Furto al Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera, ecco le 49 opere d’arte rubate. FOTO
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Dall'esposizione temporanea dell'artista Umberto Mastroianni, zio del celebre attore Marcello, sono spariti gioielli e sculture in oro: un colpo da un milione di euro. Nei pressi della sala, allestita in un'ala della casa museo fatta erigere nel 1921 da Gabriele D'Annunzio, è stato recuperato uno dei monili trafugati, probabilmente perso dai ladri durante la fuga
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- Un furto dal valore di un milione di euro è avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 marzo al Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, località sulla sponda bresciana del Lago di Garda famosa per la casa museo appartenuta a Gabriele D'Annunzio
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- Nella zona "D'Annunzio Segreto", sezione sotterranea della dimora dove soggiornò negli ultimi anni il poeta abruzzese, era allestita la mostra temporanea 'Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni'
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- Inaugurata il 30 dicembre 2023 l'esposizione temporanea delle opere di Mastroianni al Vittoriale si sarebbe dovuta concludere l'8 marzo
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- Il 7 mattina gli addetti della villa hanno trovato le teche dove erano riposte le 49 opere d'arte vuote. I Carabinieri hanno fatto intervenire gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, competenti per la Lombardia
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- Secondo gli inquirenti a entrare in azione è stata una banda di professionisti che ha studiato nel dettaglio il colpo. Durante il furto notturno gli allarmi attivati non hanno suonato e le guardie giurate presenti dentro e fuori la struttura, che conta un parco di 10 ettari, non si sono accorte di nulla
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- Una volta entrati nella sala espositiva, i ladri hanno aperto, senza rotture, le teche a incastro che custodivano i gioielli e le sculture di Mastroianni
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- Il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri ha confermato l'accaduto in una nota e ha aggiunto che "il patrimonio dannunziano è rimasto intatto"
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- Figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte e zio del celebre attore Marcello, Umberto Mastroianni (1910-1998) è considerato tra gli scultori italiani più rappresentativi del Novecento
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- Al Vittoriale erano esposti anelli, bracciali, ciondoli, spille, lastre e sculture realizzate dall’autore tra gli anni Cinquanta e Novanta
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- Lo scultore creava le sue opere con la tecnica della fusione ‘a cera persa’ o ‘a colata in oro’, trattando la materia come se fosse bronzo o vetro
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- Per il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, la notizia del furto al Vittoriale "desta una grande amarezza e ci lascia la sensazione di un luogo d'arte e cultura profanato da persone che non ne hanno alcun rispetto"