Giulia Cecchettin, le foto dei funerali nella Basilica di Santa Giustina di Padova
Sono molte le persone giunte per partecipare alle esequie della ragazza di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato, Filippo Turetta. In piazza sono stati posizionati due maxischermi e le strade della zona sono state chiuse fino al temine della cerimonia funebre. "Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare", ha detto il papà Gino Cecchettin nel suo messaggio durante la cerimonia funebre
- Migliaia di persone sono giunte a Prato della Valle, a Padova, per partecipare ai funerali di Giulia Cecchettin, la ragazza di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato, Filippo Turetta, presso la chiesa di Santa Giustina
- La giornata è grigia e fredda, ma in tanti sono arrivati nella piazza monumentale sulla quale affaccia la Basilica e chi non è riuscito ad occupare uno dei 1200 posti a disposizione in chiesa ha potuto seguire le esequie all'esterno
- Nella piazza sono stati posizionati due maxischermi, uno sul lato destro del sagrato e uno rivolto verso Prato della Valle e l'isola Memmia, la zona centrale della piazza. Attorno a Santa Giustina le strade sono state chiuse fino al termine delle esequie
- Il feretro di Giulia, una bara bianca coperta di rose bianche, è stato accolto dall'applauso delle migliaia di persone presenti sul sagrato. In chiesa si trovano oltre 1.200 persone per l'ultimo saluto alla studentessa, e per stringersi al papà Gino Cecchettin, ai fratelli Elena e Davide, alla nonna e agli zii di Giulia
- È stata Giulia Zecchin, 22 anni, migliore amica di Giulia Cecchettin, a leggere la prima lettura durante il funerale. La famiglia ha voluto che venisse letto un passo dal libro del profeta Isaia. "Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore"
- "Il sorriso di Giulia mancherà al papà Gino, alla sorella Elena e al fratello Davide e a tutta la sua famiglia; mancherà agli amici ma anche a tutti noi perché il suo viso ci è divenuto caro", ha detto il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, nell'omelia
- "Custodiamo però la sua voglia di vivere, le sue progettualità, le sue passioni. Le accogliamo in noi come quel germoglio di cui parla il profeta. Perché desideriamo insieme attendere la fioritura del mondo nel quale finalmente anche i nostri occhi saranno beati", ha sottolineato il vescovo
- "Non avremmo voluto vedere quello che i nostri occhi hanno visto né avremmo voluto ascoltare quello che abbiamo appreso nella tarda mattinata di sabato 18 novembre. Per sette lunghi giorni abbiamo atteso, desiderato e sperato di vedere e sentire cose diverse. Ed invece ora siamo qui, in molti, con gli occhi, anche quelli del cuore, pieni di lacrime e con gli orecchi bisognosi di essere dischiusi ad un ascolto nuovo" ha detto ancora il vescovo di Padova
- Dal dolore ora è necessario costruire però un sentimento positivo: "La conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l'edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascuno, specie quello alla libera e responsabile definizione del proprio progetto di vita", ha proseguito il vescovo
- "Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare", ha detto Gino Cecchettin durante il suo messaggio ai funerali. "Mia figlia Giulia era proprio come l'avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma.", ha aggiunto.
- "Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni", così Gino Cecchettin ha concluso il suo messaggio durante i funerali della figlia
- Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è presente ai funerali in rappresentanza del governo, con lui anche diversi parlamentari tra cui Antonio de Poli, Laura Boldrini, Alessandro Zan, Andrea Martella
- Per le autorità locali, il presidente del Veneto, Luca Zaia, quello del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, il sindaco di Padova Sergio Giordani, molti sindaci con il presidente regionale Anci, Mario Conte, la rettrice dell'università Daniela Mapelli
- All'interno della Basilica di Santa Giustina presenti anche le corone funebri del presidente della Repubblica, della presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di Camera e Senato. Gli omaggi floreali sono stati posti sotto il presbiterio della grande chiesa
- Per oggi in Veneto il presidente della Regione, Luca Zaia, ha decretato una giornata di lutto regionale: bandiere a mezz'asta nelle sedi della Regione Veneto e per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato illuminato di rosso