In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Guerra MO, Meloni: "Astensione all'Onu per evitare escalation. Pronti per aiuti a Gaza”

Cronaca

Lo ha detto la premier giunta ad Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, per la firma dell'accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Marche. Schlein: "Errore non votare la risoluzione Onu"

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

L'astensione dell'Italia sulla risoluzione Onu sul conflitto in Medio Oriente "era la più equilibrata fra le posizioni possibili, e non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7", ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa ad Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, per la firma dell'accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Marche. Meloni ha poi spiegato che stiamo cercando di mantenere l'equilibrio e sia il voto a favore sia quello contrario sarebbero stati voti che spostavano l'Italia rispetto alla posizione che sta tenendo. È stato giusto tenere la posizione più equilibrata rispetto all'obiettivo di impedire una escalation del conflitto, la cosa più responsabile che si possa fare ora". Sulla manovra la premier ha precisato che "lunedì la invieremo al Parlamento" aggiungendo che "il lavoro sostanzialmente è chiuso, i saldi di bilancio sono invariati rispetto a quanto approvato in Consiglio dei ministri" (LO SPECIALE SULLA GUERRA TRA ISRAELE E HAMAS - COS'È HAMAS LE CAUSE DEL CONFLITTO I MOTIVI STORICI COS'È HEZBOLLAH COSA SONO I KIBBUTZ).

Gli aiuti umanitari per Gaza

"Sono in contatto costante con il ministro Crosetto e gli alleati. Noi abbiamo un pattugliatore multidimensione che è pronto a raggiungere le acque di fronte a Gaza per portare aiuti umanitari. E abbiamo altre due fregate e una nave anfibia se servissero anche ospedali da campo", ha poi affermato la premier.

Schlein: "Errore non votare risoluzione Onu"

Critica sull'astensione dell'Italia la segretaria Pd, Elly Schlein. "Io penso che sia stato un errore da parte dell'Italia non votare la risoluzione alle Nazioni Unite su una tregua umanitaria. Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore", ha detto oggi Schlein arrivando all'assemblea di Azione.

approfondimento

Meloni: "Non ho problemi con Salvini, Tajani o Mediaset"

La manovra

"Lunedì invieremo la manovra al Parlamento", ha detto ancora la premier ad Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, per la firma dell'accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Marche. "Il lavoro sostanzialmente è chiuso, i saldi di bilancio sono invariati rispetto a quanto approvato in Consiglio dei ministri", ha aggiunto Meloni.

L'accordo per la Coesione

"Non vogliamo fare altro che mettere le Marche in condizioni di competere ad armi pari, di poter dimostrare quello che vale, e di poter correre come sa e come io so che vuole correre", ha proseguito Meloni ad Acqualagna in occasione della firma con la Regione Marche per l'Accordo di Coesione che porterà complessivamente nelle Marche "532,5 milioni di euro". "Ai 336, 6 milioni di euro del Fondo di coesione - ha annunciato la presidente del Consiglio - aggiungiamo altri 154,3 mln che arrivano dal Fondo di rotazione. Se calcoliamo il co-finaziamento da 44,5 milioni arriviamo 532,5 milioni di euro". Il criterio base per l'utilizzo delle risorse, ha spiegato, è di "non distribuirle in mille rivoli ma concentrarsi su priorità strategiche per rendere quelle risorse davvero efficaci". "Le Marche hanno scelto di concentrare le risorse su infrastrutture e reti di trasporto: 70% andrà al completamento delle strade e alla piena utilizzabilità dei porti - ha detto la premier -. Una scelta strategica che abbiamo condiviso; quante volte ho denunciato il paradosso di una regione al centro dello stivale e nonostante ciò isolata. Io stessa ho denunciato in Italia, oltre ad un divario tra Nord e Sud, anche tra Est e Ovest, tra Adriatico e Tirreno, un divario da risolvere come quello tra Nord e Sud".

approfondimento

Consiglio europeo, accordo su corridoi e pause per esigenze umanitarie