Giornata mondiale della gentilezza, come mantenere buoni rapporti con i colleghi a lavoro
Quando non si sopporta il proprio capo, i propri colleghi e il cattivo umore dilaga, è meglio calmarsi e cominciare a ragionare: ecco cinque consigli per non farsi prendere dai cattivi pensieri e non rovinare quanto di buono si è costruito sul proprio posto di lavoro, evitando anche espressioni facciali fraintendibili
- In occasione della Giornata mondiale della gentilezza, prevista per il 13 novembre, InfoJobs ha realizzato un vademecum per suggerire come essere gentili al lavoro anche quando proprio non ci va. Gli hr experts di InfoJobs hanno stilato una serie di suggerimenti per evitare di creare fratture (talvolta anche irreparabili) al lavoro e mantenere un corretto atteggiamento con capi e colleghi
- Capitano le giornate tutte negative, quelle nelle quali anche situazioni come la macchinetta del caffè rotta, diventano una fonte di polemica. Da qui può iniziare un’escalation di nervosismi che rischiano di riversarsi anche nel dialogo con capo e colleghi, con conseguenze pericolose. Come fare in queste situazioni?
- In contesti come questo, la cosa migliore è contare fino a 10 e non far trasparire un eccesso di disappunto. La soluzione migliore è puntare al dialogo costruttivo è la soluzione o, alle volte, anche al silenzio
- Siamo spesso molto fieri di noi stessi quando riusciamo a trattenerci da quel commento poco carino a un’osservazione che in una giornata 'no' spesso risulta essere semplicemente insostenibile
- Ma bisogna fare attenzione alla nostra espressione: infatti, anche se siamo bravi a trattenere le parole, la mimica facciale è espressione dei nostri pensieri e fa emergere in modo evidente ciò che non diciamo a chiare lettere
- Capitano anche giorni in cui proprio non si è d’accordo con le decisioni prese dal proprio superiore, pur rispettandone l’autorevolezza. Se questi punti di vista discordanti si verificano quando si è nervosi, il rischio di lanciarsi in commenti a caldo con toni accesi è dietro l’angolo
- La soluzione? Lasciamo sedimentare quello che non ci piace e ripensiamoci in un secondo momento, valutando pro e contro. Non siamo comunque convinti? Parliamo con il capo ma in un momento successivo e più disteso; il dialogo è il punto di forza di una relazione, anche professionale
- Capitano anche giornate in cui non si reggono i colleghi, tra voci alte, mail su mail di richieste, telefono che squilla in continuazione. Tutto questo, nelle giornate 'no', diventa motivo di frizione con i colleghi
- È un peccato gettare alle ortiche tutto l’impegno profuso a creare un buon team: fare squadra è la chiave del successo. Per avere un buon rapporto con i colleghi probabilmente la cosa migliore è chiedere una pausa, un momento di isolamento, perché sicuramente capita anche a loro di avere una giornata no
- Come fare quando l’agenda è piena, ci si sente impegnati, stanchi o nervosi? Il segreto è ritagliarsi un momento per sé, per fare ciò che piace, anche semplicemente una passeggiata o una pausa pranzo particolarmente invitante. E magari anche un lavoro che ci dia serenità: sicuramente tra i tanti progetti e attività c’è qualcosa che meglio si addice al nostro bisogno del momento e che è in grado, almeno un po’, di migliorare il nostro umore