
La Procura di Venezia: "Nessun urto con altri mezzi, nessun segno di frenata". Al momento non risultano indagati. La prefettura fa sapere che tutte le vittime sono state identificate. "È una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto", le parole dei soccorritori. Tra le vittime anche tedeschi e ucraini. I feriti distribuiti negli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova. Il sindaco di Venezia ha disposto il lutto cittadino
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Sono state tutte identificate le 21 vittime della strage avvenuta a Mestre, dove un pullman è precipitato da un cavalcavia. Secondo i dati della prefettura di Venezia, si tratta di nove cittadini ucraini, 4 romeni, 3 tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e l'unico italiano, l'autista del bus.. I 15 feriti (6 in condizioni gravi, molti sotto choc) sono tutti stranieri: quattro ucraini, due spagnoli, due austriaci, un tedesco, un croato e un francese. Sul fronte delle indagini, la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio stradale plurimo. Ancora incertezza sulle cause: un malore dell'autista o una manovra azzardata, mentre è stata esclusa la possibilità del coinvolgimento di un altro mezzo. 'Non ci sono segni di frenata, né contatti con altri mezzi', ha infatti detto il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi facendo il punto sull'incidente. Salvini: "Non è un problema di guardrail".
Gli approfondimenti:
- · ·Mestre, pullman precipita da sopraelevata: morti e feriti. FOTO
- · Incidente Mestre, Brugnaro: "Immane tragedia, scena apocalittica"
- · Bus Mestre, Meloni: profondo cordoglio, pensiero a vittime e famiglie
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Incidente pullman Mestre, dalla dinamica alle cause: cosa sappiamo finora
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri sera, quando un bus elettrico ha sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco, causando la morte di 21 persone, di cui due bambini. Incerte le cause che hanno portato all’incidente, possibile un malore per l’autista. Ancora ignota l’identità di alcune persone a bordo: per questo la Questura ha acquisito l’elenco degli ospiti presenti al centro “Hu” di Marghera verso cui stava tornando il mezzo. IL PUNTO
Pullman dell'incidente di Mestre, le caratteristiche del bus elettrico precipitato
Il mezzo della società La Linea spa, del Gruppo Ferrovie Nord Milano, precipitato dal cavalcavia di Mestre è un modello E-12 del colosso cinese Yutong. Tra le dotazioni tecnologiche, un sistema anticollisione automatico e telecamere interne ed esterne. IL FOCUS
Incidente Mestre, l'ad della società del bus: "Dai video guard rail sembra una ringhiera"
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda di trasporto a cui apperteneva il bus precipitato dal cavalcavia, ricorda come ci siano dei lavori proprio per la sostituzione della barriera. L'assessore alla mobilità del Comune di Venezia a Sky Tg24: "Neanche se ci fosse stato un triplo guard rail, un quadruplo guard rail, avrebbe tenuto lo sbandamento di un mezzo così pesante". LEGGI L'ARTICOLO
Mestre, il video dell'incidente: il momento in cui il bus precipita dal cavalcavia
Le prime immagini dell’incidente che si è verificato martedì sera. Il bilancio, ancora provvisorio, è pesantissimo: almeno 21 persone hanno perso la vita e 15 sono rimaste ferite, alcune gravissime. IL FILMATO
Incidente pullman Mestre, Zaia a Sky TG24: "Tragedia immane"
Chi fa emergenza e urgenza da 40 annni "mi dice di non aver mai visto una tragedia del genere" ha detto il governatore del Veneto. "Tra i morti - ha ricordato - dei giovanissimi e una neonata di poco più di un anno, una ragazzina adolescente". L'INTERVISTA
Autobus Mestre, i video sull'incidente del pullman
È di 21 morti - tra cui due bambini - e 15 feriti il bilancio ufficiale diffuso dalla Prefettura sull'incidente di martedì sera a Mestre, dove un autobus - noleggiato da un campeggio di Marghera - è caduto da un cavalcavia. "È una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto", le parole dei soccorritori. GUARDA
Incidente bus a Mestre, morto anche l'autista Alberto Rizzotto: chi era
Aveva 40 anni ed era originario di Conegliano, nel Trevigiano, ma residente a Tezze di Vazzola. Era considerato un “autista esperto”, tanto che svolgeva l'attività di conducente da 7 anni. Secondo quanto emerso, aveva preso servizio poco prima della tragedia. IL PROFILO
Bus precipitato a Mestre, da Brunico ad Avellino: i precedenti
L'incidente di questa sera non è il primo drammatico episodio del genere. Sono anzi numerosi i precedenti negli ultimi anni, a partire dal pullman di turisti finito in una scarpata in Val Badia nel 1993 a quello caduto dal viadotto Acqualonga sull'autostrada A16 nel comune di Monteforte Irpino. L'APPROFONDIMENTO
Bus Mestre, libri a disposizione dei cittadini per lasciare pensieri cordoglio
Nelle sedi municipali di Ca' Farsetti a Venezia e via Palazzo a Mestre sono a disposizione dal primo pomeriggio di oggi e fino a venerdì 6 ottobre, ultimo giorno del proclamato lutto cittadino per l'incidente del bus in cui hanno perso la vita 21 persone, "dei libri di condoglianze per consentire a tutti i cittadini di manifestare il loro cordoglio per l’immane tragedia che ha colpito la città". Lo rende noto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Inoltre, fino alla conclusione delle esequie, in tutti gli edifici comunali sarà disposta "l’esposizione del gonfalone di Venezia a mezz’asta o abbrunato, unitamente alla bandiera italiana ed europea".
Bus Mestre, identificate tutte le vittime: 9 sono ucraini
Il prefetto di Venezia Michele di Bari ha comunicato che sono state identificate tutte le vittime dell'incidente del bus. Sono nove ucraini, 4 rumeni, 3 tedeschi, un italiano (l'autista), un croato, due portoghesi, un sudafricano.
Bus Mestre, bollettino: sono 10 i feriti in terapia intensiva
La Regione Veneto ha diffuso il bollettino dei feriti dell'incidente del pullman a Mestre aggiornato al tardo pomeriggio. Negli ospedali del Veneto sono ricoverati 15 pazienti coinvolti nell'incidente. Si tratta di 12 adulti, e 3 minorenni. Dieci di questi pazienti si trovano in teraoia intensiva. Queta la suddivisione fra le strutture: Ospedale di Mestre, 5 pazienti ricoveratii, tre di nazionalità ucraina due femmine e un maschio), un tedesco, una persona (femmina) in corso di identificazione. Ospedale di Dolo, una donna di nazionalità francese. Ospedale di Mirano, un paziente di nazionalità croata. Ospedale di Treviso: 5 pazienti ricoverati, di cui due minori austriaci (maschio e femmina) uno spagnolo, un austriaco, una donna 'ucraina. Ospedale di Padova, 3 pazienti ricoverati; una donna spagnola, una bambina ucraina, una donna in corso di identificazione.
Mestre, il video dell'incidente: il momento in cui il bus precipita dal cavalcavia
Le prime immagini dell’incidente che si è verificato martedì sera. Il bilancio, ancora provvisorio, è pesantissimo: almeno 21 persone hanno perso la vita e 15 sono rimaste ferite, alcune gravissime IL VIDEO
Bus Mestre: mail e telefono per assistenza ai parenti
La Prefettura di Venezia, assieme alla Protezione civile comunale, ha attivato una mail e un numero di telefono a supporto dei familiari delle persone coinvolte nell'incidente di ieri sera a Mestre. Eventuali richieste di sistemazioni di persone provenienti da fuori Veneto potranno essere chieste alla mail prisemergenza@comune.venezia.it o al numero 0412747070. Prosegue l'opera di identificazione delle vittime e dei feriti, con aggiornamenti inviati alla Sala situazioni del Dipartimento nazionale della Protezione civile. La Prefettura è in contatto con i Consolati per gli aggiornamenti sui cittadini esteri.
Bus Mestre: psichiatra, momento doloroso e difficilissimo
"E' un momento doloroso, difficilissimo. Man mano che passano le ore diminuisce la speranza di queste persone, le stiamo accompagnando in questa situazione drammatica". Sono le parole di Moreno De Rossi, primario di Psichiatria dell'ospedale di Mestre, che sta assistendo i parenti delle vittime, con equipe operativa dalla notte, con le prime persone arrivate in mattinata, altre ancora in arrivo. "Ogni situazione è diversa: ci sono genitori che chiedono dei figli, figli che chiedono di genitori, mariti che cercano le mogli", aggiunge. In questo momento "non abbiamo affrontato" la ricostruzione di quanto successo. Sono arrivate anche rappresentanze diplomatiche che stanno supportando le persone.
Bus Mestre, psichiatra: stiamo supportando caso per caso
"Abbiamo tre gruppi di familiari che stanno chiedendo informazioni su 12 persone. Di questi 12 noi abbiamo l'ufficialità di tre deceduti e li abbiamo comunicati ai familiari. Gli altri parenti li stiamo sostenendo in attesa di avere le informazioni ufficiali. Alcuni di questi hanno anche feriti superstiti ricoverati, alcuni hanno feriti e deceduti. Stiamo veramente supportando caso per caso". Lo ha spiegato Moreno De Rossi, primario di Psichiatria dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, che sta coordinando l'assistenza psicologica ai familiari delle vittime del pullman caduto dal cavalcavia ieri sera.
Bus Mestre, ospedale: il piano di emergenza ha funzionato
"Il piano di emergenza è partito ieri sera verso le 8, il pronto soccorso è stato liberato molto rapidamente. C'è stato un rientro di moltissimo personale, anche da altri ospedali: il piano ha funzionato perfettamente". Lo ha detto Chiara Berti, direttrice dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, facendo il punto sulla situazione a meno di 24 ore dall'incidente di ieri sera.
Bus Mestre: i feriti ricoverati: 'Dove sono i nostri parenti?'
I quattro pazienti coscienti ricoverati all'ospedale dell'Angelo di Mestre "dicono molte cose, chiedono informazioni dei cari che erano insieme a loro. C'erano famiglie intere, nonni, nipoti, coniugi. Ognuno chiede della propria famiglia". Lo ha detto Chiara Berti, direttrice medica della struttura. "E' successo meno di 24 ore fa, il primo problema è di salute e poi viene anche tutto il resto - ha aggiunto - Adesso stiamo cercando di curare, appena saranno nelle condizioni c'è chi interverrà dal punto di vista del trauma psicologico".
Bus Mestre: dei 15 ricoverati una decina in terapia intensiva
Sono 15 i feriti nell'incidente di Mestre, dove ieri un pullman è precipitato da un cavalcavia, ricoverati negli ospedali del Veneto. Tre sono minorenni e una decina è in terapia intensiva, secondo il bollettino diffuso dalla Regione. Nel dettagli all'ospedale di Mestre si trovano tre ucraini, fra i quali due donne, un tedesco e una donna che dev'essere ancora identificata. A Dolo è ricoverata una francese, a Mirano un croato; a Treviso due minori austriaci, uno spagnolo, un austriaco e un'ucraina ; a Padova una spagnola, un'ucraina e un'altra donna ancora da identificare. Nella notte è stato trasferito un paziente dall'ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova, dove da Mestre è arrivata un'altra donna di cui non si conosce ancora l'identità.
Bus Mestre: Camera ricorda vittime, minuto silenzio in Aula
L'Aula della Camera ricorda le vittime dell'incidente di Mestre, in cui hanno perso la vita 21 passeggeri. Il presidente Lorenzo Fontana ha invitato l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio.
Pullman dell'incidente di Mestre, le caratteristiche del bus elettrico precipitato
Il mezzo della società La Linea spa, del Gruppo Ferrovie Nord Milano, precipitato dal cavalcavia di Mestre è un modello E-12 del colosso cinese Yutong. Tra le dotazioni tecnologiche, un sistema anticollisione automatico e telecamere interne ed esterne. LA FOTOGALLERY
Sul bus anche coppia croata in viaggio di nozze: si erano sposati da venti giorni
Tra le 21 vittime del pullman precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre c'è anche una giovane donna croata, di una ventina d'anni, in viaggio di nozze con il marito. Anche il coniuge, connazionale, sarebbe ricoverato in un ospedale veneto: è rimasto ferito nello schianto ma non si conoscono con precisione le sue condizioni. A riferire della presenza della coppia in luna di miele in Italia è il sito croato di informazione 24Sata.hr, spiegando che si tratterebbe di due giovani provenienti dalla zona di Spalato, in Dalmazia. Sposati una ventina di giorni fa avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio di nozze.
Bus Mestre: 8 vittime identificate, tra loro giovani e bambini
Sono 8 sulle 21 totali le vittime identificate finora tra i passeggeri del pullman precipitato a Mestre. Sette di queste sono femmine. L'unico maschio è un bambino di un anno e mezzo - non un neonato, come riferito in un primo tempo - Lo si apprende da fonti sanitarie. La maggior parte sono giovani: vi sono una ragazzina di circa 11 anni, una ragazza di 28 anni, due giovani di 30, una di 38 anni e due donne di 65 e 70 anni.
Salvini: "Auspico subito chiarezza su quanto accaduto"
"Voglio esprimere il cordoglio del governo e di quest'aula per il gravissimo incidente di ieri sera a Mestre, auspico che si possa fare di tutto per fare subito chiarezza su quanto avvenuto". Lo ha detto il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel corso del question time alla Camera parlando dell'incidente avvenuto ieri sera ad un pullman a Mestre.
Pm: "Sos da autista altro mezzo, gli ha lanciato estintore"
"Il primo a dare i soccorsi è stato l'autista di un altro bus che è stato affiancato, non toccato, dal mezzo precipitato". Lo ha detto il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi sull'incidente di ieri a Mestre. "Nel dare l'allarme - ha sottolineato - ha anche lanciato un suo estintore verso il mezzo precipitato, che sprigionava fiamme". Proprio le testimonianze escludono che il bus precipitato andasse veloce. "I testimoni - ha aggiunto Cherchi - hanno detto che andava piano, il tratto stradale prima è in salita e comunque, oggettivamente, non permette alte velocità. Comunque ci arriveranno i dati a certificare anche questo", ha concluso.
Procura Venezia: esclusi contatti pullman con altri mezzi
"Stiamo lavorando sulla dinamica dell'incidente che ha visto il bus toccare e scivolare lungo il guardrail per un cinquantina di metri, e infine, con un'ulteriore spinta a destra, precipitare al suolo". Lo ha detto il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi facendo il punto sull'incidente del pullman a Mestre. "Non ci sono segni di frenata, nè contatti con altri mezzi" ha aggiunto. "Non si è verificato alcun incendio - ha spiegato - nè dal punto di vista tecnico nè c'è stata una fuga di gas delle batterie a litio che ha provocato fuoco e fumo".
Bus Mestre: prelievi dna per accertare identità vittime
Il riconoscimento delle salme delle persone morte nell'incidente di Mestre "non è semplicissimo perché molti non avevano un documento". Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, spiegando che, proprio per agevolare gli accertamenti sull'identità delle vittime, "è stato disposto che i medici legali prelevino il dna qualora non si abbia certezza sulla salma".
Bus Mestre, sequestrate le batterie al litio
Il procuratore di Mestre, Bruno Cherchi, afferma che "non risultano particolari fiamme ne' un incendio in senso tecnico del bus precipitato". C'e' stata invece "una fuoriuscita di gas dalle batterie del litio che costituiscono il camion e su questo stiamo facendo accertamenti". Le batterie, ha detto il magistrato, sono state messe sotto sequestro.
Bus Mestre, Zaia: ‘Lutto regionale di 3 giorni per tragedia immane’
Siamo davanti a una tragedia immane, ne ricordiamo pochissime a questo livello”. Lo ha detto termine della visita all’ospedale Dell’Angelo di Mestre il presidente del Veneto Luca Zaia, sottolineando che tra i 15 feriti si contano una bambina di 3 anni, una di 4 e uno di 13 e tra le 21 vittime una “bimba di poco più di un anno e una ragazza di 13 e 14 anni”. Per questo il Veneto ha chiesto e “ottenuto da Roma, anche in tempi celeri, l’autorizzazione per tre giorni di lutto regionale fino al 6 ottobre. Per tutta la regione del Veneto ci saranno le bandiere a mezz’asta”.
Bus Mestre, oltre 60 vigili del fuoco al lavoro, dopo rimozione pulman prosegue intervento
La carcassa del pullman precipitato dal viadotto a Mestre, rimossa intorno alle 5 di stamattina, è stata trasportata in una zona sicura dove prosegue tutt’ora l’intervento dei vigili del fuoco. Sono in atto le operazioni di monitoraggio per escludere la riattivazione della combustione delle batterie del veicolo incidentato. Sull’intervento per il bus elettrico precipitato dal viadotto di Via della Libertà hanno operato oltre 60 vigili del fuoco con 20 automezzi, alcuni dei quali sono giunti ieri sera a Mestre dai comandi di Treviso, Padova, Rovigo e Gorizia.
Bus Mestre, procuratore: al momento non ci sono indagati
Al momento non ci sono persone indagate dalla Procura di Venezia per l'incidente del bus precpitato ieri sera dal cavalcavia di Mestre. Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi.
Bus Mestre, cordoglio comunità islamica e parrocchia Marghera
"Le nostre famiglie, musulmane e cristiane, che dalle finestre del nostro quartiere hanno assistito con dolore al tragico incidente sul cavalcavia, portano nel cuore tutte quelle vite stroncate sotto i nostri occhi. Vogliamo assicurare alle loro famiglie che terremo ancora davanti ali occhi del nostro cuore i loro nomi, le loro storie, i loro progetti e i loro sogni che avrebbero dovuto realizzarsi". Lo affermano in una nota congiunta il Centro Islamico del Bangladesh e la Parrocchia della Resurrezione al quartiere 'Cita' di Marghera. "Pregheremo per le vittime e le loro famiglie - annunciano - sia nella preghiera del Venerdì che nella Messa della Domenica".
Bus Mestre, Francia: 'In contatto con il ferito francese'
"La Francia rinnova le proprie condoglianze ai cari di tutte le vittime e alle autorità italiane dopo la tragedia di Venezia. Il nostro consolato generale di Francia a Milano è in stretto contatto con una vittima francese ferita nell'incidente e la sua famiglia per fornire loro tutto il sostegno necessario": è quanto affermano fonti del ministero degli Esteri della Francia. Ieri, poco dopo il dramma, il presidente Emmanuel Macron aveva pubblicato un messaggio di solidarietà all'Italia. "I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia'". "Terribile dramma a Mestre, vicino Venezia - ha scritto invece la minsitra degli Esteri, Catherine Colonna- rivolgo le mie condoglianze alle famiglie di tutte le vittime e i propri cari".
Bus Mestre, procuratore: non risultano segni di frenata
Non risultano segni di frenata del bus prima che precipitasse dal cavalcavia di Mestre. Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi.
Bus Mestre, sindacati: 'Altra tragedia colpisce i trasporti'
Un'altra tragedia colpisce pesantemente i trasporti". Ad affermarlo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro sull'incidente di Mestre, aggiungendo che "il nostro pensiero va prima di tutto alle vittime, dall'autista ai passeggeri, alcuni dei quali sopravvissuti ma la cui condizione rimane gravissima". "Non è possibile fermarsi alla sola manifestazione di cordoglio e dolore - proseguono le organizzazioni sindacali - ma per evitare tragedie simili è certamente necessario osservare però come il settore dei trasporti stia vivendo una fase drammatica rispetto alla quale è necessaria una riposta di sistema che guardi alla qualità delle infrastrutture, alla condizione reale dei settori, agli adeguamenti necessari sul piano della sicurezza e alla qualità del lavoro.Temi sui quali da tempo richiamiamo le istituzioni alle loro responsabilità". "Rimaniamo in attesa - dichiarano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro - che si faccia luce sulle dinamiche anche per assumere le opportune iniziative".
Bus Mestre, procuratore: non c'è stato incendio
A bordo del bus precipitato ieri sera dal cavalcavia a Mestre non c'e' stato un incendio prima dell'incidente. Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi.
Bus Mestre, indagini per omicidio plurimo stradale
La Procura di Venezia procede per il reato di omicidio plurimo stradale in merito all'incidente del bus precipitato dal cavalcavia ieri sera a Mestre. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore Bruno Cherchi.
Bus Mestre, procuratore: fuoriuscito gas da batterie litio
Una fuoriuscita di gas dalle batterie al litio si è verificata sul bus precipitato dal cavalcavia a Mestre, secondo quanto riferito dal procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, in conferenza stampa.
Bus Mestre, Dg Ulss: colpita Venezia e il mondo
"E' un evento eccezionale, drammatico. Colpisce Venezia ma colpisce tutto il mondo. Ci sono diversi bambini e questa è la cosa più drammatica". Lo ha detto il direttore generale dell'Uss 3, Gerardo Contato, parlando coi giornalisti fuori dall'ospedale di Mestre.
Bus Mestre, procuratore: nessun urto con altri mezzi
Il bus precipitato dal cavalcavia a Mestre non ha avuto nessun impatto con altri mezzi prima dell'incidente, secondo quanto riferito dal procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, in conferenza stampa.
Bus Mestre, tra i feriti due fratelli, morta la madre
Tra i feriti nell'incidente di Mestre c'è una coppia di fratelli, tre anni e 13 anni, austriaci e ricoverati a Treviso, mentre la madre e il compagno sono morti. Lo ha spiegato il governatore Veneto Luca Zaia. Tra i deceduti c'è una bimba di poco più di un anno e una ragazza di circa 13 anni.
Bus Mestre, Zaia: sensibilità unica a livello nazionale
"Ho sentito due volte il ministro Salvini, ringrazio tutti quelli che si sono espressi, informati dal capo dello Stato al presidente del Consiglio, ai diversi ministri. Penso ci sia una sensibilità unica a livello nazionale per quello che è successo". Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, lasciando l'ospedale di Mestre.
Bus Mestre, Zaia: tutto fa pensare a malore, 4 feriti parlano
"Tutto fa pensare ad un malore ma e' prudente non avanzare ipotesi in questo momento e aspettare i tecnici". L'ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia incontrando i giornalisti davanti all'ospedale di Mestre (Venezia) dove sono ricoverati la maggior parte dei feriti del tragico incidente di ieri. "Da quello che ci risulta siamo davanti ad una macchina recentissima, del 2022, ad un autista esperto e per bene e super referenziato - ha continuato - quindi si trattera' davvero di capire la dinamica". Intanto il presidente ha fatto sapere che almeno 4 feriti stanno fornendo dettagli sull'accaduto. "Uno di questi e' anche in rianimazione ma riesce comunque a parlare" ha poi concluso.
Bus Mestre, Eurocamera commemora vittime, applauso in aula
Il Parlamento europeo ha ricordato con un lungo applauso le vittime dell'incidente stradale a Mestre dove 21 persone hanno perso la vita. La commemorazione ha avuto luogo dopo le richieste degli eurodeputati Salvatore De Meo di Forza Italia e Alessandra Moretti del Pd, e Rosanna Conte della Lega.
Bus Mestre, Zaia incontra i medici e gli psicologi
"I feriti li abbiamo visti nella sala riservata all'accoglienza e li abbiamo lasciati tranquilli. Abbiamo parlato con gli psicologi e lo staff medico, ho voluto ringraziare tutti per il lavoro di squadra pauroso". Così il presidente del Veneto Luca Zaia, concludendo la sua visita all'ospedale di Mestre.
Zelensky a Sky 20 anni: condoglianze per la tragedia di Mestre
"Voglio esprimere le mie condoglianze alle famiglie dei feriti e dei morti" a Mestre. "So che ci sono anche ucraini, italiani, francesi, spagnoli e vorrei esprimere le mie condoglianze a tutte le famiglie. E' una tragedia che ha unito tanti Paesi oggi". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sky TG24, nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'. LA DIRETTA
Human Company (camping): "servizio navetta gestito da società locale, biglietti non nominativi"
"Il servizio di navetta che collega la struttura a Venezia è gestito da una società locale di trasporto passeggeri ed è riservato agli ospiti che vogliono raggiungere il centro della città lagunare e rientrare. Trattandosi di un servizio navetta, i biglietti possono essere acquistati alla reception, non sono nominativi e possono essere utilizzati dagli ospiti in qualsiasi momento della giornata". A precisarlo in una nota è Human Company, il gruppo proprietario di hu Venezia camping in town, struttura che ospitava le persone coinvolte nell’incidente avvenuto ieri a Mestre"Il servizio di navetta che collega la struttura a Venezia è gestito da una società locale di trasporto passeggeri ed è riservato agli ospiti che vogliono raggiungere il centro della città lagunare e rientrare. Trattandosi di un servizio navetta, i biglietti possono essere acquistati alla reception, non sono nominativi e possono essere utilizzati dagli ospiti in qualsiasi momento della giornata". A precisarlo in una nota è Human Company, il gruppo proprietario di hu Venezia camping in town, struttura che ospitava le persone coinvolte nell’incidente avvenuto ieri a Mestre
Bus Mestre: bollettino, 4 dei 15 feriti ancora da identificare
Quattro dei 15 feriti sono ancora da identificare, a rendere più complicato dare un nome a chi da ieri è ricoverato in un ospedale veneto dopo che il bus su cui viaggiava è precipitato da un cavalcavia di Mestre è che sul pullman viaggiavano turisti stranieri, ospiti di un camping poco distante. Le condizioni dei feriti sono piuttosto gravi - ben otto in terapia intensiva - tre i minori: una bimba ucraina di quattro anni è ricoverata a Padova, due fratellini tedeschi a Treviso. Il bilancio delle vittime è di 21 persone, anche in questo caso non tutte hanno un nome.
Salvini a Sky TG24: "Non è un problema di guardrail"
"Sto in contatto con l'assessore, non è un problema di guardrail evidentemente. Ho sentito il presidente della Regione Veneto Luca Zaia sulle condizioni dei 15 feriti tra cui 5 sono ancora in condizioni preoccupanti e poi è presto per dare commenti". Ad affermarlo è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini intervistato da 'Sky Tg 24' sull'incidente di Mestre. "Ho sentito che i Vigili del Fuoco parlavano delle batterie elettriche che prendono fuoco più velocemente, più rapidamente di altre forme di alimentazione. Questo, non so se c'entri o non c'entri, lascio ai tecnici la risposta ma in un momento in cui qualcuno dice tutto elettrico forse uno spunto di riflessione si deve fare", sottolinea Salvini.
"Io è vero sto lavorando al nuovo codice della strada ma eventi come questo credo - sottolinea Salvini - non credo siano imputabili a velocità o distrazione. Ogni anno sulle strade italiane perdiamo più di 3 mila vita. Abbiamo approvato nuove norme per il codice della strada, spero che entro natale diventino legge".
Bus Mestre, assessore Mobilità: "Cavalcavia vecchio, monitorato dal 2016"
“Sul tema della sicurezza del nostro Paese, noi è dal 2016 che abbiamo cominciato il monitoraggio e le perizie. Dopo il Ponte Morandi noi ci siamo preoccupati di un cavalcavia che è del 1930”. Lo dice all’Adnkronos l’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, a proposito dell’incidente del bus precipitato ieri sera sul cavalcavia Rizzardi, che - osserva - “si vede che è vecchiotto”. Il “guardrail è a norma”, ma - precisa l’assessore “rispetto alla norma di quando è stato messo”. Al momento “c’è un doppio guardrail, però è da sostituire”. I lavori, da 6,5 milioni di euro, “sono in corso da un mese. Rifacciamo tutte le asfaltature e tutta la cordonata a cui vanno agganciati i nuovi guardrail, perché se si guarda la cordonata, si capisce che anche mettendone dieci di guardrail, se uno perde il controllo, cade giù”. Infine lo sfogo, per “un’opera dello Stato, che qualcuno ha ereditato”. In particolare - precisa - “il cavalcavia è stato trasferito al Comune di Venezia oltre dieci anni fa, io come l’ho ereditato nel 2016 l’ho messo in monitoraggio immediato, fatti i progetti, però il sindaco ha dovuto trovare dei fondi. Ora lo stiamo rimaneggiando. Sarebbe auspicabile che per un’opera dello Stato dovrebbe esserci anche lo Stato a darti una mano, ma non capita sempre così”.
Incidente Mestre, l'ad della società del bus: "Dai video guard rail sembra una ringhiera"
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda di trasporto a cui apperteneva il bus precipitato dal cavalcavia, ricorda come ci siano dei lavori proprio per la sostituzione della barriera. L'assessore alla mobilità del Comune di Venezia a Sky Tg24: "Neanche se ci fosse stato un triplo guard rail, un quadruplo guard rail, avrebbe tenuto lo sbandamento di un mezzo così pesante". LEGGI L'ARTICOLO, QUI
Mestre, il video dell'incidente: il momento in cui il bus precipita dal cavalcavia
Le prime immagini dell’incidente che si è verificato martedì sera. Il bilancio, ancora provvisorio, è pesantissimo: almeno 21 persone hanno perso la vita e 15 sono rimaste ferite, alcune gravissime. GUARDA QUI IL VIDEO
Bus Mestre: turisti fotografano il luogo dell'incidente
Si sono presentati di primo mattino con i telefonini per riprendere quel che restava della tragedia accaduta ieri sera al pullman che è volato dal guard rail, rovesciandosi e provocando una scia di morte. Sono stati molti i turisti che si sono voluti affacciare, prima dell'arrivo dei tecnici per i rilievi ufficiali, per rubare uno scatto macabro del luogo della tragedia. A pochi passi dal cavalcavia incriminato, infatti, sorgono molti alberghi, uno a fianco all'altro, nati negli ultimi anni per incrementare la disponibilità di posti letto a Mestre.
Bus Mestre: alle 17.30 alla Camera si terrà una commemorazione
Nell'Aula della Camera si terrà alle 17.30 una commemorazione delle vittime del disastro di Mestre. Si apprende dai gruppi parlamentari a Montecitorio.
Prisco: "Tragedia che addolora, grazie a soccorritori"
"Profondo cordoglio per il grave incidente stradale di Mestre, una terribile tragedia che addolora. Un pensiero alle vittime, ai loro cari ed ai feriti. Desidero rivolgere un grande ringraziamento a tutti i soccorritori, a cominciare dai 60 Vigili del Fuoco intervenuti prontamente da Venezia, Treviso e Padova, che hanno lavorato tutta la notte per salvare quante più vite possibili e per scongiurare un bilancio ancora più tragico". E' quanto scrive sui social il sottosegretario all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco Emanuele Prisco.
Console Ucraina: "In contatto con parenti vittime, estremo sgomento"
“È con estremo sgomento che abbiamo appreso della tragedia avvenuta a Mestre”. Lo dichiara all’Adnkronos il console generale d’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh, a proposito dell’incidente avvenuto ieri sera sul cavalcavia Rizzardi, in cui sono morte 21 persone e 15 sono rimaste ferite. Tra i passeggeri del bus c’erano almeno otto ucraini: quattro di loro - tre donne e un uomo - hanno perso la vita; altrettanti, tra cui una bambina di 4 anni, sono rimasti feriti e si trovano ricoverati negli ospedali di Mestre, Treviso e Padova. “Siamo partecipi del dolore dei familiari dei cittadini ucraini morti o feriti e pronti a fornire loro ogni aiuto”, dice Kartysh, facendo sapere che il consolato ha attivato la sua hotline di emergenza.
Ad La Linea: "Incidente veramente inspiegabile"
Alberto Rizzotto, l'autista di pullman morto nell tragedia di ieri sera a Marghera "era un autista molto coscienzioso". Lo ribadisce all'ANSA Massimo Fiorese, l'ad di La Linea, la società di autobus che gestiva per conto della Martini bus il collegamento tra Marghera e Venezia per favorire i clienti di un vicino campeggio. Fiorese esclude un colpo di sonno: "aveva iniziato il turno due ore prima", dice. Rizzotto effettuava come tutti gli autisti controlli medici accurati ogni anno. "E' un incidente veramente inspiegabile - rileva Fiorese - perchè è avvenuto in un'area urbana, ha coinvolto un pullman elettrico nuovo e la velocità in quel momento era bassissima". L'unica ipotesi plausibile resta quindi quella di un malore dell'autista. "Attendiamo i risultati dell'autopsia - conclude - per capire qualcosa".
Incidente pullman Mestre, dalla dinamica alle cause: cosa sappiamo finora
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri sera, quando un bus elettrico ha sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco, causando la morte di 21 persone, di cui due bambini. Incerte le cause che hanno portato all’incidente, possibile un malore per l’autista. Ancora ignota l’identità di alcune persone a bordo: per questo la Questura ha acquisito l’elenco degli ospiti presenti al centro “Hu” di Marghera verso cui stava tornando il mezzo. I DETTAGLI
Musumeci: "Presto per fare ipotesi"
"E' ancora presto per arrivare alle cause della dinamica, c'è un fascicolo aperto dalla magistratura, ogni istituzione si sta impegnando a condurre le proprie indagini. Per ora è importante capire come poter salvare i feriti, quelli particolarmente gravi, penso che nei prossimi giorni avremo qualche elemento conoscitivo in più". Lo afferma il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. "Sono quelle notizie che non vorremmo mai ricevere - aggiunge -, per la dinamica, per il contesto, per il bilancio pesantissimo. Ieri sono stati davvero bravi i soccorritori, perché dovevano salvare il salvabile tra le fiamme. Voglio ancora ribadire il mio grazie ai vigili del fuoco, ai volontari della Protezione civile ed alle forze dell'ordine che hanno condotto la loro attività in condizioni davvero difficili". "Non possiamo assolutamente azzardare ipotesi - ha ripetuto il ministro riguardo alle cause - Tutte sono possibili, io e il Governo abbiamo naturalmente manifestato il cordoglio della nazione italiana ai familiari delle vittime".
Aula del Senato osserva un minuto di silenzio
L'Aula del Senato in apertura dei lavori ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'incidente avvenuto a Mestre dove ieri sera un bus è precipitato da un cavalcavia. Il presidente di turno Maurizio Gasparri ha parlato di "immane tragedia" e ha ricordato che ci sono state "21 vittime, feriti anche minori. Siamo tutti molto commossi".
Zaia a Sky TG24: "Tragedia immane"
"Chi fa emergenza e urgenza da 40 annni "mi dice di non aver mai visto una tragedia del genere" ha detto il governatore del Veneto. "Tra i morti - ha ricordato - dei giovanissimi e una neonata di poco più di un anno, una ragazzina adolescente". LEGGI QUI
Vittime Strada, "guardrail appare vecchio e inidoneo"
"Le indagini dovranno accertare le cause che hanno portato all'incidente, ovvero un malore dell'autista o un problema tecnico". E' quanto dichiara l'avvocato Domenico Musicco, presidente della onlus "Associazione Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità commentando quanto avvenuto ieri sera a Mestre. "Si deve, tuttavia, già osservare che poco o nulla era stato fatto per prevenirlo - continua Musicco - mi riferisco al guardrail sfondato dal mezzo, che già ad prima vista appare di tipo 'vecchio' e comunque totalmente inidoneo a garantire la sicurezza su un tratto di strada pericoloso come quello. Si tratta infatti di un viadotto di grande percorrenza. Questo aspetto è già sicuramente al vaglio degli inquirenti e sarà oggetto di consulenze". "A dieci anni dalla tragedia di Avellino - conclude il penalista -, dove morirono quaranta persone a bordo di un pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, ci troviamo così di nuovo a piangere oltre venti morti per protezioni vecchie e inadeguate".
Cisal, "tragedia che ci lascia attoniti"
"Esprimo vicinanza e profondo cordoglio a nome mio personale e della Cisal alle famiglie delle vittime del grave incidente avvenuto a Mestre, dove un pullman di linea è precipitato da un cavalcavia. Un evento drammatico che ci lascia attoniti. Le parole mancano di fronte a tragedie cosi'". Lo ha detto stamattina il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, intervenendo a Rimini al congresso Snala Cisal, la federazione che rappresenta i lavoratori del gruppo Anas.
La tragedia del bus, un neonato tra le vittime
Tra le 21 vittime che viaggiavano sul bus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre anche un neonato di pochi mesi, un 12enne ed una ragazza minorenne. Quattro dei 15 feriti sono ricoverati in terapia intensiva. I passeggeri erano turisti ospiti del campeggio 'Hu' di Marghera. Morto anche l'autista del mezzo, l'unica vittima italiana, il quarantenne Alberto Rizzotto. Sotto choc i suoi colleghi: "era esperto", dicono. La procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage. Tra le ipotesi resta quella di un malore del conducente. Le vittime sono state estratte dal pullman. "E' stato un lavoro complicato", spiegano i soccorritori, che parlano di "una tragedia di giovani, salvo qualche adulto". Il pullman era elettrico e le batterie hanno preso fuoco nell'impatto. Si lavora per accertare l'identità dei deceduti. Gli agenti della questura hanno acquisito gli elenchi degli ospiti del campeggio. Quattro morti sono ucraini, secondo quanto informa il ministero degli Esteri di Kiev. Sul pullman viaggiavano persone di diverse nazionalità: oltre agli ucraini, tedeschi (una vittima era originaria della Germania), austriaci, spagnoli.
Locatelli: "Tragedia che ci provoca un dolore enorme"
"Questa tragedia ci provoca un dolore enorme. Posso solo dire una preghiera per le vittime, le famiglie ma anche per le persone che lottano tra la vita e la morte". Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
Figliuolo: "Ora pensiero va a familiari vittime"
"Il mio pensiero ora va ai familiari delle vittime, capisco in che condizione di disperazione si trovino in questo momento. Auguro a chi sta in ospedale di guarire presto. Queste sciagure toccano tutti, poi si accerteranno le cause ma ora bisogna stringersi ai familiari e pensare a chi è ferito". Lo ha detto Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione dei territori alluvionati, a Skytg24 nell'ambito delle celebrazioni di Sky 20 anni, a proposito dell'incidente avvenuto ieri sera a Mestre.
118 Veneto, "al lavoro per identificare 14 morti e 4 feriti senza nome"
“Come 118 stiamo cercando di recuperare tutte le informazioni per stabilire l’identità delle vittime. Ci sono ancora 14 morti e 4 feriti ancora senza un nome. Un’attività marginale, certo, di supporto alle Forze dell’Ordine ma necessaria viste le condizioni. Il magistrato questa mattina nominerà un perito incaricato di eseguire il riconoscimento, attraverso impronte dentali e digitali. Un lavoro fatto di concerto con la polizia scientifica”. Paolo Rosi, direttore del 118 Regione Veneto, il giorno dopo la strage di Mestre è stremato. “Ho dormito pochissimo – confida all’Adnkronos – chi fa il mio mestiere di tragedie ne vede tante ma un episodio così straordinario con vittime ustionate, tra cui minori, è davvero straziante. Un bambino di appena 1 anno è morto, un’altra bambina di soli 4 anni è gravissima all’ospedale di Padova. Solo a Treviso una bambina non desta preoccupazioni, a parte qualche frattura. Ma qui è stata l’apocalisse”.
Zaia: "Autista persona stimata, si ipotizza malore"
"Si ipotizza un possibile malore dell'autista. Ho visto personalmente cosa può accadere quando una persona si sente male al volante, e questo potrebbe spiegare l'incidente del pullman". Così il governatore del Veneto Luca Zaia ."Gli inquirenti - ha aggiunto - diranno ciò che è accaduto. L'autista era un giovane, del mio territorio, una persona conosciuta e stimata". Zaia ha riferito che le salme sono tutte all'obitorio di Mestre: "la nostra sanità ha ha organizzato un'accoglienza per i parenti, attivando anche un supporto psicologico".
Incidente pullman Mestre, dalla dinamica alle cause: cosa sappiamo finora
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri sera, quando un bus elettrico ha sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco, causando la morte di 21 persone, di cui due bambini. Incerte le cause che hanno portato all’incidente, possibile un malore per l’autista. Ancora ignota l’identità di alcune persone a bordo: per questo la Questura ha acquisito l’elenco degli ospiti presenti al centro “Hu” di Marghera verso cui stava tornando il mezzo. I DETTAGLI
Zaia: "Autista stimato, bus elettrico del 2022"
Era "un pullman elettrico di recente costruzione nel 2022" quello precipitato giù da un cavalcavia provocando la morte di 21 persone e il ferimento di 15. Lo ha detto il Presidente del Veneto, Luca Zaia. E "L'autista - ha aggiunto - è un giovane del mio territorio, una persona conosciuta e stimata". "Lascerei ai tecnici la ricostruzione della dinamica, basandoci sulle testimonianze delle persone in loco, le telecamere di bordo e le videocamere di sorveglianza - ha continuato - . Si ipotizza un possibile malore dell'autista, poichè ho visto personalmente cosa può accadere quando una persona si sente male al volante, il che potrebbe spiegare l'incidente del pullman. Gli inquirenti diranno ciò che è accaduto".
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha proclamato il lutto cittadino
A seguito del grave incidente stradale verificatosi ieria sera a Mestre il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha disposto il lutto cittadino. “Un’immane tragedia ha colpito la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”.
Brugnaro: "Tragedia senza fine, sarà lutto cittadino"
"Una tragedia senza fine, immane. Non ci sono parole. Una scena apocalittica. Un autobus precipitato da un viadotto che si è incendiato. È uscito completamente di strada. E' volato giù dal ponte. Si può solo immaginare il disastro". Così al QN il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, contattato subito dopo l'incidente. "E' una tragedia immane per la nostra comunità quella che ha colpito la nostra città - aggiunge - E ho subito proclamato il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime". "Ci sono 21 morti accertati e altri 13 feriti, alcuni dei quali gravi. Quattro sono i bambini. Una tragedia, ripeto. Turisti stranieri. Stiamo cercando di identificare le vittime. Ho visto alcuni documenti di queste povere persone. Erano turisti trasportati da un pullman di linea che era stato affittato da un campeggio". ""Non possiamo ancora dire niente sulla dinamica, non riusciamo a capire come possa essere accaduto. E' uscito dritto, c'è il buco. Non riusciamo a capire. soccorsi sono stati immediati. Io sono arrivato subito. E' stata una corsa di solidarietà totale di tutta la città, di tutte le strutture sanitarie della Regione. I feriti più gravi sono stati trasportati con l'elicottero arrivato rapidamente sul posto. Siamo tutti qua. Mai vista una tragedia tanto grave. Siamo tutti qua. C'è anche il Patriarca che sta pregando per queste povere vittime". "Ho ricevuto la chiamata del presidente della Repubblica e della premier Meloni che mi hanno fatto le condoglianze - conclude - Ora bisognerà avvisare i parenti... Sono distrutto, non si trovano le parole".
Zaia: "Penso sarà lutto nazionale"
"Ho fatto issare le bandiere a mezz'asta sugli edifici della regione e ho chiesto anche ai sindaci del Veneto. E' stato proclamato lutto cittadino ma penso che ci stia anche un lutto nazionale. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo mostrare rispetto per le vittime è fondamentale". Lo ha detto il Presidente del Veneto, Luca Zaia.
Fedriga: "Un pensiero e una preghiera"
"Un pensiero e una preghiera per le vittime tristemente coinvolte nell'incidente a Mestre". Così il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga nelle sue pagine on line sull'incidente d Mestre,
Ue, "vicini a famiglie e a popolo italiano"
"A nome della Commissione europea voglio esprimere la nostra vicinanza dopo il terribile incidente di ieri a Venezia. I nostri pensieri sono con le famiglie delle vittime e con il popolo italiano". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo.
Toti: "Tragedia che ci lascia sgomenti"
"Una terribile tragedia quella avvenuta a Mestre, che ci lascia sgomenti e senza parole. Stiamo seguendo con apprensione l'evolversi della situazione e preghiamo per le famiglie delle vittime. Ci stringiamo attorno alla comunità veneta e al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Un ringraziamento va anche a tutte le persone impegnate senza sosta nelle operazioni di soccorso". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in seguito alla notizia dell'incidente che ha coinvolto un bus a Mestre.
Ulss Serenissima, "per familiari vittime attivati interpreti e psicologi"
“Dopo lo strazio dei soccorsi ora ci aspetta la parte più difficile: il ricongiungimento delle vittime con i familiari, quasi tutti stranieri. I feriti o non sono in condizioni di parlare oppure lo fanno a stento, per lo più in lingua ucraina. Per questo motivo abbiamo già attivato un servizio di interpreti ucraini e russi. C’è molto da fare per la gestione dei familiari, gravosa e penosa per il numero di morti e feriti, per le condizioni dei sopravvissuti e che per questo motivo richiede anche un supporto psicologico. All'ospedale dell'Angelo di Mestre ancora non si vede il via vai di familiari e amici ma solo perché le vittime si trovavano nelle nostre zone in vacanza. Da questa notte non ci siamo mai fermati e non lo faremo, c’è troppo lavoro da fare, sebbene il triste bilancio sia ormai consolidato”. Così all’Adnkronos Giulio Giuliani, responsabile comunicazione dell’Ulss Serenissima di Venezia, il giorno dopo la strage sul cavalcavia di Mestre.
Zaia: "Molte nazioni coinvolte, affrontiamo anche sfida linguistica"
"Partiamo dalla telefonata del responsabile del 118, che quando chiama c'è sempre un problema, ma mai avrei pensato a una cosa del genere: una strage con 21 morti e 15 feriti, tra cui una bambina di un paio d'anni e un adolescente. Fra i feriti, 5 sono in condizioni gravissime. Abbiamo utilizzato 5 ospedali; Treviso ha svuotato il pronto soccorso per accogliere i feriti, mentre l'ospedale centrale di Mestre si è occupato in prima linea del soccorso. Dolo, Mirano e Padova hanno pazienti politraumatizzati. Fra i feriti ci sono anche due bambini di 3-4 anni, un ragazzino di 12-13 anni e ci sono due fratellini. Tra le nazionalità coinvolte ci sono ucraini, spagnoli, croati e francesi. Questo è solo uno spaccato di quello che era un pullman turistico, un pullman elettrico di recente costruzione nel 2022". Così il Presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo a 'Non Stop News' su Rtl 102.5 per fare il punto sull'incidente a Mestre di ieri sera, dove un pullman è caduto da un cavalcavia causando 21 morti e 15 feriti.
Incidente bus Mestre, la notizia sui media internazionali
Dal Guardian alla Cnn, passando per Ukrinform, la tragedia di Mestre è sulla stampa internazionale. La notizia dell'autobus precipitato dal cavalcavia Rizzardi è su Ukrinform con le parole del portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, secondo il quale "si sa che cinque ucraini sono rimasti uccisi e altri tre sono rimasti feriti". Tra i feriti nell'incidente ci sono anche altri stranieri, anche cittadini di Germania, Francia, Croazia e Spagna. La notizia della tragedia è sulla homepage del britannico Guardian, dell'Independent e della Bbc e anche Sky News riferisce della "scena apocalittica". Una tragedia che è finita sulla homepage anche del giornali francesi Le Figaro e Le Monde e degli spagnoli El Pais ed El Mundo con le "terribili immagini dell'incidente di Venezia". La notizia è sulla homepage di Der Spiegel e della Faz così come della Cnn. Anche la tv satellitare al-Jazeera parla dell'incidente.
Cordoglio Calderoli: "Grazie soccorritori"
"Dolore e cordoglio per la terribile tragedia avvenuta ieri sera a Mestre, una preghiera per le purtroppo tante vittime e per i tanti feriti e un grazie a tutti i vigili del fuoco, soccorritori e personale medico che hanno lavorato in condizioni difficili per salvare vite". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.
Quattro i feriti in rianimazione, tra 20 e 30 anni
I quattro feriti più gravi nell'incidente del pullman precipitato ieri sera sarebbero tutte persone maggiorenni, tra i 20 e i 30 anni. Secondo quanto si apprende, tre sono ricoverate in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo di Mestre e uno a Dolo.
Camping: "Lo choc è tanto"
"Lo choc è tanto". Così un portavoce del gruppo Hunan Company, che possiede il campeggio di Marghera dove soggiornavano le vittime e i feriti dell'incidente del bus a Mestre, descrive la situazione all'interno della struttura ricettiva.
Incidente pullman Mestre, le vittime erano turisti stranieri in vacanza
Tra i morti ci sono due bambini e una ragazza tra i 14 e i 15 anni. L'ultimo cadavere a essere stato estratto dal bus è stato il conducente, di nazionalità italiana. LEGGI L'ARTICOLO
Biserni (Asaps): "Un tema è guard-rail troppo basso"
"Parliamo di ipotesi, ma da quello che abbiamo potuto accertare attraverso i nostri referenti era un guardrail a unica onda altezza metro e non tripla, come sarebbe stato necessario per il contenimento di un veicolo che può raggiungere le 18 tonnellate". Lo dice all'ANSA Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, amici e sostenitori della Polizia stradale, sull'incidente del pullman precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre. "Dipende dall'angolatura che prende, un guardrail così può contenere un'auto, ma un bus del genere è difficile che possa essere contenuto e lo dimostrano anche altri incidenti simili. Andrebbero cambiati, sarebbe il nostro auspicio, ma i costi sono altissimi", aggiunge. Poi c'è "il fattore umano, che andrà indagato. Ogni conducente sotto i 50 anni deve essere sottoposto ad una verifica sanitaria ogni 5 anni e poi ci sono i controlli a sorpresa, su assunzione di alcol e stupefacenti". "Un grande aiuto lo daranno le telecamere".
Tra le vittime due bambini e ragazza minorenne
Ci sono due bambini - un neonato di pochi mesi, e un 12enne - ed anche una ragazza minorenne tra le 21 vittime dell'incidente del pullman avvenuto a Mestre. Lo riferisce all'ANSA Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto. Non ci sono stati nuovi decessi nlella notte tra i 15 feriti portati negli ospedali della regione. Quattro di essi, in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati. Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c'è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi.
Acquisiti elenchi degli ospiti del campeggio
Gli agenti della questura hanno acquisito presso il campeggio "Hu" di Marghera gli elenchi degli ospiti, per poter poi risalire alle identità delle vittime e dei feriti nell'incidente del bus di ieri sera. All'interno della struttura, al momento non viene fatta alcuna dichiarazione, in attesa di comunicazioni ufficiali dall'azienda. Il via vai di ospiti da e per il campeggio prosegue regolarmente.
Zaia: "Un disastro, dopo soccorsi vanno chiarite cause"
"È una strage. In questo momento noi dobbiamo solo pensare a salvare più vite possibile e dare conforto a chi ha perso i propri cari". Lo ha detto al Corriere della Serra Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. "Poco prima delle 20 (di ieri sera, ndr) mi ha chiamato il responsabile del servizio 118 del Veneto. Mi sono subito allarmato perché so che quando mi chiama lui è successo qualcosa di veramente grave. Non è persona che si fa viva per problemi futili. Senza giri di parole mi ha detto: 'Presidente, c’è stata una strage'. Mi si è gelato il sangue. Le notizie che poi sono arrivate via via nel corso della serata hanno confermato che ci troviamo di fronte ad una tragedia che ha pochi eguali in Europa".
Autobus Mestre, i video sull'incidente del pullman
E' di 21 morti - tra cui due bambini - e 15 feriti il bilancio ufficiale diffuso dalla Prefettura sull'incidente di martedì sera a Mestre, dove un autobus - noleggiato da un campeggio di Marghera - è caduto da un cavalcavia. "È una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto", le parole dei soccorritori. Tra le vittime anche tedeschi e ucraini. La Procura di Venezia ha aperto un'inchiesta. GUARDA QUI
Zaia annulla appuntamenti del giorno, bandiere a mezz'asta in sedi regionali
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annullato tutti gli appuntamenti odierni in segno di lutto per il tragico incidente del pullman accaduto ieri sera a Mestre. Su indicazione dello stesso Zaia, le bandiere delle sedi regionali sono state poste a mezz’asta. Il nuovo calendario degli impegni pubblici del Governatore sarà reso noto appena approntato.
Kiev conferma, "a Mestre morti 5 ucraini, i feriti sono 3"
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha confermato che cinque ucraini sono rimasti uccisi e tre feriti nell'incidente del bus a Mestre. Lo riferisce Rbc-Ucraina. I consoli ucraini stanno attualmente collaborando con le forze dell'ordine italiane per chiarire tutte le circostanze dell'incidente, ha detto il portavoce.
Primi parenti arrivati al camping che ospitava vittime
I primi parenti delle 21 vittime e dei 15 feriti coinvolti ieri nell'incidente che ha visto protagonista un autobus a Mestre stanno arrivando alla struttura Hu Venezia camping in town dove i turisti stavano rientrando dopo una gita a Venezia. Stanno arrivando i primi parenti, ma ci vorrà tempo perché si tratta di persone che vivono all'estero: a bordo di quel bus c'erano ucraini, tedeschi, francesi, croati, spagnoli e austriaci. Da parte del gruppo Human Company, proprietario del camping che ospitava, c'è la massima disponibilità ad accogliere e a supportare i parenti insieme al Comune di Venezia che offrirà anche aiuto psicologico.
Rimosso il pullman a Mestre, 21 morti e 15 feriti
E' stata rimossa verso le 5 del mattino la carcassa del pullman precipitato ieri sera sotto il cavalcavia di Mestre, nel quale sono morte 21 persone, di cui due bambini, e 15 sono rimaste ferite. Di queste, 5 sono in gravi condizionii. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Anche l'autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l'attività da 7 anni. Rizzotto aveva postato l'ultimo messaggio su Facebook ieri sera, alle 18.30, un'ora e mezza prima della tragedia: "Shuttle to Venice" (navetta per Venezia) aveva scritto, geolocalizzandosi davanti allo 'Hu Camping Town' di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman. Era dipendente della Martini Bus,, che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea, con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage.
Riaperto al traffico luogo dell'incidente
È stata riattivata la circolazione sul raccordo che dalla zona industriale di Marghera porta all'autostrada A4, dove ieri sera è precipitato il bus dal viadotto del cavalcavia di Mestre. La zona è stata ripulita ed è ripreso il passaggio di veicoli, soprattutto camion, che dalla zona industriale di Porto Marghera vanno verso l'autostrada A4.
Zaia: "Mestre, ora si piange ma doveroso indagare sulle cause"
"È una strage. In questo momento noi dobbiamo solo pensare a salvare più vite possibile e dare conforto a chi ha perso i propri cari". Così al Corriere della Sera il presidente del Veneto Luca Zaia. La notizia della strage di Mestre l'ha ricevuta "poco prima delle 20. Mi ha chiamato il responsabile del servizio 118 del Veneto. Mi sono subito allarmato perché so che quando mi chiama lui è successo qualcosa di veramente grave. Senza giri di parole mi ha detto: 'Presidente, c'è stata una strage'. Mi si è gelato il sangue. Ci troviamo di fronte ad una tragedia che ha pochi eguali in Europa". Dunque "abbiamo mobilitato tutte le ambulanze della zona e messo a disposizione gli ospedali di Treviso, Mestre, Mirano e Padova". Sulle cause "è troppo presto per avere informazioni precise. Si rincorrono diverse voci. Il pullman pare che fosse nuovo. A bordo viaggiava un gruppo di turisti che stavano trascorrendo una vacanza in campeggio. Strada pericolosa? Mah, non mi pare. È un cavalcavia su cui passano ogni giorno migliaia di veicoli. Non mi pare fosse particolarmente pericoloso". Zaia non è andato sul posto: "Si rischia solo di creare intralcio e non si è comunque utili lì. Il nostro ruolo, in questo momento, è cercare di mettere in campo tutti i mezzi utili a salvare vite e a curare i feriti". Si riuscirà a capire cosa è successo? "Penso ci siano tante telecamere. Ora è il momento del pianto e del dolore. Ma poi sarà doveroso chiarire la causa perché chi ha un caro che ha perso la vita ha il diritto di conoscere la verità".
Identificati 11 feriti, molti gravi, due in terapia intensiva dopo intervento
Sono 11 le persone tra le 15 rimaste feriti nell'incidente che ieri ha coinvolto un bus a Mestre, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Si tratta di 11 stranieri, in particolari di quattro ucraini (due donne, un uomo e una minore), un tedesco, una francese, un croato, una coppia spagnola e due minori (maschio e femmina) di origine austriaca. Molti di loro - a quanto apprende l'Adnkronos - si trovano in rianimazione, in particolare due sono stati operati nella notte a Padova e sono ricoverati in terapia intensiva. Per quanto riguarda le 21 vittime solo sette di loro sono state identificate, si tratta di 4-5 ucraini (sulla nazionalità di una delle quattro donne permane incertezza), un tedesco e l'autista del bus, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Conegliano, in provincia di Treviso, e residente a Tezze di Vazzola. Il bus stava rientrando al camping Hu, dove i turisti alloggiavano, quando per cause ancora da accertare non ha percorso la strada dritta davanti a sé ma è precipitato per alcuni metri nel vuoto prima di prendere fuoco.
Procuratore: "Oggi faremo gli esami medico-legali"
Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha detto che un riesame di quanto accaduto al pullman sarà fatto oggi. "Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti", ha detto, rimandando alle prossime ore ulteriori commenti. "Oggi disporremo un'attività medico-legale - ha poi aggiunto - sia per attività ordinaria di controllo sia anche perchè possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l'identificazione". Il mezzo nel frattempo è stato sequestrato.
Comandante pompieri: "Estrazione persone complicata"
"L'estrazione delle persone è stata complicata". A dirlo è il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mauro Luongo, mentre le bare con all'interno le salme dell'incidente del pullman avvenuto a Mestre man mano venivano portate via a bordo di alcuni furgoni della Protezione civile. Luongo racconta che il pullman "era abbastanza pieno: abbiamo contato 39 persone tra cui anche qualche minore". Si è trattato di un'operazione complessa. "Tra le difficoltà il fatto che il pullman era elettrico - spiega - quindi con le batterie. Purtroppo hanno preso fuoco con l'impatto. Le batterie hanno delle criticità quando sono calde. Ecco perchè le operazioni - conclude - sono state un po' più lunghe per rimuovere il mezzo".
L'ultimo post dell'autista: "shuttle to Venice"
"Shuttle to Venice" (navetta per Venezia) aveva scritto nell'ultimo post su Facebook l'autista del pullman precipitato a Mestre, alle 18.30, un'ora e mezza prima della tragedia. Il messaggio geolocalizava Alberto Rizzotto, 40 anni, morto con i 20 passeggeri, allo 'Hu Camping' di Marghera. Nelle ore successive, diffusasi la notizia dell'incidente, sotto al post erano comparsi i messaggi sempre più preoccupati degli amici, che sapevano essere quella la linea percosa da Alberto. 'Rispondi', "Fatti sentire per favore" i messaggi rimasti senza replica.
Rimosso l'autobus precipitato sotto il cavalcavia a Mestre
Sono stati rimossi nel corso della notte i resti del pullman precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre. Il mezzo è stato sollevato dopo ore di lavoro ininterrotto dalle squadre dei vigili del fuoco con il supporto di due gru e poi posto su un pianale per essere portato in un deposito.
Colleghi dell'autista sotto shock: "Era esperto"
I colleghi lo definiscono un autista esperto che svolgeva l'attività da 7 anni. Sono tanti i messaggi che in queste ore stanno comparendo in rete per ricordare Alberto Rizzotto, il 40enne originario di Conegliano ma residente a Tezze sul Brenta che si trovava alla guida del bus precipitato ieri sera a Mestre. Un indicente costato la vita a 21 persone. "Così orgoglio del tuo lavoro, dovevi portarci tutti nel tuo autobus alla festa della classe", le parole di Laura. Rizzotto era dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia.
Ancora chiusa la rampa verso Marghera
E' ancora interrotta la viabilità sulla Rampa Rizzardi in direzione Marghera, dopo che ieri sera è precipitato un bus elettrico dal cavalcavia. Lo rende noto il Comune di Venezia. Nell'impatto hanno perso la vita 21 persone, 15 sono rimaste ferite di cui 5 in modo grave. Si tratta prevalentemente di turisti, in particolare ucraini. I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte per soccorrere le persone ferite ed estrarre i corpi delle vittime. Verso le cinque del mattino, dopo ore di lavoro ininterrotto, è stato rimosso il bus. Ancora ignote le cause dell'incidente. La linea ferroviaria Mestre-Venezia è attiva ma la viabilità sulla rampa Rizzardi è ancora interdetta al traffico veicolare per consentire ai Vigili del Fuoco di completare la messa in sicurezza di tutta l'area.
von der Leyen: "Vicina a Italia nel dolore"
"Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ed ai feriti del grave incidente di Mestre. Sono vicina al Presidente Mattarella, al Presidente Meloni ed al sindaco di Venezia Brugnaro in questo momento di profondo dolore". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

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I soccorritori

©Getty
La scena dell'incidente
Bus precipitato a Mestre, da Brunico ad Avellino: i precedenti
L'incidente di ieri sera non è il primo drammatico episodio del genere. Sono anzi numerosi i precedenti negli ultimi anni, a partire dal pullman di turisti finito in una scarpata in Val Badia nel 1993 a quello caduto dal viadotto Acqualonga sull'autostrada A16 nel comune di Monteforte Irpino. I DETTAGLI
Brugnaro: "Immane tragedia, scena apocalittica"
La zona è presidiata dalle forze dell'ordine che non fanno entrare nessuno. Ci sono almeno 50 ambulanze. Zaia: "Vittime e feriti di varie nazionalità". LE PAROLE DEL SINDACO
Vigili Fuoco: "Era un bus elettrico"
Era un bus elettrico quello coinvolto nel grave incidente di ieri sera a Mestre. I vigili del fuoco, sul posto con 60 operatori, hanno estratto dal mezzo 15 persone di cui alcune in gravi condizioni. A quanto si apprende, le fiamme hanno avvolto una parte del pullman, da circa 50 posti, e sono state spente rapidamente dai Vigili del Fuoco evitando il propagarsi al resto del bus e alla zona circostante.
Vigili Fuoco: "Rimosso bus da sotto cavalcavia"
I Vigili del Fuoco hanno rimosso il bus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre, per cause ancora da accertare. Nell'impatto hanno perso la vita 21 persone, quindici sono rimaste ferite di cui 5 in modo grave. Il bus, un pullman che trasportava turisti alloggiati presso il camping Hu, è stato sollevato dopo ore di lavoro ininterrotto con il supporto di due gru, e poi posto su un pianale per essere trasportato in un deposito. Si tratta di un mezzo elettrico che ora verrà monitorato per capire come e da dove si è sviluppato l'incendio.
Pazienti distribuiti in vari ospedali
Sono stati distribuiti negli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova i pazienti rimasti coinvolti a Mestre nell'incidente del bus, costato la vita ad almeno 21 turisti. L'Ulss 3 veneziana conferma che il piano di allarme previsto in questo casi è scattato immediatamente come progettato quando vi è un alto numero di feriti. All'ospedale all'Angelo di Mestre sono state ricoverate sei persone oltre a due deceduti (un bambino e un adulto). Dei sei, quattro sono in codice rosso e due presentano lesioni minori. Per tutti sono stati riscontrati traumi e ferite gravi da ustioni. Per supportare i medici, sono giunti a Mestre da Chioggia i primari di pediatria, cardiochirurgia, neurologia e e chirurgia generale. Gli arrivi di parenti nella sala d'aspetto del nosocomio per ora sono molto limitati. È stato anche attivato un servizio di traduzioni in ucraino e russo.
Salme trasferite dal luogo dell'incidente
Sono state tutte trasferite dal luogo del disastro le salme delle vittime dell'incidente del bus, composte sotto il cavalcavia di Mestre. Lo spostamento è avvenuto con i mezzi del Suem 118. Un sacerdote ha benedetto le salme prima del loro spostamento.
Un operaio: "Ho salvato una bambina dalle fiamme"
Ha 27 anni e lavora alla Fincantieri un operaio gambiano che, assieme ad un collega, si è trasformato ieri sera in uno degli eroi dei soccorsi ai turisti del pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre. Boubacar Toure ha raccontato al 'Gazzettino' di aver aiutato i vigili del fuoco intervenuti per primi sul mezzo in fiamme a portar fuori dal mezzo quattro persone, tra le quali una bambina, che poi ha affidato ai sanitari del 118. "Oltre a loro sono riuscito a portar fuori anche un cagnolino" ha detto il giovane. I due operai, terminato il turno - la fabbrica dista qualche centinaio di metri dal luogo dell'incidente - hanno visto quasi in diretta la scena dello schianto, e subito sono corsi verso il pullman che si era incendiato, per cercare di dare un aiuto. "Ho visto l'autista, nella cabina del pullman, ma era già morto - ha raccontato Boubacar -. Il vigile del fuoco allora mi ha detto che dovevamo pensare ai vivi, ai feriti, così l'ho aiutato ad estrarre quelle persone, per portarle all'esterno".
Soccorritori: "Una tragedia di giovani"
"L'impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte ad una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto". A parlare è uno dei capi soccorritori che si trova ancora sul luogo dopo è precipitato a Mestre il bus. Il mezzo non è stato ancora rimosso perché si deve raffreddare. "Respiriamo una situazione surreale - dice ancora il soccorritore - non ho mai visto tante persone pronte a dare una mano". Sul posto si è recata una sessantina di mezzi dei vigili del fuoco e 20 automezzi. Molti dei pompieri non hanno voluto riposare alla fine del turno e hanno chiesto di continuare a lavorare.