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Funerali Giulia Cecchettin, in 10mila a Padova. Papà: “Sua morte sia spinta per cambiare”

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Ultimo saluto alla ragazza di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato, Filippo Turetta. La cerimonia pubblica si è svolta in mattinata nella Basilica di Santa Giustina. Il vescovo mons. Cipolla nell'omelia: "Il suo sorriso mancherà a tutti noi". Il papà Gino: "Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza". Poi il feretro è stato scortato a Saonara per la seconda funzione, in forma più privata, prima della tumulazione accanto alla madre. Il governatore Zaia ha proclamato il lutto regionale

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Si sono tenuti i funerali di Giulia Cecchettin, la ragazza di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. La cerimonia pubblica si è svolta nella Basilica di Santa Giustina a Padova, presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla, che nell'omelia ha detto: "Il sorriso di Giulia mancherà a tutti noi. Trasformare la rabbia nell'edificazione di un mondo migliore". Poi ha parlato papà Gino, che ha letto un discorso: "Donne vittime di chi le dovrebbe amare. Noi uomini dobbiamo essere agenti di cambiamento. Giovani imparino a comunicare. Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare". Sono state circa 10mila le persone presenti. I molti che non sono riusciti a entrare hanno seguito la messa sui maxischermi allestiti in Prato della Valle. Al termine della messa, campanelli agitati e urla per "fare rumore". Poi la salma di Giulia Cecchettin ha lasciato Padova per la seconda funzione, in forma più privata, nella chiesa di Saonara. "Sei il mio angelo custode, in fin dei conti lo sei sempre stato", ha detto la sorella Elena. Alla fine il feretro è stato accompagnato al cimitero del paese, dove Giulia Cecchettin è stata sepolta accanto alla mamma. Il governatore Luca Zaia ha proclamato il lutto regionale. 


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A Padova l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin

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Gino Cecchettin: Grazie Giulia, per questi 22 anni insieme

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Metsola: ricordiamo Giulia con un minuto di rumore

"Nessuna parola di conforto potrà mai riportare indietro Giulia, dobbiamo fare di più per le donne. Oggi migliaia di persone si sono riunite in un abbraccio che non ha confini e vi invito a ricordarla non con un minuto di silenzio ma con un minuto di rumore, con un applauso che deve arrivare a Padova". Così la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, ha paerto il suo intervento a Palermo per l'inaugurazione dell'anno accademico parlando di Giulia Cecchettin.

Rettrice Università Padova: in ateneo enorme commozione

"C'è un senso di enorme commozione in tutto l'ateneo nel dare l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin, nostra studentessa vittima di un efferato femminicidio", ha detto Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova, dove la 22enne uccisa dall'ex fidanzato stava per laurearsi. "In questa giornata così triste permettetemi di ringraziare il padre di Giulia, Gino, che ha aperto uno squarcio di luce nella Basilica di Santa Giustina con il suo discorso. Parole che andrebbero riascoltate, e riascoltate con molta attenzione, intrise di quella pietà che non cede al rancore, parole che chiamano in causa tutte e tutti noi", ha aggiunto. E ancora: "Saremo felici di dare alla famiglia, appena verrà concordata una data, la laurea che Giulia stava per ottenere".

Il messaggio della zia

Tra i messaggi dedicati a Giulia Cecchettin nella chiesa di San Martino a Saonara c’è stato anche quello di una zia. “Ciao Giulia, eccoti a Saonara. Questa comunità l'aveva scelta tua mamma per celebrare il dono del battesimo con il bel vestitino bianco che un tempo era stato suo e che la nonna Bruna aveva conservato con tanto amore". Per la ragazza il paese era, secondo il messaggio, "un porto sicuro mentre la mamma lavorava perché qui c'erano i nonni, loro ti hanno accolta che eri un piccolo batuffolo". Qui la giovane trovava "non solo il pranzo, ma anche il calzino da rammendare, il bottone da attaccare, il the con i biscotti, ma soprattutto tanti baci della nonna e i tanti ti voglio bene del nonno che tornando dal lavoro nei campi ti salutava dicendoti 'ciao principessa'. Poi chiedevi alla nonna ‘cosa mi hai preparato di buono?’, anche dopo quando il pranzo domenicale era diventato l'occasione per continuare a farti sentire tutto il bene possibile".

Gino Cecchettin legge una poesia di Khalil Gibran

Si intitola Il vero amore la poesia di Khalil Gibran, poeta, pittore e filosofo libanese-americano, letta da Gino Cecchettin davanti a migliaia di persone presenti dentro e fuori la Basilica di Santa Giustina a Padova per i funerali della figlia Giulia.

Gino Cecchettin: “Ci sono tante Giulia nel mondo e in Italia”

Gino Cecchettin, il papà di Giulia, ha rilasciato un’intervista a Bild. "Ci sono tante Giulia nel mondo e in Italia. Voglio fare qualcosa. Voglio parlare con tutte le persone in Italia, con gli uomini, sono loro il problema”, ha detto. Su Filippo Turetta: "Non ho sentimenti di odio. Ma farò tutto perché riceva la giusta pena per quello che ha fatto". "Giulia era come un fiore per me, con un sentimento d'amore. Quello che mi dà dolore è che le ha fatto male e che non l'ho potuta aiutare. Ho in testa la scena in cui l'ha aggredita e io non ci sono per proteggerla", ha aggiunto l’uomo secondo quanto riportato dal giornale.

Finito il funerale privato di Giulia Cecchettin

Un applauso e palloncini bianchi a forma di cuore hanno salutato l'uscita del feretro di Giulia Cecchettin dalla chiesa di Saonara, dove si è tenuta la parte privata della cerimonia funebre. Gino Cecchettin, stretto ai figli Elena e Davide, ha atteso che il feretro entrasse nel mezzo funebre e a piedi si è diretto verso il cimitero. Giulia Cecchettin sarà sepolta vicino alla madre, scomparsa un anno fa.

Il saluto della sorella Elena

"Guardo il cielo e ti vedo in mezzo alle stelle, che fai a metà di un gelato con la mamma. Prima o poi ci rivedremo, lo prometto, ma fino a quel momento so che sarai con me, perché sei il mio angelo custode, perché in fin dei conti lo sei sempre stato". è questo il saluto di Elena alla sorella Giulia Cecchettin, durante il momento di preghiera nella chiesa di Saonara. Leggendo il messaggio, con la voce rotta dalla commozione, Elena Cecchettin ha detto di voler "raccontare di una persona fantastica, sperando che lasci il segno, come ha fatto con me". "Giulia - ha quindi detto - era quella ragazza a cui non era difficile fare regali, perché qualsiasi cosa buffa la faceva andare in visibilio. Giulia collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole; Giulia non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate. Giulia amava le passeggiate, ascoltare la musica e le passeggiate ascoltando la musica. Giulia non amava decidere, neanche il gusto del gelato, e infatti faceva sempre a metà con la mamma; metà pizza a testa, se io prendo un gusto tu prendi l'altro e poi ce lo scambiamo. Giulia era buona, era la ragazza migliore che abbia mai conosciuto".

Gli applausi all'esterno della chiesa

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Le immagini dei funerali di Giulia Cecchettin

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Papà Giulia Cecchettin: femminicidio è cultura che svaluta vita donne

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Il papà di Giulia Cecchettin legge una poesia di Gibran

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Il papà di Giulia Cecchettin: "Grazie per questi 22 anni"


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L'arrivo del feretro in piazza

L'ingresso della bara di Giulia Cecchettin in chiesa

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Sindaco di Vigonovo: “Dovremo avere il coraggio di affrontare una nuova sfida”

"D'ora in poi dovremo avere il coraggio di affrontare una nuova sfida: saper parlare e saper ascoltare prendendoci ognuno la propria responsabilità. Nessuno deve sentirsi esente da questo". Lo ha detto il sindaco di Vigonovo Luca Martello, dopo il funerale di Giulia Cecchettin. "Deve esserci un confronto sempre aperto nelle istituzioni, nella scuola, nella politica, in famiglia. In questi giorni Vigonovo ha dimostrato la propria partecipazione al dolore della famiglia Cecchettin. Mi auguro che anche in futuro possa dimostrare che insieme i problemi si risolvono. Giulia ci lascia in eredità un compito importante", ha aggiunto. E ancora: "Invito tutti i nostri concittadini ad accogliere e a partecipare senza timore a tutte le proposte che realizziamo costantemente come Comune e come Istituzioni in generale. Invito i giovani a saper ascoltare anche chi ha più anni di loro e a non confondere quello che è il mondo virtuale con il mondo reale".

Feretro di Giulia arrivato a Saonara

Rose bianche e palloncini a Saonara, paese dove Giulia aveva vissuto da bambina nel quale poco fa è arrivato il feretro della ragazza dopo i funerali svoltisi nella basilica di Santa Giustina a Padova. Qui nella chiesa parrocchiale di San Martino vi sarà un altro momento di raccoglimento e di preghiera riservato solo ai parenti e agli amici più stretti di Giulia, che poi sarà tumulata accanto alla tomba della madre, Monica, deceduta un anno fa.

Feretro diretto a Saonara

Al termine della messa la salma di Giulia scortata ha lasciato Padova per la seconda funzione, quella delle ore 14 in forma più privata nella chiesa di Saonara. Poi il feretro sarà accompagnato al cimitero del paese dove è sepolta la mamma per la tumulazione.

Funerale Giulia Cecchettin, il padre: "La sua morte deve segnare un punto di svolta"

"Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare". Questo l'auspicio di Gino Cecchettin durante il suo messaggio ai funerali della figlia. "Giulia era proprio come l'avete conosciuta, una giovane donna strapordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare". E si è rivolto a tutti gli uomini: "Dobbiamo essere parte attiva del cambiamento"