 35 e i 73 anni
Hanno fra i 35 e i 73 anni, le tre vittime identificate nella strage di Suviana. Si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina). Proseguono le ricerche, particolarmente complicate, dei quattro dispersi.
I nomi delle vittime dell'incidente
Le persone che hanno perso la vita nell'incidente di Suviana sono Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di Giuseppe ( Taranto), Vincenzo Franchina di 35 anni, residente a Sinagra (Messina) e Petronel Pavel Tanase, 45 anni, rumeno residente a Settimo Torinese.
Esplosione nella centrale, 3 morti e 4 dispersi ricerche in corso
È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell'incidente di ieri alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana, sull'Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici di ditte esterne che lavoravano a adeguamenti della centrale. Le vittime avevano 36, 45 e 73 anni. Proseguono le ricerche dei dispersi, tra le macerie e sott'acqua. Mattarella ha auspicato che sia fatta piena luce su quanto accaduto.