Capodanno 2023, dalla Bomba Scudetto al petardo Osimhen: i botti illegali più pericolosi
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In vista dei festeggiamenti le forze dell'ordine vigilano su fuochi d'artificio e "ordigni" artigianali non regolari, spesso "dedicati" a personaggi evocativi o calciatori. Per chi li usa i rischi sono enormi: perdita delle dita della mano, cecità, sordità, fino alla morte
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- Il Capodanno 2023 è ormai alle porte. E come ogni anno, l'attenzione delle forze dell'ordine è sui festeggiamenti con fuochi d'artificio e petardi. Sono molti quelli disponibili e legalmente in vendita presso gli esercizi commerciali, ma ce ne sono altri molto pericolosi realizzati e venduti in maniera illegale
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- I botti regolarmente realizzati e venduti sul mercato sono sottoposti a controlli che ne analizzano la pericolosità (fermo restando l'uso consapevole e attento da parte del compratore). Quelli illegali, invece, comportano a prescindere gravi pericoli che vanno dalla perdita di parte della mano fino alla cecità, alla sordità e alla morte
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- I botti illegali portano spesso nomi di personaggi evocativi, legati alla storia recente o passata (come il terrorista islamico Osama Bin Laden o il dittatore nordcoreano Kim Jong-un). Alcuni di questi ordigni, data la loro pericolosità, sono diventati particolarmente noti, come la "Bomba di Maradona". Ecco quali sono gli "ordigni" artigianali più famosi, che preoccupano anche nel 2023
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- La "Bomba Osama" si è diffusa a inizio anni Duemila e prende il nome di Osama Bin Laden, il noto terrorista islamico fondatore di Al-Qaeda morto nel 2011, in Pakistan, dopo un'operazione delle forze speciali americane. La Bomba Osama è un vero e proprio ordigno, che può arrivare a contenere fino a 2 chilogrammi di esplosivo a basso potenziale
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- Non manca di certo la fantasia a chi produce i botti illegali. Oltre a Osama Bin Laden, un altro ordigno particolarmente pericoloso è "Kim O' Coreano", ispirato al dittatore nordcoreano che negli ultimi anni ha più volte minacciato gli Stati Uniti (e il mondo) sul nucleare. Il botto illegale si è diffuso a partire dal 2017
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- È forse tra i botti illegali più vecchi e noti. La "Bomba di Maradona" o "Pallone di Maradona" si rifà ovviamente al Pibe de Oro, leggenda del calcio partenopeo e argentino. Nel 2020, dopo la sua morte, l'ordigno ha conosciuto una nuova popolarità
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- Ma esiste un botto illegale più forte della Bomba Maradona? Secondo le forze dell'ordine, i festeggiamenti per la vittoria in Serie A del Napoli hanno portato i fuochisti della camorra a fabbricare per il 2023 la "Bomba Scudetto". Si tratta di una Bomba Maradona potenziata, con un chilogrammo di polvere esplosiva dagli effetti potenzialmente distruttivi
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- Per dimostrare la pericolosità della Bomba Scudetto, gli artificieri dei carabinieri hanno fatto esplodere l'ordigno in una cava: la deflagrazione ha provocato una frana. Al momento dello scoppio, come si vede in un video diffuso dagli stessi militari, le pareti della cava si sono sgretolate cadendo al suolo e sollevando una densa nube di polvere
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- Nei giorni prima di Natale sono arrivati i primi sequestri della Bomba Scudetto. Il 21 dicembre a Nola (Città metropolitana di Napoli), i carabinieri hanno fermato un furgone che trasportava ben 350 chilogrammi di fuochi d'artificio e ordigni (in foto): tra loro anche il botto illegale in questione, con al suo interno un chilo circa di polvere pirica
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- Era già comparso a fine marzo 2023, in piena fibrillazione per l'atteso Scudetto del Napoli (che sarebbe arrivato a un mese di distanza). Si tratta del petardo di tipo "Cobra" che prende il nome dal centravanti nigeriano Victor Osimhen, punta del Napoli. Sull'involucro che copre il botto sono presenti i colori azzurri della squadra partenopea e la maschera (stilizzata) indossata dall'attaccante
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- Presente già a fine 2022, preoccupa sempre la pericolosa "Bomba Kvara", che prende il nome da Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli e della Georgia, tra i protagonisti del terzo Scudetto partenopeo. "Se lo fai esplodere e sei a 10 metri da una persona, può davvero mettere a rischio la vita", ha dichiarato all'Ansa Gaetano Savarese, luogotenente dei carabinieri