Navalny, a Roma la fiaccolata in piazza del Campidoglio per ricordare il dissidente russo
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Politici e cittadini hanno partecipato all’iniziativa per ricordare l’oppositore di Putin morto lo scorso 16 febbraio. Lanciata da Azione, la fiaccolata ha raccolto l’adesione di tutte le forze politiche e dei sindacati. Sotto la statua del Marco Aurelio, la gigantografia di Navalny con mazzi di fiori, candele e bigliettini. “Ucciso da Putin. Ucciso ma non piegato”, si legge su un cartello. Contestato Massimiliano Romeo della Lega
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- A Roma, in piazza del Campidoglio, si è tenuta la fiaccolata per ricordare Alexei Navalny, il dissidente russo morto lo scorso 16 febbraio in carcere
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- L’iniziativa è partita da Azione e poi ha raccolto l’adesione di tutte le forze politiche e dei sindacati. Hanno comunicato la loro partecipazione tutti i partiti, da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati a Pd, M5S, Avs, +Europa, Iv. Presenti anche i sindacati Cigl, Cisl e Uil
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- In piazza del Campidoglio, davanti alla statua del Marco Aurelio, è stata posta una gigantografia dell’oppositore di Putin con la scritta: “In memoria di Alexei Navalny”. Dalle 18.30 la piazza si è riempita di persone, molte con le fiaccole in mano
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- Da Roma "parte un appello a Putin. Oggi siamo qui a gridare ‘fermatevi’. Come capitale abbiamo pagato anche noi le conseguenze nefaste del tracollo della democrazia. La morte di Navalny" magari "la considerano come atto di forza, ma in realtà è un segno di debolezza, di paura e di distacco dal popolo russo", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in piazza del Campidoglio
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- Un gruppo di persone ha contestato il leghista Massimiliano Romeo, accogliendolo al grido di “Vergogna vergogna”. E ancora: “Parlaci di Savoini, dove sono i 49 milioni? Vattene a Mosca”
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- “È ipocrita chi si dice liberale e democratico e poi vuole vietare la piazza alla Lega. È importante essere qui per difendere tutte le libertà. Siamo qui per questo, perché Navalny si è battuto per difendere tutte le libertà. Nessuna ipocrisia, qualcuno ci ha definito filoputiniani solo perché auspichiamo una soluzione diplomatica del conflitto", ha detto Romeo
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- "I fischi e gli insulti a Romeo? Non mi fa piacere. Chiunque è qui oggi è per ricordare un martire della libertà. E siccome la libertà è un valore universale, è importante ricordarlo senza polemiche. Stasera siamo qua solo per Navalny e per quelli come lui che rischiano la vita o che la perdono, come gli ucraini da cui io starò il 24”, ha detto Carlo Calenda. “Fondamentale" oggi questa unione, “perché in Italia niente si riesce a fare insieme e questo è un bel segnale", ha aggiunto il leader di Azione, che ha lanciato l’iniziativa
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- Presente la leader del Pd Elly Schlein: “Siamo contenti di essere a questa fiaccolata contro un regime che non tollera il dissenso e che uccide la libertà, in solidarietà a tutti i cittadini russi che stanno anche in questi giorni protestando pacificamente e manifestando il loro dissenso e per questo vengono arrestati. I democratici come noi non possono tollerare in nessun Paese una compressione costante dei diritti fondamentali e democratici. È importante essere qui dopo l'uccisione politica di Navalny di cui c'è un solo responsabile: il regime di Putin”
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- Alla fiaccolata unitaria ha partecipato anche Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Iv. “È giusto essere qui assieme a tutte le altre forze politiche che senza ambiguità devono condannare quello che è avvenuto. Parliamo di una persona che è stata avvelenata, detenuta in carcere in condizioni gravissime. Non c'è dubbio che quell'uccisione, quello che è avvenuto, può essere attribuito al regime putiniano e all'intolleranza di quel regime nei confronti dei dissidenti politici e della libertà del mondo”, ha detto
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- Presente anche il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti. “Chi crede nei valori della libertà e della democrazia non può che essere presente. Noi dobbiamo molto a quest'uomo che non si è piegato e che ha continuato a battersi. E che penso sia la vittima di un regime che ha cambiato il pelo ma non il vizio", ha detto
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- “Le idee di Alexei Navalny continueranno a vivere nella lotta di tantissimi russi per la libertà, la democrazia, la pace”, ha detto il leader Cisl Luigi Sbarra partecipando, con una delegazione del sindacato, alla fiaccolata
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- “Il diritto di potersi opporre e la libertà di stampa sono fondamentali. Chiunque strumentalizzi l'importanza della giornata di oggi per motivi politici ed elettorali fa un errore molto grande, speriamo che il dibattito possa elevarsi. Mi riferisco a chi ha associato la politica del M5S sull'invio delle armi con il legittimo diritto di essere qua", ha detto Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, alla fiaccolata per Navalny
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- Riccardo Magi, segretario di +Europa, durante la fiaccolata ha ricordato il "fiancheggiamento della Lega per Putin". E sulla contestazione ha aggiunto: "Penso che fosse scontata e un po' naturale, una partecipazione è benvenuta qualora non sia fatta in modo furbo e ipocrita"
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- Tra la gente in piazza, anche tanti stranieri. “Putin criminale!”, ha gridato un gruppo di una quindicina di persone sulle scale del Campidoglio, tenendo in mano delle fiaccole. A Roma anche la dissidente russa Tatiana Vite: “Oggi dobbiamo dire chiaramente che Navalny non è morto, è stato ucciso dal regime. Il regime di Putin sta uccidendo i suoi rivali. Noi russi qui abbiamo il privilegio di non essere arrestati se portiamo fiori, neppure siamo torturati. Viviamo la stessa realtà dei tempi di Stalin. Oltre 700 prigionieri sono ad alto rischio”
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- Alla fiaccolata in piazza del Campidoglio presenti 35 Paesi con le loro rappresentanze diplomatiche: tutte le 27 ambasciate dell'Ue più 8 extra Ue, compresi gli Stati Uniti. Presenti gli ambasciatori di Stati Uniti, Belgio, Francia, Lussemburgo, Irlanda, Malta, Romania, Grecia, Finlandia, Lituania, Latvia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca, Albania, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro, Commissione Europea. Per le altre ambasciate sono stati mandati diplomatici rimasti in piazza a fianco al sindaco Gualtieri fino alla fine della cerimonia
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- Sotto la foto di Navalny, tanti i fiori, le candele e i bigliettini che sono stati portati nel corso della giornata. “Ucciso da Putin. Ucciso ma non piegato”, si legge su un cartello